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Totti ancora fenomeno, ma la Roma ha bisogno di più

olimpico

Il giorno dopo Roma-Sampdoria il pensiero non può che andare nuovamente a Francesco Totti.

Il capitano giallorosso ha sterzato nuovamente con la solita classe e personalità una partita che pareva ormai compromessa. Totti a 40 anni può (ed è) ancora decisivo. Lo dicono i numeri, lo dicono le sue ultime prestazioni (sapientemente centellinate da mister Spalletti). E’ in grado di condizionare una partita non solo con le sue giocate, ma anche con la sua semplice presenza. I compagni giocano con un altro spirito, sono più arrembanti, gli avversari si intimoriscono. Non tutti riescono a decidere una partita condizionando compagni e avversari, di solito lo fanno i campioni. Se poi lo si fa a 40 anni è facile arrivare alla definizione di fenomeno.

La bella pagina di Totti nasconde però i limiti della Roma e aggrapparsi ancora a un giocatore che non può di certo essere il futuro prossimo della squadra è un grandissimo limite. Dice bene Spalletti: “io di Totti ne ho bisogno, ma se ne avessi 5-6 sarebbe meglio”. La Roma per crescere e fare il tanto sperato salto di qualità ha bisogno di leader, di giocatori che fermano il tabellone del risultato quando si è in vantaggio. Sulla carta Spalletti li ha questi giocatori, ma lo devono dimostrare perché contro la Sampdoria, dopo esser passati addirittura in vantaggio, non si può subire partita e avversari così come si è visto.

E’ iniziato ora un tour de force con 7 partite in 21 giorni. Si è parlato molto, a ragione, di quanto la rosa di mister Spalletti non sia poi così lunga. I molti giocatori polivalenti a disposizione del tecnico di Certaldo potrebbero regalare un po’ di ottimismo; di certo, a tal proposito, tra un mese potremo tirare già delle conclusioni.

Buoni segnali da Dzeko., Se ne parla poco ma dati e prestazioni alla mano è stato uno dei più positivi e decisivi. Se migliorerà nella freddezza sotto porta, continuando sul trend di queste prime uscite stagionali potrà veramente rivelarsi come quel tanto bramato attaccante da 20 gol stagionali. In mixed zone incassa anche i complimenti di James Pallotta, la cui agenda presenta in settimana numerosi incontri tra cui, chiaramente, quelli riguardanti lo stadio. Il presidente americano si è mostrato molto sereno e sicuro sulla questione, vedremo se le istituzioni daranno il definitivo via libera per salutare l’Olimpico nel 2020.

dzeko2

Uno stadio Olimpico che continua ad essere invece una nota dolente. Tolta l’incredibile capacità di drenaggio (in pochi ieri scommettevano nella ripresa del match) per quanto riguarda il tifo la situazione sembra ormai irrecuperabile. La Curva Sud continua la sua battaglia e diserta la partita, la società provoca minacciando il trasloco in strutture più piccole. In tutto questo marasma una cosa è certa, il successo o meno delle stagioni a volte dipendono da partite, punti, dettagli. Una volta l’Olimpico regalava punti alla formazione giallorossa, oggi non più.

 

Mario Di Stasio

 

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