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Eccellenza Girone A: Il Punto della XIV Giornata

bernardo

Il Rieti va a 5 punti, in attesa del confronto diretto. La lezione, autentica, del Civitavecchia, di un grande, Civitavecchia, a qualche scienziato del calcio nostrano

Il Rieti vince 3-1 con il Monterotondo sbagliando tanti gol, tra Cardillo e Ruggero: la classifica, in vista del confronto diretto, assegna un discreto vantaggio alla formazione di Francesco Punzi, che è stata abile, motivata, e anche concentrata, da sfruttare l’1-1 uscito sulla ruota del “Galli” tra Cerveteri e Castrense Viterbese, in mattinata, firmato da Pero Nullo e su rigore da Di Chiara. Al “Manlio Scopigno” sono gli ospiti, ad andare in vantaggio, dopo un palo colto da Cardillo, e due errori commessi da Cardillo e Artistico in zona-gol. La rete eretina la segna Federici, e tanto sbaglia a svegliare il Rieti, che capisce di dover fare attenzione. L’azione che origina il pareggio la produce Castellano, che va via a diversi avversari, guadagna il fondo e serve un pallone nei pressi della linea di porta ad Artistico da spingere solo in rete. Ingiosi di testa, a inizio ripresa, va in gol per il 2-1 da azione di calcio piazzato. Cardillo sbaglia un pallone d’oro messogli davanti alla porta da Artistico ma il giocatore segna in mezza rovesciata la terza rete, che era molto più difficile di quella sbagliata dinnanzi al portiere. Dai precedenti tre punti la formazione del presidente Fedeli riesce ad averne, oggi pomeriggio, cinque, sulla Castrense Viterbese, la domenica prima di recarle visita al “Rocchi”. Un fattore va evidenziato, in favore del lavoro ovviamente societario ma anche tecnico, che è stato fatto, dal periodo di luglio, sulla compagine amaranto-celeste: il forte carattere e la voglia di conquistare questo campionato che dimostra Francesco Punzi da Roma Nord, e la sensibilità e l’intelligenza di un gruppo tecnicamente dotato, tanto nei giocatori over quanto negli under. In questo il Rieti ha mostrato di essere una grande squadra, e la fotografia migliore è la classifica, nonostante diversi momenti di difficoltà patiti. Il fatto di essere usciti dalla Coppa Italia ai tiri di rigore brucia, è naturale, ma è stata la partita di andata, a determinare un dispendio di energie subito rimesse a posto. E ora c’è una settimana, in vista del confronto diretto, che si giocherà senza i difensori centrali titolari della seconda forza del torneo, espulsi, ieri. All’Enrico Galli finisce 1-1 tra il Città di Cerveteri e la Castrense Viterbese. E’ stata una partita combattuta con tanti cartellini, gialli, e rossi, ben tre, oltre all’allontamento del tecnico ospite. Andiamo con ordine. La Castrense Viterbese ha un problema, scritto da noi la scorsa settimana, evidenziato via radio dal collega Leonardo Cutigni, che dunque ci ha visto lungo: manca un playmaker, in mezzo al campo, una volta mandato via il modesto Romondini, che sappia far girare il pallone e dettare i tempi, magari anche a testa alta. E questo è il primo dato che emerge dall’ultimo mese e mezzo di torneo, visto lo scarso rendimento dell’ex titolare della regia gialloblù. Secondo: l’approccio alla partita è stato assolutamente al di sotto delle aspettative, nonostante l’immediato vantaggio, segnato da Pero Nullo. Poi si fa espellere Mattia Marini, che pure un giorno imparerà, trattandosi di un discreto calciatore. Ma qui la squadra di Claudio Solimina avrebbe dovuto raddoppiare gli sforzi e non lo ha fatto, anzi è mancata proprio sul piano della personalità, cosa strana, visto il determinato carattere del suo timoniere. Cerone si sacrifica in mezzo al campo ma con poco costrutto, oggettivamente. Lunga fase di studio poi al 34′ un bel cross di Rausa lavorato da Vegnaduzzo, con Pero Nullo che è il più preciso, il più rapido, per il vantaggio della Castrense Viterbese. Viene espulso Marini, cambia, la partita, con un crescente tasso di agonismo. Tanto che a inizio ripresa viene espulso anche Ceraloni, allora Solimina dà più sostanza alla mediana con De Vizzi che rileva Cerone. Ma l’altro episodio saliente arriva al 27′: contropiede cerite, “rosso” a Cirina, Castrense Viterbese in 9 contro 10 e Di Chiara che trasforma il rigore dell’1-1. Che non cambierà più. Conserva il terzo posto il Monterosi, pur non andando oltre l’1-1 in casa con l’orgoglioso Montecelio, che ribatte colpo su colpo, in una gara presa di punta da chi l’ha arbitrata, esagerando. Il giovane Mattera, che pure la sua stagione l’ha cominciata discretamente bene, questa volta ha sbagliato, nei provvedimenti, risultando eccessivo, fiscale, in una gara non così maschia, come reciterebbe il tabellino finale. Segnano Torrini (15′) e Silvestrini (28′) ma va ascritto un grande merito a Oddi, nella domenica delle tante assenze; il non aver effettuato alcun cambio. Le squadre