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L’ Accademia in semifinale. Applausi al Falasche

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Accademia Calcio Roma: Buttari, Manoni, Meli ( 47’st Porzio), Di Rocco, Morini, La Posta, Guida ( 23’st Gerardo), Liburdi, De Marco ( 43’st Alaimo), Antenucci ( 15’st Retrosi), Romani ( 30’st Borrelli). A disp.: Assi, Guido. All. Grande

Dilettanti Falasche: Sciarra, Severa, Di Mario ( 30’st Mat. Della Santa), Del Prete ( 34’st Frati), Spognardi, Bellotta ( 27’st Giacinti), De Marco, Pallocca, Catanzaro, Di Marco ( 41’st Tonguino ), Grillo ( 6’st Man. Della Santa). A disp.: Nasoni, D’Angelo. All. Cesarini

Arbitro: Fusle dinCivitavecchia
Assistenti: Iacopucci – Elisino

Reti: 13’pt Antenucci, 16’pt De Marco, 7’st Di Marco ( DF)

Note: Espulso al 20’pt Severa per frase irriguardosa al direttore di gara.Ammoniti: De Marco. Spettatori circa 150. Angoli 3-4. Recupero pt 1’, st 5’.

Un tempo per parte per un risultato che manda in orbita solamente l’ Accademia Calcio Roma. I quarti di finale iniziano senza troppe sorprese, con il favore dei pronostici rispettati. Eppure è stato, paradossalmente, un grande Dilettanti Falasche. La squadra di Cesarini merita tutti gli applausi per tre motivi: per aver ragionato in termini di meritocrazia non facendo “scendere” nessuno dalla Promozione come ” fuori quota” schierando tutti “98” e “99”, premiando di fatto  chi le finali le ha conquistate sul campo, per aver giocato un tempo e mezzo in inferiorità numerica per la stupida espulsione di Severa e per il percorso fatto nonostante l’ultima giornata agevolata da un Tor Di Quinto in vacanza che ha affrontato l’impegno non con la giusta concentrazione di sempre. Proprio la squadra di Massimo Testa rappresenterà il prossimo ostacolo per l’ Accademia che pena più del dovuto e rilancia una sfida a colpi di categorie e caratteri di stampa iniziata subito dopo l’uscita dei calendari. Un botta e risposta che troverà nella semifinale il giusto banco di prova per un confronto diretto, con in ballo la finale regionale. Una semifinale che mette davanti due personalità diverse come, per esempio, Guarracino e Ortenzi. Direttori di orchestra a confronto, di quelli che lavorano dietro le quinte e che stanno segnando o hanno segnato un percorso rilevante a livello nazionale di tutta la categoria. Due facce della stessa medaglia con diverse vedute. Il vecchio che offre garanzie e successi o il nuovo che avanza con il vento in poppa di chi, in quattro anni, ha già buttato giù le basi per qualcosa di importante. Il nuovo che ha studiato dal vecchio e tenta di superarlo. Sabato a Tor di Quinto un face to face di quello pesante. Solo per il sogno di un titolo o per l’ennesimo titolo.
In avvio l’uno-due di casa firmato prima Antenucci con una sortita personale conclusa nel migliore dei modi con un colpo di esterno da posizione decentrata e poi dal raddoppio di De Marco con una splendida conclusione dal limite a battere Sciarra. Il doppio vantaggio gela gli ospiti che perdono la testa al 20’ con l’espulsione ingenua di Severa per frase irriguardosa nei confronti dell’ arbitro. In chiusura di primo tempo clamorosa l’occasione per Romani che calcia alto da ottima posizione.
La ripresa si apre con la rete ospite grazie ad un sigillo di Di Marco dopo che Cesarini ha mischiato le carte in tavola con l’innesto di Della Santa. Proprio da un lancio su Della Santa e dopo una svista difensiva di Morini e La Posta che lasciano sfilare la sfera ingenuamente, il neo entrato manca il pareggio con un tiro dai dieci metri terminato sul fondo a fil di palo. Il momento è favorevole per gli ospiti ma al 42’ De Marco salva sulla linea un tiro di Borrelli. In chiusura di tempo Meli in area alza troppo mancando il tris.

Mirko Cervelli

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