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Lettera di diversi giocatori del Real Pomezia 2013-2014 sui rimborsi non arrivati

Lettera-articolo dei giocatori del Real Pomezia della passata stagione

 

ECCO, NOI, PER ESEMPIO...

All’appello mancano 4 mensilità su 9! Però il Real Pomezia oggi Pomezia Calcio

si presenta per la nuova stagione. Ma non crediamo sia l’unico caso. Attendiamo

altre lettere di ex giocatori disattesi, delusi, amareggiati

 

Ci hanno scritto diversi dei giocatori del Real Pomezia dello scorso campionato, alla luce delle rivendicazioni che già trattammo in sede radiofonica e televisiva, relativamente ai rimborsi non arrivati a destinazione per quattro mesi. Pur consapevoli del momento di complicatissima congiuntura socio-economica, perché fare promesse e poi rinviare tutto alle calende greche?
In attesa di conoscere eventuali deduzioni di differente orientamento, semmai dovessero venir prodotte, pubblichiamo i pensieri degli amareggiati ex atleti rossoblu.

M.C.

Rispetto: “Sentimento che porta a riconoscere i diritti, il decoro, la dignità e la personalità stessa di qualcuno, e quindi ad astenersi da ogni manifestazione che possa offenderlo”. Così é scritto sul dizionario della lingua italiana. Adesso ci chiediamo ma “voi”, e per voi intendiamo presidente-direttore sportivo-direttore generale, uomini (…) della società, che valore date al RISPETTO? Proprio voi che costruite castelli di sabbia a giugno, luglio e agosto, e che appena arriva la prima scadenza dei rimborsi, con una folata di vento, fate crollare tutto. Frasi come “Il momento é quello che é, però FIDATI!: Noi siamo una società seria” o piuttosto “Guarda non abbiamo un grande budget però possiamo garantire tutto fino alla fine!”, sono diventate canzoni ascoltate e riascoltate. E disattese con opinabile disinvoltura e ineleganza.
Gli accordi che noi giocatori abbiamo preso con i dirigenti del Real Pomezia versione 2013-2014, sono stati firmati con una stretta di mano, una pacca sulla spalla e un “voi” di turno che asserisce come avreste voluto metterci la faccia “perché lui (inteso come il presidente) rappresenta una realtà che non va paragonata come le altre”, ci è stato detto in sede estiva.
E poi, come un copione già scritto, cominciano i primi ritardi, che si vanno mano mano sommando fino ad arrivare a maggio quando ci siamo trovati con un buco di 4 rimborsi e quindi 4 mesi; e la vecchia frase, mai fuori moda: “Stiamo provvedendo, massimo la settimana prossima mettiamo tutto a posto” avrebbe anticipato una serie di infruttuosi rinvii.
Le settimane passano, diventano mesi, così cominciamo a pensare “Beh, almeno SPERIAMO di non perdere proprio tutto ma di riuscire a salvare almeno 2 rimborsi dei 4 attesi”. Per i più fortunati forse é stato così, e cominci a pensare che tutto questo sia giusto, che in fondo é il momento e sei andato alla meno peggio. Adesso ci ridomandiamo: ma se la preparazione é iniziata i primi di agosto e il campionato é finito i primi di maggio, così sono trascorsi 9 mesi, per quale motivo debbiamo pensare che prendere 7 rimborsi sia giusto e prenderne 9 sia un’utopia? Quando rinunci a partire, rimani a casa il sabato sera, conduci una vita che possa permetterti di arrivare in piena forma alla domenica, corri tutti i giorni per arrivare puntale al campo, fai tanti sacrifici, tutto questo avviene perché dentro ognuno di noi c’è una passione che non può essere spiegata, un sacro furore e un amore per questo gioco che non possono essere raccontati. Dentro noi portiamo il RISPETTO, ebbene si, lo facciamo nei confronti del compagno dello spogliatoio, della maglia che indossiamo, noi a differenza di “voi” sappiamo dare valore al rispetto anzi al RISPETTO.
Siamo convinti che solo di questo gioco non si possa economicamente vivere, ed é sbagliato anche solo pensare che nelle nostre categorie uno possa permettersi di non fare altro, nella vita; noi non apparteniamo all’Olimpo del grande calcio, non firmiamo contratti milionari, facciamo parte di un’altra realtà. Diciamo questo perché é giusto prendere coscienza di quello che vogliamo e possiamo essere, però é giusto anche che quando noi ci troviamo a parlare davanti a “voi”, dovreste avere la massima professionalità nel prendere un accordo, perché anche se non facciamo parte dell’Olimpo, noi viviamo e facciamo i loro stessi sacrifici anzi meno agevolati, noi ci comportiamo da professionisti, pensiamo da professionisti e quello che facciamo é “da professionisti”, anche se veniamo etichettati come dilettanti.
Quindi nostri cari “voi”, se ci dite A, non cambiate nel corso dell’anno con B per arrivare a maggio a C. Perché il prossimo anno potete cambiare colori, vestire un nuovo stemma, cambiare un’intera rosa, ma la domanda che ci viene é una: come fate a cominciare un’altra commedia? Come fate a guardare negli occhi e promettere qualcosa che sapete benissimo di non poter mantenere? Allora miei cari “voi” è il momento di prendere in considerazione il vero significato/valore del RISPETTO. Perché il vento cambia, ma gli uomini (o presunti tali) restano.

 

Firmato
Un gruppo di ex giocatori del Real Pomezia stagione 2013-2014

Roma, 19 luglio 2014

6 Comments

  1. Simona tordoni

    20 luglio 2014 at 11:34

    Questo “grave” problema non appartiene solo al realPomezia ora asd Pomezia …….. Anche mio figlio é parte integrante del problema e in piú l’hanno allontanato a marzo senza dare spiegazioni ……. Se minimo minimo osi andargli contro rischi che ti fanno terra bruciata intorno o parlano male x non farti trovare una nuova sistemazione o non ti permettono di andare via (niente liberatoria) e questo é molto grave e nessuno ci tutela……….

