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Le ultime dal campionato di I Categoria

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L’Atletico Morena è entrato nella fase più delicata della sua stagione. Dieci partite alla fine del campionato e all’orizzonte per la squadra dei patron Enzo e Mauro Fabrizi, seconda ora assieme al Real Rocca di Papa nel girone G di Prima categoria, c’è un doppio incrocio casalingo. «Contro il Segni è una partita da non sbagliare – dice il direttore generale Sandro Serafini – Loro sono ultimi in classifica, ma nell’ultimo turno hanno battuto il Colle di Fuori. A seguire avremo lo scontro diretto col Giardinetti che attualmente è quinta ma che ha un ruolino esterno non impeccabile. Sono due partite fondamentali per la nostra stagione, le giochiamo sul nostro campo e serve fare il massimo». Il dg dà poi uno sguardo al finale di stagione. «I presidenti sono un po’ preoccupati perché temono di rivedere il film dello scorso anno quando la squadra iniziò molto bene e poi terminò al quarto posto, vedendo ripescate le prime tre del nostro girone. Siamo a sette punti dalla Cavese che probabilmente ha qualcosa in più, ma la squadra deve centrare almeno il secondo posto: dobbiamo cercare di vincere almeno otto delle ultime dieci partite rimaste». Una richiesta impegnativa, ma non impossibile se si va a guardare il calendario dei capitolini. In ogni caso l’Atletico Morena dovrà fare il massimo per non concludere anche questa stagione con un pugno di mosche tra le mani. Nell’ultimo turno ha bruciato la sconfitta (0-1) rimediata a Rocca Priora. «Abbiamo perso con gli avversari che hanno fatto mezzo tiro in porta – dice Serafini – I nostri ragazzi hanno sempre cercato di fare la partita anche se su quel campo non era per niente facile. Abbiamo subito questa rete poco prima dell’intervallo e quello ci ha condizionato. E’ mancata incisività nella parte conclusiva dell’azione e questo è un difetto che ogni tanto torna a galla. Ieri sera ne abbiamo parlato coi ragazzi: la società ha chiesto loro una maggiore determinazione perché ogni tanto ci specchiamo troppo e gli avversari ci beffano».

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Per il Colle di Fuori invece c’è il cambio in panchina. Una decisione dolorosa. Il Colle di Fuori e mister Domenico Tripodi separano le loro strade: la scelta è arrivata dopo la bruciante sconfitta (1-2) di domenica scorsa sul campo del Segni ultimo in classifica. A nulla è valso il gol di Consorti, la squadra castellana non ha saputo tenere testa al fanalino di coda del girone G e questo k.o. ha portato la società e Tripodi alla difficile presa di posizione. Molto bello e sentito il messaggio del presidente Antonio Di Martino che dal suo profilo Facebook ha voluto fare «un ringraziamento speciale al mister per il lavoro svolto fino a domenica con la squadra e un grazie anche a titolo personale ad una bellissima persona, corretta e seria, come si è dimostrato Domenico Tripodi». Non era possibile decidere altrimenti, evidentemente: il decimo posto attuale del Colle di Fuori con 26 punti in classifica frutto di otto vittorie, due pareggi e ben dieci sconfitte non sono all’altezza delle ambizioni di Di Martino e di tutto il club che in estate aveva chiaramente fatto capire di voler lottare ai vertici della classifica. La società, inoltre, ha anche rivoluzionato l’organico a dicembre per cercare di cambiare passo, ma la squadra evidentemente ricade periodicamente negli stessi errori. Il club ha fatto grandi sacrifici e avrebbe immaginato una situazione di classifica diversa. Il Colle di Fuori, per questo finale di stagione, ha deciso di andare avanti con una soluzione interna: a guidare la squadra sarà l’ormai ex vice di Tripodi, vale a dire Fabio Giovanatti che verrà affiancato in panchina dal direttore sportivo Giampiero D’Innocenti (tra l’altro ex giocatore di ottimo livello) il quale curerà maggiormente l’aspetto tattico. Il presidente Di Martino continuerà a battersi con grande entusiasmo affinchè il Colle di Fuori termini al meglio questa stagione e getti le basi per la prossima. La nuova conduzione tecnica debutterà domenica prossima nella gara interna contro il Real Rocca di Papa secondo della classe assieme all’Atletico Morena: il Colle di Fuori dovrà tirare fuori le unghie e far vedere che la scossa c’è stata.

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 E’ probabilmente il momento più delicato della stagione invece per la Virtus Divino Amore. La squadra di mister Nazzareno Mosciatti per la prima volta ha rimediato due sconfitte di seguito, un doppio 0-1 contro il Città di Nettuno in casa e poi domenica scorsa sul campo dell’Arcefo. Domenica si torna al Millevoi per la sfida con l’Atletico Garbatella, squadra quart’ultima nel girone F di Prima categoria e dunque bisognosa di punti salvezza. «Troveremo un avversario molto motivato – dice Mosciatti – e sarà sicuramente una partita difficile. Ma noi vogliamo riprendere il cammino pur avendo ancora qualche problema di formazione tra infortuni e la squalifica di Ricciardulli». L’esperto tecnico ha catechizzato i suoi ragazzi in settimana. «Martedì, di fatto, abbiamo trascorso l’allenamento nello spogliatoio per parlare di ciò che è avvenuto nelle ultime due partite. Il senso del discorso rimarrà all’interno del gruppo, ma è emersa chiaramente la voglia di riscatto dei ragazzi. Se sono fiducioso? Lo dirò domenica all’ora di pranzo… Quello che mi auguro principalmente, comunque, è di vedere una grande prestazione. Il risultato, spesso, è quasi una conseguenza». Mosciatti rimarca anche alcuni problemi che hanno condizionato l’ultimo periodo della Virtus Divino Amore. «Indubbiamente abbiamo subito alcuni infortuni penalizzanti e soprattutto molto gravi: Paloni si è rotto il collaterale, Matarazzo e Pentrella hanno subito entrambi la lesione di crociato e il menisco. A livello di organico non abbiamo le alternative delle attuali prime quattro della classe, però nelle ultime due partite abbiamo perso con squadre di medio-bassa classifica e questo ci deve comunque far riflettere». La Virtus Divino Amore è scivolata al quinto posto anche se il Fonte Meravigliosa secondo è appena a quattro punti di distanza. «In questi momenti servirebbe un grande spessore caratteriale e forse da quel punto di vista a noi manca qualcosa – conclude Mosciatti -, ma vogliamo finire al meglio il campionato per non vanificare quanto di buono fatto fino a due settimane fa».

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