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TOR TRE TESTE e LIVERANI, UN PERCORSO COMUNE NATO NEL TEMPO

Serie A/Genoa-Udinese

Liverani-Tor Tre Teste, un percorso

comune. Nato nel tempo

La società della famiglia Di Bisceglia si rafforza con l’ingresso, nel consiglio

direttivo, della consorte dell’ex centrocampista di Lodigiani, Fiorentina e Lazio

 

Una ghiotta indiscrezione arriva dai pressi di Via Prenestina. In via Giuseppe Candiani, nel Gruppo Sportivo Nuova Tor Tre Teste, fa ingresso la famiglia Liverani, non un nome qualsiasi. Fabio è impegnato a Genova, sia chiaro, ma da giocatore ha avuto trascorsi a Viterbo, dove ha militato, da atleta, anche il roccioso difensore Alessio Di Bisceglia, oggi presidente del sodalizio che negli ultimi anni ha raccolto consensi in tutto il Lazio e nel calcio giovanile italiano.

Nel periodo dell’Under 21 di Roberto Boninsegna i percorsi si sono divisi, essendo coetanei classe 1976 ma Fabio Liverani ha sempre frequentato casa Di Bisceglia: c’è stima reciproca, c’è amicizia, c’è un profondo rispetto per i percorsi vissuti dai protagonisti. Così la gentile consorte di Fabio è entrata nel Consiglio Direttivo della titolata realtà romana. Un gesto di profondo rispetto e considerazione, non c’è alcun dubbio, nel tentativo di lavorare, chissà mai un domani, insieme.
Per il gruppo sportivo di via Candiani un grande onore, l’affiancamento di un giocatore e ora tecnico stimato per il comportamento e per le qualità tecniche racchiuse nella persona. Il tutto è avvenuto ieri, proprio al campo “Roberto Ielasi”, nella discrezione e nel silenzio di una stagione estiva che sembra andare a rilento. Ma non è così.

Massimiliano Cannalire

 

IL PERCORSO DI FABIO LIVERANI DA ATLETA

Ne ha fatta, di strada, quel minuto giocatore di fantasia, dai tempi della popolare parrocchia romana di Santa Maria Ausiliatrice, sulla Via Tuscolana. La trafila giovanile con la Lodigiani, nel periodo di grande splendore, per il club della Borghesiana. A Viterbo, in serie C, c’è stato per quattro anni (1996-2000), proprio insieme ad Alessio Di Bisceglia, poi andò alla Nocerina, ma fu una cosa da “toccata e fuga”. Nel 2000 l’arrivo a Perugia e la chiamata nella Nazionale azzurra. L’arrivo alla Lazio e il primo gol biancoceleste segnato all’Udinese, nel novembre del 2001 (vittoria per 4-1). Nelle sigle televisive ha imperversato a lungo, quel gol decisivo segnato alla Juventus, battuta allo Stadio Olimpico per 1-0!

Con la Lazio milita per cinque campionati, 126 gare giocate e la vittoria della Coppa Italia nel 2003-2004, qualche anno dopo le luci spente della precedente, faraonica gestione di Sergio Cragnotti, quindi coi tifosi aquilotti che sono dovuti tornare sulla Terra per poi riassaporare la coccarda tricolore. E’ uno dei tanti che se ne sono andati per dissapori (…) con l’attuale presidente laziale, Claudio Lotito.

Nel 2006 va a Firenze, e il secondo anno la “VIOLA” arriva 4° ed entra in Champions League con una semifinale di Coppa Uefa andata male di poco. Nel 2008 va via dal capoluogo toscano per Palermo. Si fa male seriamente nel maggio del 2009 ma saprà tornare protagonista, a novembre. Nel 2011 ha tentato l’avventura elvetica col Lugano, cosa che terminerà ben presto per aprire la strada al percorso di allenatore, prendendo gli Allievi Regionali B del Genoa (novembre 2011) e passando agli Allievi Nazionali nell’estate del 2012, una volta passando il corso di Seconda, come si dice nel gergo dei tecnici. Di lì a breve farà il Supercorso di Coverciano per poi diventare la guida del Genoa il 17 luglio di un anno fa. Anche se vince il derby d’inizio stagione con la Sampdoria per 3-0, alla fine di settembre viene esonerato avendo raccolto un pareggio, il successo nel Derby della Lanterna e cinque sconfitte.

Ma è uno di quei giocatori che hanno avuto la bacchetta da direttore d’orchestra. E ne sentiremo parlare ancora, come responsabile tecnico delle realtà professionistiche.

M.C.

One Comment

  1. Fausto Gianni

    8 luglio 2014 at 22:54

    Grande Max prima di tutto un salutone(è da parecchio che non ci sentiamo,ma ti leggo sempre)poi,permettimi,una precisazione per ampliare le nozioni.
    Fabio Liverani ha iniziato nelle giovanili della Romulea(insieme a mio figlio Fabio e spesso lo accompagnavo al ritorno degli allenamenti) ,per poi passare alle giovanili della Lodigiani e da lì a quelle del Napoli.Quindi dato in prestito-non vorrei- sbagliare al Cerveteri Serie C?In quel periodo la socità partenopea fallì e del giocatore se ne dimenticarono.Così il suo allenatore/maestro”Barbanti se lo portò(mi sembra “gratis”) prima al Palermo(primavera) e poi al Cagliari(primavera) dove impressionò a tal punto Trapattoni-per la sua classe non conosciuta-che lo stava per far esordire in serie A.Poi il Trap. fu esonerato,Barbanti rifiutò la prima squadra(non potendo la max dedizione per motivi di salute,sembra)e Livearni passò nel dimenticatoio.Alla fine dell’anno Barbanti andò via da Cagliari e Liverani iniziò il suo girovagare tra Viterbese(era Gaucci) prima,poi Nocerina(andata-luglio- e ritorno a Novenbre?),quindi Perugia(Gaucci/Mazzone ),poi ritorno alla Viterbese(poco feeling con Mazzone sembra) e definitivo ritorno,e gloria, a Perugia(allenatore Cosmi con il quale andava d’accordissimo).Da li in poi Lazio,Fiorentina,Palermo,Svizzera e Genoa.
    Tanto per menzionare anche le piccole realtà calcistiche che spesso-pur avendo tantissima importanza-non vengono ricordate per mancata conocenza di notizie.
    Un salutone e sempre buon lavoro.
    Fausto Gianni.

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