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Lazio, il fattore Keita fa la differenza

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Lazio e Pescara offrono sempre spunti interessanti. A Pescara,Gascoigne, fece uno dei goal più belli della storia della Lazio circa 23 anni fa.

Praticamente la “serpentina” del secolo scorso. La rivalità tra le tifoserie è accesa ma stavolta il coraggio di far venire all’Olimpico 2000 tifosi pescaresi è da apprezzare. Perlomeno per la fiducia data, sperando in un ritorno ugualmente tranquillo in terra abruzzese.

Se da un lato è stata data fiducia ad una tifoseria, dall’altra persistono sempre le barriere a dividere le curve. Poco male se la gente, comunque, è tornata allo stadio. Lazio – Pescara è soprattutto la sfida di Massimo Oddo. Nella propria città natale ha conquistato la promozione in A nella passata stagione, un capitolo chiuso formato “libro cuore”. Nella capitale ha disputato cinque stagioni. Memorabile la Coppa Italia vinta nella stagione 2003-2004. 172 presenze totali ed un ricordo pulito senza sbavature. Lazio – Pescara è il derby personale di Verre e Caprari cresciuti calcisticamente sull’altra parte del Tevere.

Alcune voci estive volevano Verre vicino la Lazio. Voci smentite subito dopo dallo stesso giocatore. In porta Bizzarri, un altro che a Roma vinse la Coppa Italia come il tecnico Oddo. Quattro anni dove ci sono state prestazioni alternate. Infine Immobile, colui che fa reparto da solo in avanti. Memorabile la promozione insieme a Verratti e Insigne. Quel Pescara che ritorno’ tra i cadetti subito dopo, ad oggi sembra un brutto sogno.

                             keita

Come nel 2013, segna Radu. La Lazio vince incrementando i risultati utili a favore contro gli abruzzesi. Esordio nel finale per Murgia a rilevare Milinkovic.
Un 3-0 che premia soprattutto la seconda frazione di gioco, con il Pescara che paga dazio del contraccolpo psicologico avuto dopo il rigore sbagliato nel primo tempo.

Le note stonate portano il nome di Lulic, almeno quello visto nella prima frazione di gioco ed il solito Djordjevic ancora una volta macchinoso nell’entrare negli ingranaggi di Inzaghi.
Con l’inedito della difesa a tre schierata con Bastos, De Vrij come perno centrale e Radu, il centrocampo vede la novità Milinkovic a fare reparto con Parolo, Cataldi, sulle fasce Lulic e Felipe Anderson. In avanti il duo Djordjevic- Immobile a rimpolpare un attacco sofferente.

Dopo un goal annullato ad Immobile per giusto fuorigioco, ed un palo colpito al ridosso della mezz’ora, è il Pescara ad avere l’oppor di passare in vantaggio allo scadere del tempo con il rigore fallito da Memushaj per fallo di Bastos su Caprari.

La ripresa è un’altra musica. Oddo toglie uno spento Gyomber per Fornasier ma la squadra non affonda il colpo.De Vrij ci prova di testa ma è solo l’anticipazione di una gioia che tocca Milinkovic dopo il cross perfetto di Felipe Anderson al 21’. Il vantaggio spiana la strada alla Lazio che raddoppia con l’altra inzuccata di Radu ad eludere la marcatura di Campagnaro e a chiudere i conti con il solito Immobile che mette dentro su assist di Keita, altra nota soave in un tardo pomeriggio di Settembre.
Applausi dopo lo scialbo pari Verona.

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