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Doppio colpo per la Lupa Castelli Romani: presi Siclari e Riccardo Tassi

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Dopo aver risolto la questione relativa al campo di gioco, salutando Frascati e trasferendosi a Rocca Priora, la dirigenza della Lupa Castelli Romani torna ad occuparsi di mercato, e mette a segno una seie di colpi per la prossima stagione.

Il colpo grosso era nell’aria, e nella giornata di mercoledì è arrivata l’ufficialità: Giuseppe Siclari è un giocatore della Lupa Castelli Romani. Dopo Massella e Nohman, dunque, un altro tassello importante per il reparto offensivo di mister Gagliarducci, che dell’ormai ex giocatore del San Cesareo è da sempre un grande estimatore.

Per il ruolo delicato di portiere si è optato per Riccardo Tassi, portierino classe 95 che nella scorsa stagione ha vestito la maglia del Rieti in Eccellenza.

L’arrivo di un giocatore importante come Siclari è stato accolto con molta soddisfazione dal DG Pietro Rosato, che ha condotto l’operazione a braccetto con il Presidente Alessandro Virzi: “Siamo veramente contenti di aver concluso nella maniera sperata questa trattativa. Siclari è un giocatore importante”, prosegue Rosato, “che negli ultimi anni ha dimostrato di poter fare la differenza, disputando due campionati di vertice con il San Cesareo. Ovviamente aveva molte richieste, e siamo onorati del fatto che abbia scelto la Lupa. Ora continueremo a lavorare duramente per costruire una squadra che possa essere competitiva in serie D: siamo consapevoli che non sarà un campionato facile, perché ci saranno molte squadre attrezzate per far bene, ma noi ci caleremo fin da subito nel nostro ruolo di Cenerentola e cercheremo di fare meglio possibile. Il mercato è ancora lungo e ci sono ancora degli aggiustamenti da fare, ma in queste prime settimane abbiamo lavorato bene e cercheremo di continuare a farlo, sempre rimanendo con i piedi per terra e mantenendo il giusto equilibrio. Abbiamo la possibilità di lavorare per un presidente appassionato, che ci permette di operare nella giusta armonia, e spesso è lui a trasmettere a noi continue motivazioni, quelle che vengono direttamente dalla sua competitività e dalla sua voglia di primeggiare, che poi è la stessa che abbiamo tutti noi”.

Pienamente soddisfatto anche Giuseppe Siclari, che ha scelto la Lupa nonostante le tante offerte ricevute dal termine della stagione regolamentare: “È vero, di richieste ne sono arrivate parecchie, ma la Lupa è stata la prima squadra a contattarmi, e quella che mi ha dato più garanzie, proponendomi un progetto serio. Dopo due anni in cui a mio modo di vedere ho letteralmente buttato all’aria dei campionati che sembravano vinti, arrivando ad un passo dal traguardo senza riuscire a centrarlo, quest’anno spero di continuare a far bene. Non mi aspetto certamente di stravincere, ma l’obiettivo della Lupa è quello di disputare un campionato importante, altrimenti non avrei mai accettato la proposta del presidente Virzi”.

Grande soddisfazione anche per l’arrivo di Tassi nelle dichiarazione del Direttore Generale Pietro Rosato, che ha condotto la trattativa: “Già lo scorso anno abbiamo deciso di puntare su un giovane per il ruolo di portiere, e Lorenzo Abbatini ha dimostrato di essere un giocatore importante per noi. Le regole sugli Under ci hanno portato però a scegliere un calciatore classe ’95, e Tassi nonostante la giovane età ha già dimostrato più volte il suo valore. Siamo sicuri che non si lascerà spaventare dal salto di categoria, e che saprà ripagare la fiducia che gli abbiamo accordato”.

Non a caso, alcuni anni fa Riccardo Tassi era considerato uno dei portieri più promettenti di tutto il Lazio, tanto che a suon di ottime prestazioni era arrivato ad esordire con la Primavera della Roma. Poi, però, un problema al cuore ne ha rallentato la scalata verso il calcio dei grandi. “Quell’anno poteva essere per me pieno di sorprese”, commenta Tassi, “ma quando la vita ti mette di fronte degli ostacoli devi solo rimboccarti le maniche e cercare in ogni modo di affrontarli. Grazie anche all’aiuto di Franco Fedeli sono riuscito a superare quel momento, ed è per questo che la scorsa stagione non ho avuto dubbi ed ho scelto di andare a giocare a Rieti. Io sono fatto così, quando una persona fa qualcosa per me, poi mi viene naturale cercare di sdebitarmi. Purtroppo anche l’anno passato non è stato dei più fortunati, visto che alla prima giornata mi sono rotto crociato, menisco e cartilagine del collaterale. Nonostante tutto non ho mai mollato, grazie anche all’apporto di Paolo Onorati che mi ha aiutato a rimettermi di nuovo in piedi, e ora non vedo l’ora di ripartire”.

