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Racing Club calcio (Juniores), Cipriani fiducioso… ma con prudenza: «Vediamo che dice il campo»

PRO CALCIO TOR SAPIENZA - LA SABINA

In una società come il Racing Club che negli ultimi anni ha avuto una crescita notevolissima da tutti i punti di vista, compreso quello del settore giovanile agonistico, avere in carico l’unica categoria provinciale è certamente una grande responsabilità.

Perché un club come quello del presidente Antonio Pezone vuole stare nel calcio che conta a tutti i livelli e quindi fare il salto tra i regionali diventa un obiettivo inevitabile a inizio stagione. Lo sa benissimo mister Massimo Cipriani che anche quest’anno ha preso in carico la Juniores (provinciale, appunto) e che è uno dei tecnici di “lunga data” all’interno del club della Pineta dei Liberti. «Inizieremo il campionato ospitando il Nettuno, formazione di cui non conosciamo lo spessore – dice Cipriani – Noi, comunque, siamo abituati a guardare in casa nostra cercando di far esprimere al massimo i ragazzi». Il pre-campionato ha lasciato buone indicazioni al tecnico. «Abbiamo disputato alcune amichevoli – ricorda Cipriani -, l’ultima delle quali è stata quella vinta per 3-1 in casa sul Borgo Montello sabato scorso. Una gara caratterizzata da un forte acquazzone e da un campo molto pesante, un test utile per capire che a livello fisico la squadra è già ad un buon livello, direi tra il 60 e il 70%. E’ ovvio che non mi aspetto un gruppo brillantissimo a questo punto della stagione, ma i ragazzi vorranno ben figurare nel primo appuntamento ufficiale della stagione, per di più casalingo».

Anche perché, come si diceva in precedenza, le ambizioni della Juniores provinciale del Racing sono quasi “obbligate”. «L’intenzione è quella di puntare in alto, poi però dovremo aspettare il giudizio del campo – spiega Cipriani . Questo è un gruppo molto rinnovato rispetto all’anno scorso, con diversi elementi del ’98 che sono saliti nella Juniores e qualche nuovo innesto. La rosa, comunque, è di qualità anche se forse siamo numericamente un po’ carenti nel reparto offensivo e allora dovremo trovare delle soluzioni tattiche e di gioco che possano valorizzare al meglio i nostri attaccanti».

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