terminano in 10 per i “rossi” sanzionati a Merelli (!) e Ciafrei al 75′, per il disappunto di entrambe le fazioni. Un gran bel punto, per i gialloblù tiburtini. Sono 26, adesso, i punti della squadra di Marco Scorsini, due in più di Sorianese e Ladispoli, che fanno 2-2 nel confronto diretto, e sono riprese dal Villanova, che finisce in 10 ma riesce a ritrovare la vittoria interna battendo l’ostico Futbol Club per 1-0 al “Ferraris”. Dove ha deciso un gol di Petrella al 36′ e dove non ha presentato un conto ingeneroso la cacciata di Ianni al 43′, ai padroni di casa. A Soriano immediata rete di Amassoka, repentina risposta di Gravina quindi due occasioni per la squadra tirrenica e controreplica con una serie di iniziative da parte della compagine di Scarfini. Che va sotto al 10′ del secondo tempo, rete ancora di Gravina, ma il 2-2 arriva al 15′, con un tiro che Berardi devia nella sua porta, su punizione di Maestà. E fino alla fine è stata una partita combattuta e appassionante, con le squadre che hanno offerto un gran bel calcio agli spettatori presenti. Il Civitavecchia ribalta il parziale 2-3 maturato in zona-Cesarini con una reazione da grande, grande squadra, e vince 4-3 contro il Fontenuova. E’ esemplare, il campionato dei giocatori, della società, dell’allenatore, e il pubblico ha capito cosa di straordinario stanno facendo, tutti. Guardate bene la classifica: oggi i neroazzurri hanno 23 punti con una penalizzazione di 5 lunghezze, e ne avrebbero 28, come la Castrense Viterbese, con una contenuta spesa, per costruire la squadra. Cosa dicono, ora, i fenomeni che si vestono da direttore sportivo, che Iannicelli e Fronti non sono bravi? La partita di ieri, senza dubbio, è una risposta della squadra a una partita che aveva presentato ai padroni di casa l’ingiustizia di un gol-fantasma, ma anche alle voci di disturbo sui giocatori scelti in estate dal club lasciato in macerie dai precedenti “gestori”, con il Barone Rosso, Iannicelli, capace di prendere Travaglione, Giuffrida, Romagnoli e compagnia bella. Perché non li hanno presi gli altri club, questi giocatori? La Fontenuova va in vantaggio con Palmerini ed è ripresa al 30′ dal rigore segnato da Romagnoli che bissa, dopo l’espulsione di Travaglione (66′) e Brancati, al 70′, emulato al 79′ da Palmerini, con la palla forse non entrata in porta. 3-2 esterno, all’89’!, rete di Pascucci. Sembrerebbe finita, non ci fosse il “rosso” pure all’incauto Giordano, con gli ospiti ora in 9. Al 91′ rete di Paolini e al 94′ gol di Elisei, per il boato dei tifosi del Civitavecchia, in un autentico tripudio di sostenitori neroazzurri, per il 4-3 finale, che vale una signora posizione in classifica. Giù il cappello, dinnanzi a una società data per morta con troppa facilità. Buona dote anche del Grifone Monteverde, 22 punti, dopo aver inseguito, in inferiorità numerica, la Caninese, ripresa a un tiro di schioppo dal 90°. Al “Villa de’ Massimi” perdura, la moda delle porte chiuse, ed è un peccato, per gli appassionati di tutta la zona della Via Portuense. Perché è stata una gran bella partita: gol di Goretti (21′) su rigore, pareggio di Iannotti, su azione (43′). La squadra di Cuomo rimane in 10 al 70′, espulso Bianchini, va sotto al 76′, doppietta di Goretti, ma ha la voglia, le energie, la forza, la precisione, per riprendere il risultato, all’87’, ancora con Iannotti. Finisce 2-2, e per come si era messo, è andata benone, ai padroni di casa, che hanno meritato il punticino. Termina in parità anche al “Don Antonio Aureli” dove l’Empolitana va avanti con la rete di un difensore, Moauro, ma prima dell’intervallo è ripresa dal bravo Grimaldi, e l’1-1 non si sbloccherà più: per il Montefiascone un buon esito, viaggiare a quota 18, in compagnia del Montecelio, a 4 punti dalla zona play-out. Un’area matematica scansata dal Città di Cerveteri che, in quest’ottica, ha preso un “puntone”, con la Castrense Viterbese, e che è rappresentata dai 14 punti del Monterotondo Calcio, dai 13 di Empolitana e Caninese. Ma sotto le quali si è mosso il Fregene, capace di staccare le ultime due, perché il 2-0 ottenuto nello scontro diretto, al “Pierangeli”, vale doppio, per i ragazzi di Vigna. Tre, gli episodi salienti: il cartellino rosso di Italiano al 69′, la rete di Laurato al 78′, il raddoppio di Fiorini all’82’, e ora i biancorossi tirrenici hanno 12 punti, e si sono riaccodati, sperando in un futuro prossimo migliore. Nonostante gli innesti di Toscano, De Francesco e Quadrini, i servigi di Laurentini, Bartoli e De Vellis, e di altri elementi da seguire, è inspiegabile, la posizione del Città di Monterotondo, che è ultimo, 5, a 3 punti dalla Fontenuova. Un mistero.

 

Massimiliano Cannalire

 ( hanno collaborato Michele Meloni, Fabio Nori, Leonardo Cutigni, Maurizio Urso, Simone Mori)

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