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Juniores d’élite-il big-match del “Ciccaglioni”: Rieti-Montespaccato 1-2

Il Montespaccato passa d’autorità a Rieti, con un gran
Valencia, dopo il plausibile primo tempo degli amaranto

RIETI-MONTESPACCATO 1-2

Rieti: Pantarotto, Iacuitto, Greco (67′ Martinelli), Alessandro Salini (55′ Ortenzi), Schettino, Boschini, Chieie, Severoni, Simone Salini, Alessandrini (66′ Pize, 92′ De Cola). A disp. Caprioli, De Cola, Fasciolo, Martinelli. All. Roberto Pompili.
Montespaccato: Boccoli, Di Clemente, Galli (60′ Forte), Failla, Tariuc (85′ Dragosa), Marchionne, Valencia, Fusacchia, Pieroni, Teti, Cestié (65′ Nicolai, 91′ Villanova). A disp. Zannoni, Sforza. All. Paolo Ciambella.
Arbitro: Sig. Ferrara della sezione A.I.A. Roma 2 (8).
Reti: 20′ Simone Salini (R., rigore), 43′ Valencia, 91′ Teti (M.).
Note: espulso all’87’ Boschini per condotta gravemente scorretta (frase irriguardosa verso il direttore di gara). Ammoniti Failla, Galli, Greco, Teti, Schettino, Dragosa, Chieie, Ballisai. 150 spettatori a ingresso gratuito. Giornata di sole.