Lo stesso Onorati, infatti, che dopo una splendida carriera tra i pali oggi è un apprezzato preparatore dei portieri, ha “consigliato” Tassi a Cristiano Gagliarducci, garantendo in prima persona sulle straordinarie qualità del ragazzo: “Paolo è una persona squisita, oltre che un gran professionista, e nella mia vita non mi era mai capitato di avere un mister così. Spero di riuscire a meritarmi la fiducia che lui ha dimostrato nei miei confronti, e allo stesso tempo a ripagare la stima di tutta la dirigenza della Lupa, dal presidente Virzi al direttore generale Rosato. Loro mi hanno cercato per primi, e devo dire che dopo due anni fermo mi ha fatto piacere sapere che qualcuno ancora crede in me. Ringrazio la famiglia Fedeli e tutta la dirigenza del Rieti perché mi hanno sempre trattato come un principe, ma sono pienamente soddisfatto della scelta che ho fatto e che mi ha portato alla Lupa”.

Nonostante il profondo legame con Franco Fedeli, dunque, il diciannovenne ex Rieti non ha avuto dubbi e ha scelto di sposare il progetto del presidente Virzi, andando a rinforzare ulteriormente una rosa che, dopo pochi giorni dall’apertura ufficiale del calciomercato, già appare destinata a ricoprire un ruolo da protagonista in serie D. “Le responsabilità non mi spaventano”, aggiunge Riccardo, “anche perché se fosse stato così non avrei mai scelto di fare il portiere. Che poi, lo ammetto, all’inizio la mia è stata una scelta forzata, perché giocavo in difesa ma facevo troppi falli, quindi l’allenatore decise di mettermi tra i pali. Mi sono appassionato subito, e oggi non mi immagino in nessun altro ruolo! Spero che dopo due anni sfortunati questo possa essere quello giusto, perché mi rendo conto che è arrivato il momento di dare delle risposte importanti, delle certezze, e perché non ho nessuna intenzione di vivere di rendita sulla base di quello che di buono ho fatto in passato. Quello del portiere è un ruolo ‘bastardo’, perché se fai un errore sono subito tutti pronti a puntare il dito su di te, mentre se fai una bella parata è tutto normale. Anche per questo, lo ammetto, ho tanta voglia di iniziare, e ci tengo a dimostrare qualcosa di importante. Non mi piace perdere, quindi è ovvio che se mi parli di obiettivi ti rispondo che vorrei vincere tutte le partite del campionato, ma siamo realisti e sappiamo che ci sono molte squadre che stanno lavorando per far bene. Certo è che noi non ci tiriamo indietro, e daremo il massimo per disputare un campionato da protagonisti fin dalla prima giornata”.

 

Giuseppe Siclari

Ventotto anni a dicembre, catanese di nascita ma romano di adozione, Siclari si presenta alla corte di Gagliarducci con un importante bagaglio di esperienze sulle spalle, maturate tra la serie C e la serie D. Prima del biennio con Ferazzoli al San Cesareo, durante il quale ha contribuito attivamente a mantenere la sua squadra ai vertici della classifica, collezionando 66 presenze  e realizzando la bellezza di 31 gol, l’attaccante siciliano ha vestito le maglie importanti di Casertana, Modica, Brindisi, Aprilia e Noicattaro. Oggi, però, la sua testa è già proiettata a Rocca Priora, dove ritroverà il suo vecchio compagno di squadra Emanuele Mancini. “Sono contento di ritrovarlo, perché oltre ad essere un ottimo giocatore è prima di tutto un bravissimo ragazzo. Mi ha parlato molto bene della società, del presidente e del mister, ed è anche per questo che ho scelto la Lupa. In estate il mio nome è stato accostato a diverse piazze, e so per certo che mister Ferazzoli, a cui devo dire grazie per quello che ho fatto negli ultimi anni, se fosse andato a Terracina avrebbe provato a portarmi con sè. Nel calcio, come nella vita, ognuno però fa le sue scelte ed oggi sono pienamente soddisfatto di essere qui. Se mi aspettavo una chiamata in Lega Pro? Forse sì, ma sono ci sono state solo tante chiacchiere. In passato, però, ho raggiunto la serie C conquistando la promozione con la maglia dell’Aprilia. Perché non provarci ancora, stavolta con la Lupa Castelli Romani?”

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