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Eccellenza/gir. A: il Cre.Cas. mette i puntini sulle “i”

CRE.CAS.

Il Cre.Cas. esprime il suo rammarico per la sconfitta contro lo Sporting Città di Fiumicino

Mister Claudio Fazzini polemico sulle designazioni arbitrali

 

L’ASD Cre.Cas. Città di Palombara si dichiara rammaricata per quanto accaduto domenica mattina al campo sportivo Università Agraria nella gara di Eccellenza contro lo Sporting Città di Fiumicino, valevole per la venticinquesima giornata di campionato. La squadra di Claudio Fazzini era protagonista di una buonissima prestazione, una di quelle che, spesso e volentieri, in questa stagione, non si sono viste. E lo faceva contro una compagine che si sta giocando la promozione in Serie D. Quando all’85’, a 5′ dalla fine del tempo regolamentare e a 10′ dal triplice fischio (considerando il recupero), l’attaccante più proficuo del girone A, Ciro Di Fiandra, riceve un pallone in evidente posizione di fuorigioco e punisce il CreCas. Partita persa, assistenti della sezione di Ostia Lido.

Tutto questo senza dimenticare la gara con la Vigor Acquapendente, finita con un rigore dubbio fischiato contro e l’espulsione, apparsa esagerata, di Gallaccio. Partita persa (onestamente con la collaborazione, quella volta, di una prestazione sottotono del Cre.Cas.), ma comunque terna arbitrale della sezione di Viterbo. Un indizio non fa una prova, due, però, fanno pensare. A commentare il complicato rapporto con gli ufficiali di gara è il tecnico Claudio Fazzini: “Vista e considerata la mia pluriennale esperienza, oggi mi sento di dire che le situazioni che si sono verificate mi lasciano veramente perplesso. Ci tengo a precisare che questa non è un’accusa contro le altre squadre: se perdiamo meritatamente andiamo dall’avversario a stringergli la mano. Quando succede per degli errori arbitrali la cosa è ben diversa. Ad Acquapendente la terna era di Viterbo, ieri gli assistenti di Ostia Lido, a noi non è mai capitato, come è giusto e normale che sia, di avere degli arbitri della sezione di Tivoli”. “Ogni qualvolta – continua il mister – c’è una designazione arbitrale dubbia, in campo si verifica il peggio, e gli errori si rivelano determinanti ai fini del risultato. Noi non chiediamo che ci vengano fatti regali, chiediamo solo che le cose siano giuste: vogliamo essere rispettati, come noi rispettiamo gli altri. Cosa devo aspettarmi? Che domenica contro la Nuova Sorianese ci siano un arbitro viterbese e gli assistenti di Civitavecchia, squadra contro cui ci giochiamo la salvezza? Io spero – conclude – che questi errori non si verifichino più, e che le designazioni vengano fatte in maniera più precisa e giusta. Vogliamo rispetto per il lavoro che la squadra sta facendo”. Rispetto e giustizia, non si pretende nient’altro, in casa Cre.Cas.

L’episodio imputato era chiaro, lampante, di quelli che farebbero capire la regola del fuorigioco anche alle donne più scettiche. Episodio ovviamente seguito dall’ammonizione del portiere Dolci, andato a protestare con l’assistente dopo essersi fermato davanti a Di Fiandra, l’uomo che ha segnato e che, anche lui, si era fermato qualche istante prima di concludere in rete, forse sapendo che gli potesse venir fischiata la posizione irregolare. Tuttavia la squadra di Claudio Fazzini e tutta la società non hanno la benché minima intenzione di mollare. Questa società ha lottato, ha combattuto per il salto di categoria poi ottenuto, e continuerà a farlo per restarci. L’augurio è che non si abbiano altri avversari, oltre gli undici in campo.

Veronica Casarin

Ufficio stampa Cre.Cas. Città di Palombara

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