Dal nostro inviato al “M. Ciccaglioni” di Rieti

Il Montespaccato passa per 2-1 a Rieti dopo una partita difficile da far propria. Infatti la squadra di casa, nel primo tempo, ha cercato di tenere la palla a terra e costruire gioco con apprezzabile geometrie, cosa riuscita per la prima mezzora con un discreto raccolto. Nel finale di frazione la compagine di Roma Nord ha pareggiato dopo aver cercato più volte di rovesciare, con generosità ma scarsa precisione, il fronte d’attacco.
In apertura un motivato terzino di casa, Greco, si sgancia fino ai sedici metri avversari, dove viene fermato con un fallo, non rilevato dal direttore di gara: si rifarà, commettendone ben due, consecutivi, ma venendo graziato dall’arbitro, nella duplice fattispecie irregolare. La prima situazione offensiva è quasi casuale, con un’acrobazia di Pieroni, che manda di pochissimo la palla sopra la traversa con Pantarotto preoccupato di tornare indietro, verso l’incrocio dei pali alla sua sinistra. Al 10′ Faiella si porta in avanti e prova un buon cross per i compagni più avanzati: è da applausi, la spaccata in chiusura prodotta da Boschini. Il Rieti insiste, con caparbietà, in una serie di scambi che portano una certa concretezza nella fase offensiva: il folto pubblico intervenuto in una stupenda giornata di sole dimostra il proprio gradimento, incoraggiando i ragazzi del presidente Fedeli. Al 16′ brividi per gli amaranto: lancio in profondità di Valencia per Pieroni, che, rapidissimo, anticipa il portiere uscito dall’area per chiudere. Ma il tocco con la punta del piede dà troppa forza al pallone, che finisce sul fondo. Difesa tutta sorpresa, tuttavia. Il Montespaccato insiste (18′) e un tiro di collo di Valencia finisce di poco alto.
L’episodio che sblocca la parità in una gara equilibrata arriva al 20′: Alessandrini batte un calcio d’angolo sul secondo palo dove ci sarebbero tre difensori, tre, della squadra di Ciambella; ma uno di questi, Failla, prende la palla con un braccio, e il signor Ferrara concede il calcio di rigore. Che, incrociando il destro, Simone Salini finalizza nel vantaggio reatino, per il 95° gol in 4 stagioni. Sono numeri, e quelli, si sa, non mentono mai.
Al 24′ Boccoli, per un niente, a momenti non fa una clamorosa, plateale frittatona: tiro in corsa di Simone Salini, che l’incauto e incerto portiere respinge, corto, ma non troppo. Sta arrivando Alessandrini, che, nel controllo di palla, è persino più ingenuo del numero 1 romano, e la sfera termina sul fondo, bontà del Montespaccato!
La squadra di Ciambella appare scollata, tra i reparti, e frettolosa, una volta che entra in possesso di palla: non si contano, le imprecisioni, nel tentativo di costruire qualcosa che rimetta diritta la partita. Il Rieti è più pratico, essenziale, e prosegue nel tessere la tela del giuoco con al massimo due tocchi se non, addirittura, di prima. Al 32′, da una punizione di Alessandrini, Chieie va al tiro rasoterra ma il diagonale finisce di un paio di metri fuori, rispetto al palo destro.
Prima, grande occasione per il Montespaccato (36′): Fusacchia per Valencia, gran tiro della sgusciante mezza punta (la squadra seconda in classifica parte con il modulo 4-4-1-1 e poi lavora intorno a quello, n.d.r.). Il tiro a girare dal vertice offensivo di sinistra dell’area locale finisce di pochissimo, rispetto al palo lontano. Applausi, da entrambe le fazioni di sostenitori. Il calo del Rieti fa il paio con la voglia di rimettersi in gioco da parte del Montespaccato: che va avanti ancora, al 39′, con un signor lancio di Marchionne per Teti, che a sua volta incoraggia lo scatto, velocissimo, di Cestié, anticipato all’ultimo momento, coi piedi, dal portiere Pantarotto. Al 43′ il gol del pareggio è la naturale conseguenza del bel quarto d’ora che mostra il Montespaccato, e l’azione strappa ancora più applausi da parte avversa, rispetto alle situazioni d’attacco precedenti. Triangolo perfetto tra Marchionne e Pieroni con il biondo numero 6 che serve un meraviglioso assist sul primo palo, dove arriva, di gran carriera, con potenza, e una gran torsione, Valencia, che indirizza di testa la palla imparabilmente in rete. Una rete che è la sintesi di come si costruiscano in maniera lesta, imprendibile, i giochi d’attacco. Non finsice qui, dopo l’1-1. Al 44′ non si chiude una triangolazione Valencia-Pieroni-Valencia perché il forte giocatore romano arriva sbilanciato a tentare di trattenere il prezioso cuoio in campo. Al 45′ Valencia spedisce Marchionne sulla sinistra, cross in mezzo dove Pieroni salta troppo presto e l’occasione sfuma con la palla che esce dall’altra parte dei sedici metri reatini.
La ripresa si apre con un brivido causato da un’uscita poco precisa di Pantarotto su una palla normalissima. All’11’ doppio dribbling di Simone Salini che prova un diagonale dai venti metri che finisce sul fondo. Al 15′ corner di Marchionne dalla sinistra e colpo di testa di Tariuc che manda il pallone alto. Il calo del Rieti, con il trascorrere dei minuti, è evidente, sul piano fisico, in una giornata di due, tre assenze, tra chiamate al piano di sopra (Eccellenza) e acciacchi vari. Al 21′ cross basso di Marchionne per Fusacchia che non arriva all’impatto vincente per un soffio. Ciambella comprende che la partita si può vincere e, piano piano, il “Monte” passa a una trazione decisamente anteriore, fino all’impiego di due e poi di tre giocatori avanzati. Il Rieti, a metà tempo, prova due volte la strada del gol per riprendere la partita in mano e difendere il terzo posto, visto che da Roma è già arrivata, nel primo periodo, del vantaggio (1-0) dell’Accademia Calcio Roma sul Casal Barriera, che al termine perderà 3-1. Al 24′ tiro in contropiede di Chieie sul primo palo con deviazione sul fondo del portiere; al 26′ lo stesso Chieie manda un buon pallone in verticale per Salini, contrato, all’attimo della battuta a rete, da Tariuc. La sfera si inarca fino a superare Boccoli, colpire in pieno la traversa e sbattere appena al di qua della linea bianca, per poi venire spazzata in calcio d’angolo. Qui la dea bendata gira i propri orizzonti e i destini della partita. Al 28′ iniziativa di Valencia, respinta corta di Boschini, gran tiro di Fusacchia, che però finisce alto. Al 29′ punizione mancina di Pieroni che Pantarotto alza senza rischiare.
Al 39′ il Rieti ci prova, ammirevolmente: Ortenzi viene stoppato prima di calciare a rete dal grande recupero di Tariuc, che poi esce, dopo una gran bella partita individuale. Dal calcio d’angolo che ne scaturisce, il brasileiro Pize prova un tiro-cross che a momenti sorprende Boccoli, costretto a retrocedere di corsa di due, forse di tre passi, prima di alzare la palla evitando il clamoroso pallonetto. Al 42′ la situazione che lascia il Rieti in 10 contro 11: la rimessa, sul capovolgimento di fronte, sarebbe della squadra amaranto, ma l’arbitro la assegna, sbagliando, ai ragazzi di Ciambella. Boschini va su tutte le furie e dice qualcosa di altrettanto erroneo, e viene espulso, senza ulteriori pensieri, dal signor Ferrara di Roma 2. Il quale, nella sostanza, ha anche tenuto in pugno la gara dando, forse, l’idea, nel finale, di aver finito, anche lui, la benzina, impiegando un paio di cartellini gialli in più, e, più avanti, un “rosso” in meno.
Per il Rieti, ancora Pize (44′) manda il pallone di poco alto su calcio piazzato. Al 45′ la replica del Montespaccato è nel bel movimento di Ballisai, che va al tiro dai 25 metri, provato dopo una bella veronica su un avversario, e parato da Pantarotto. Al 46′ già andato via il gol che blinda la meritata seconda posizione della squadra di via Stefano Vaj, e che permette all’Accademia di controsorpassare il Rieti al terzo posto. Palla lavorata da Nicolai centrata in mezzo per Teti, autore di una mezza girata volante da applausi, che si insacca a mezza altezza, lontana da Pantarotto, alla sua destra.
Negli ulteriori 5 dei 7′ di recupero, al 48′ Valencia va via a Chieie che gli rifila un calcione sulla coscia, e, finita l’azione, Ferrara gli affibia il giallo al posto di un evidente rosso. Dimostrando anche il buon senso di un arbitro già pronto: non a caso già dirige in Promozione e, a breve, crediamo, in Eccellenza. In ogni caso la sua direzione, che più tardi analizzeremo, nel dettaglio, è stata di buon livello.
Il Montespaccato vince, il Rieti perde il terzo posto. Ora il traguardo è tra un mese, in casa dell’Accademia Calcio Roma.

