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Serie D: Anziolavinio-Lupa Roma 0-1

ANZIOLAVINIO (5-3-2): Rizzaro, Salvini (14’st Cardoni), Manetta, Lo Pinto (5’st Ugolini), Fioravanti, Petricca, Succi, Guida, Scippa (36’pt Drago), Angeletti, Massella. All.: Chiappara. A disp.: Rotatori, Bianchini, Lauri, Di Dionisio, Picariello, Selva.
LUPA ROMA (3-3-3-1): Di Loreti, Pasqualoni, Forti, Capodaglio, Cerrai, Diamoutene, Neri, Raffaello, Tajarol (8’st Leccese), Perrulli (20’st Chiesa), Morini (25’pt Masciantonio). All.: Cucciari. A disp.: Di Filippo, Bova, Zamagni, Santarelli, Luciani, Faccini.
ARBITRO: Vingo di Pisa.
ASSISTENTI: Battiniello di Frattamaggiore e Abategiovanni di Frattamaggiore.
MARCATORE: 46’st Raffaello.
NOTE – ESPULSO: 39’st Forti (L) per fallo da ultimo uomo. AMMONITI: Salvini, Lo Pinto, Petricca, Guida (A), Diamoutene, Tajarol, Perrulli (L). CALCI D’ANGOLO: 7-2 per l’Anziolavinio. RECUPERO: 3’pt, 3’st.

Vincere senza convincere si può. Se alla prima giornata di campionato il 2-1 subito in casa dell’Astrea fu un risultato bugiardo, lo stesso si deve dire dopo quanto visto nell’incontro Anziolavinio-Lupa Roma. I 3 punti al termine della gara sono pesanti, pesantissimi e permettono di salire al 2° posto in classifica a pari merito del San Cesareo, fermato in casa dal Selargius sul 4-4.

La formazione di Roberto Chiappara si dispone con un 5-3-2 pronto a chiudersi nella propria metà campo provando poi a ripartire velocemente in contropiede con il tandem in avanti composto da Scippa e Massella. Cucciari si affida al consueto 3-3-3-1 con le assenze per infortunio di Celli in difesa e Scibilia a centrocampo. In avanti il trio alle spalle di Stefano Tajarol è composto da Morini-Perrulli-Neri con Forti che gioca al fianco di Diamoutene e Pasqualoni nella retroguardia a 3. La prima occasione del match capita sui piedi di Giampietro Perrulli che al 3’ si rende pericoloso su punizione: complice una deviazione di Guida, Rizzaro è costretto a mettere in calcio d’angolo con la traiettoria diventata improvvisamente velenosa. All’8’ ci prova ancora Perrulli dal limite dell’area ma il suo destro finisce a lato.
Al 18’ arriva la prima grande occasione del match al ’95 Scippa che si trova a tu per tu con Di Loreti ma fallisce l’opportunità facendosi ipnotizzare dal portiere pari età che resta in piedi fino all’ultimo deviando ottimamente la sfera in angolo e salvando la porta della Lupa Roma e l’imbattibilità difensiva. Al 25’ la prima brutta notizia in casa Lupa Roma: Emanuele Morini, miglior marcatore con 6 reti in campionato, è costretto ad uscire per un problema alla spalla, entra al suo posto David Masciantonio. L’Anziolavinio gioca ad armi pari ma al 33’ l’ottima opportunità è per la Lupa Roma: la posizione è molto invitante ma la conclusione di Perrulli su punizione termina alta. Al 36’ altro cambio obbligato, questa volta in casa Anziolavinio: si fa male l’attaccante Scippa e Chiappara decide di inserire Drago al suo posto. Il primo tempo si chiude con le proteste veementi dei padroni di casa per un intervento assolutamente regolare in area Lupa Roma da parte di Lorenzo Cerrai che interviene da dietro sul pallone salvando di fatto al 44’ una pericolosissima azione offensiva dell’Anziolavinio.
Nella ripresa altra punizione da ottima posizione: sul pallone al 2’ questa volta va Paolo Capodaglio ma il suo sinistro finisce di poco alto. Cucciari cerca di cambiare qualcosa: all’8’ fuori Tajarol, dentro l’argentino Leccese con Chiappara che finisce i propri cambi già al 14’ con l’ingresso di Ugolini e Cardoni in luogo di Lo Pinto e Salvini. Al 15’ pericolosissimo Angeletti con una bellissima conclusione su cui Di Loreti salva ancora mettendo in corner. La Lupa Roma non riesce a giocare come sa e Cucciari cambia ancora: esce Perrulli, entra il man of the match di Coppa Italia Nicolas Chiesa.

Il trequartista argentino sembra subito ispirato lanciando alla perfezione pochi secondi dopo rispetto al suo ingresso Leccese che non calcia di prima intenzione e viene poi chiuso all’ultimo da un difensore dell’Anziolavinio. Al 22’ schema su punizione della Lupa Roma: Chiesa trova Neri che si coordina al volo di sinistro mettendo però alto. Al 26’ ripartenza molto veloce dei padroni di casa con Drago che è egoista nella circostanza e non serve Angeletti solo calciando senza fortuna. Al 28’ altra opportunità per i padroni di casa con Massella che apre per Angeletti, cross a cercare Drago che non arriva sul pallone. La Lupa Roma fatica e l’Anziolavinio cerca i tre punti: al 39’ Massella lanciato verso Di Loreti viene fermato vistosamente da Andrea Forti che viene espulso da regolamento dal direttore di gara Vingo di Pisa. La Lupa è in 10 ma trova la forza per reagire e al 91’ accade quello che in pochi si sarebbero aspettati: capovolgimento di fronte con il pallone scodellato all’interno dell’area, sponda di Leccese per Davide Raffaello che, come un condor, si avventa sul pallone e lo deposita in rete facendo esplodere di gioia tutta la Lupa Roma con l’intera panchina che si riversa in campo.

E’ il gol vittoria, è la rete che vale tre punti pesantissimi e regala alla squadra di Cucciari il quinto successo consecutivo in campionato, sesto considerando anche la Coppa Italia. L’imbattibilità difensiva sale a 550 minuti e comincia a diventare un vero e proprio fattore di una squadra che vince disputando la peggior prestazione dell’anno. Al termine del campionato però questi 3 punti potrebbero risultare determinanti perché quando si vince pur non meritando il successo è sempre e comunque un segnale. Segnale positivo, si chiaro. Ora andranno analizzati in settimana gli errori commessi e l’approccio sbagliato alla gara per cercare di non sottovalutare la prossima gara interna contro il Latte Dolce al “Desideri” di Fiumicino perche poi comincerà un mese di ferro con Olbia, Terracina, Isola Liri e San Cesareo da affrontare consecutivamente per capire la forza reale di questa Lupa Roma che sale a 18 punti, resta a -3 dall’Olbia ma continua a scalare posizioni verso la vetta.

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