  2. Spanfilo

    21 luglio 2014 at 09:06

    sono in piena sintonia con quanto scritto…sono un ex allenatore del Real Pomezia dovevo ricevere 5 mensilità dell’anno 2013/2014 e 3 mensilità dell’anno 2012/2013….concordiamo con la società(Presidente e direttore sportivo) che il tutto veniva saldato entro e non oltre il 30 giugno poi slittato al 20 luglio….In prossimità della scadenza di luglio mi chiamano per darmi 4 su 5 delle mensilità dell’anno corrente e mi si dice che la rimanenza l’avrei presa a settembre solo se avrei firmato e sarei rimasto ad allenare con loro altrimenti avrei perso i miei soldi…soldi che mi spettavano davo che la mia serietà e il mio accordo di rimanere ed allenare fino al 30 giugno 2014 era stato rispettato….E’ SOLO UNA QUESTIONE DI RISPETTO

  3. Francesco Cioffarelli

    21 luglio 2014 at 16:07

    MI associo alla lettera scritta dai giocatori del Sporting Real Pomezia D.A., io sono stato li come preparatore dei portieri della prima squadra e settore giovanile nell’anno 2012/13, sono stato un po più fortunato di voi, a me manca solo un mese e mezzo…ho sentito le stesse parole che vi hanno detto a voi tutti…siamo una società serie…diamo poco ma garantiamo questo fino alla fine!!! partendo dal presupposto che avevo spiegato loro che se pur assurdo io il preparatore dei portieri provo a farlo di mestiere e che quello è il mio stipendio…a distanza di un’anno dalla fine del nostro rapporto mi rimbalzano continuamente, dicendo che stanno provando a provvedere…intanto so che sono in ritardo anche quest’anno!!! hanno denigrato le società limitrofe e il pomezia calcio di Di Mario e Tanzi (almeno con loro ho collaborato per 3 anni, nei primi due anni sempre puntuali, l’ultimo anno l’ho preso con un anno di ritardo!! ma me lo hanno dato!!!!)…il “Calcio” è qualcosa di diverso da quello che propina certa gente! la dirigenza, se si può chiamare così, dell’attuale Asd Pomezia Calcio (presidente e direttore generale)…bisogna informare chi prenderà impegni con questi individui che potrebbero non rispettare le promesse…si dice che nelle prime squadre questa sia una consuetudine onestamente va denunciata lo stesso!!!
    grazie e scusate lo sfogo
    Francesco Cioffarelli

  4. Alberti A.

    21 luglio 2014 at 17:48

    Solo una parola: VERGOGNOSO.
    Il calcio dilettantistico dovrebbe essere un esempio di purezza e invece……
    Chi permette queste situazioni?
    Bisognerebbe andare in federazione a parlare con il presidente e una volta appurato che quello che e’ stato scritto corrisponde a verita’ BLOCCARE l’iscrizione al campionato delle societa’ che si sono rese responsabili di questI atti VERGOGNOSI

  5. Massimiliano Cannalire

    23 luglio 2014 at 23:32

    Dice bene chi afferma che il problema dei ritardi nei rimborsi non è soltanto il problema di una società ma di diverse. C’è chi entra nella sfera delle difficoltà e chi ci sguazza più di un anno. Domani mi occuperò della cosa, perché è il giorno in cui la società di Pomezia vuole puntualizzare alcune cose, visto che sono arrivate anche le deduzioni di alcuni ex allenatori. Credo ci sia volontà ferma di rispettare gli impegni, dal momento che ho sentito a mezzo telefono il presidente.
    Fermo restando che ci vuole chiarezza, in questo calcio, perché se c’è una categoria non tutelata durante il campionato, sono gli allenatori (unico tesseramento in una stagione: siamo al Medio Evo!). Ma ce n’è un’altra, quella dei protagonisti in campo, i calciatori, che non hanno tutele, dall’Eccellenza in giù.
    Come redazione ho e abbiamo toccato un nervo molto sensibile dei rapporti tra atleti e club, e come al solito a qualcuno non andrà bene. Perché, forse, la vera colpa è quella di fare una cosa, che più o meno suona così: INFORMAZIONE. A DOMANI E GRAZIE A TUTTI!

  6. Spanfilo

    25 luglio 2014 at 15:17

    CARO MASSIMILIANO SE FOSSE VERO CHE LA SOCIETA’ HA L’INTENZIONE DI RISOLVERE IL PROBLEMA, SAPPI CHE SIA IL PRESIDENTE CHE IL DIRETTORE E ADDIRITTURA LA SEGRETARIA HANNO I NOSTRI NUMERI E SE FOSSE VERAMENTE COSI, NON SOLO SI RISOLVEREBBE UN PROBLEMA CHE VA AVANTI DALLA STAGIONE 2012/2013, MA GLI ALLENATORI SAREBBERO FELICISSIMI DI RETTIFICARE LA LETTERA CHE E’ STATA PUBBLICATA IN DIVERSI SITI E CHE E’ STATA MANDATA ANCHE A TE, E DI DIVULGARE UN ULTERIORE LETTERA CON LA QUALE PORTEREMMO ALLA LUCE LA VOLONTA DELLA SOCIETA’ DI RISPETTARE GLI IMPEGNI PRESI
    RESTIAMO IN ATTESA DI RISCONTRI POSITIVI DA PARTE DELLA SOCIETA’ MA RIMANIAMO CON IL FORTE DUBBIO CHE TALE COSA SIA DIFFICILISSIMA DA ATTUARSI.

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