Massimiliano Cannalire

2 Comments

  1. Io

    16 marzo 2014 at 22:56

    Grazie dell’incauto, incerto e ingenuo!
    Si vede che questo campionato l’hai seguito pochissimo, e di calcio ne capisci molto poco…

  2. calciolaziale

    20 marzo 2014 at 00:37

    Caro Boccoli, se sei permaloso, non leggerli, gli articoli. Di certo uno che reagisce così, a una critica, se vuoi schietta e diretta, di una cosa, non sa: stare al posto proprio. Perché di solito non rispondo ai singoli calciatori, ma questa volta ho deciso di fare un’eccezione.
    Quando c’era il Montespaccato in Eccellenza con un certo Riccardo Firotto in panchina, il fratello direttore generale, Giancarlo Cesarini e Sandro Marucci nell’ufficio di presidenza, Lei, probabilmente, beveva latte dal biberon, o forse era lì lì per nascere. Chieda al loro ex giocatore, Gambacurta, quale tipo di rapporto avesse l’allora giovane cronista Max Cannalire, con quella società, sia quando ne scrivevo in modo positivo, sia quando andavo giù, pesante, coi commenti.
    Non mi aspetto di essere simpatico o apprezzato. Ma ho raccontato diversi scudetti vinti, di questo campionato, da quello del San Lorenzo (2005) a quelli del Tor di Quinto (il primo a metà degli anni’ 90, poi quelli del 2006, del 2009 e del 2010), quello della Nuova Tor Tre Teste (2008), e, infine, quello della Vigor Perconti (2012).
    Quando avrà ottenuto un titolo tricolore si prenda anche certe confidenze. Prima faccia parlare la società, rappresentata da valevoli dirigenti e tecnici impegnati.
    Le auguro di saper fare come ho fatto io: imparare ad accettare una critica. E’ uno dei primi segni di maturità. E le auguro le migliori fortune, sia nella vita che nel calcio, e, ovvio, anche a scuola.
    La lascio con un suggerimento. Non dia patenti a questa o quella persona, su chi ci capisce di calcio. Non mi sembra che ci abbia contattato, per tutta la stagione, quando abbiamo scritto in questa sede bene anzi benissimo del Montespaccato, o detto bene della sua ottima squadra la scorsa stagione e quest’anno su Radioincontro 105.8.
    Cordiali saluti.
    Massimiliano Cannalire
    Direttore responsabile del sito e inviato

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