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La Lazio si salva in extremis!

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Dopo la bella prestazione di Udine, la sosta, inesorabilmente, crea qualche grattacapo alla Lazio.
Simone Inzaghi in conferenza stampa, prima della gara, ha rimarcato questa componente poco positiva che segue la un Lazio da diverso tempo a questa parte. Lo stesso tecnico vola basso, cercando di riportare la concentrazione necessaria per non fare passi a vuoto. La classifica parla chiaro: con un successo si potrebbe agganciare il secondo posto al fianco della Roma, contando, oltretutto, su un calendario abbastanza favorevole che metterebbe davanti squadre del calibro di Torino, Sassuolo Cagliari prima dea delicata sfida con il Napoli. Suggestioni importanti che in campo non trovano seguito con una prestazione sopra le righe. La Lazio appare e scompare, si passa dal cinismo di Udine con Immobile sopra gli scudi, alla completa imprecisione contro il Bologna.
Film già visto con Pioli e in parte con Reja. Oggi non è stata la migliore Lazio, in linea sempre con quel grande salto che non si compie mai; si arriva al limite, si intravede l’obiettivo ma manca quel concentrato di fosforo e potassio per compiere il gesto. Si ragione giornata dopo giornata in chiave Lazio. Ecco che in una giornata calda di Ottobre trovi un Bologna ben messo in campo con quel pensiero smacchiano che rivive nelle indicazioni di Donadoni. Giovani smaliziati con un Verdi ispirato è proprio dai piedi di Verdi nasce il vantaggio di Helander a bruciare sia Milinkovic che De Vrij in copertura difensiva. Pastrocchio totale, non agevolato dalla posizione arretrata di Parolo, sacrificato in un lavoro a copertura del pacchetto arretrato. Immobile ci prova, Felipe Anderson gioca i primi minuti per poi spegnersi e far salire in cattedra Keita in un gioco alternato sulle fasce. Milinkovic spadroneggia al centro con quei centimetri preziosi che si perdono nelle diverse conclusioni in area dove si è optato più per il fioretto che per la sciabola. Il palo e Da Costa sono elementi contrari alle finalizzazioni della Lazio. De Vrij non finisce di penare e con uno scontro con Floccari deve abbandonare il campo per infortunio alla testa. Wallace fa il suo compito senza sbavature sino al 96’ quando si fa fare fallo in area da un pessimo intervento di Oikonomou per favorire la soddisfazione del goal a Ciro Immobile per il pareggio finale. Bene Patric, dimenticato da Pioli ma che oggi, complici gli infortuni di Basta e Bastos, si è fatto trovar pronto non eccellendo ma neanche peccando.

Mirko Cervelli

( Foto E. Gambino)

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