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Keita è l’accordo giusto in una giornata stonata!

chievo
La sconfitta dello scorso anno brucia ancora. Il bilancio in terra clivense è comunque positiva con 11 vittorie e  12 pari su 27 incontri disputati. Maran è un ottimo tecnico, il Chievo deve mettere in cascina punti vitali per la causa salvezza. La Lazio giunge all’appuntamento con una sconfitta ingiusta per diversi versi rimediata contro la Juventus.
Per conquistare l’Europa servono punti e Verona rappresenta una delle tappe alla portata per la compagine biancoceleste. Alla fine ne esce un misero punto che non accontenta nulla per quello che si poteva fare e non è stato fatto, sia da una parte che dall’altra.
Kishna parte dall’ inizio al posto di Keita, reintegrato dopo il forfait in allenamento non giustificato che ha portato ad una separazione in casa consensuale. Riconfermati il centrale Bastos – De Vrij in mezzo alla difesa. In avanti Immobile fa reparto ancora una volta in solitaria. L’ avvio è lento, la Lazio mostra qualcosa in più in termini di possesso palla ma alla prima occasione è  il Chievo a rendersi pericoloso. Basta e Lulic non brillano, per Meggiorini e Pellissier è facile incunearsi tra le linee laziali. Il primo tempo scema tra uno sbadiglio di troppo e qualche timida azione che non si trasforma in pericolo.
La ripresa è più vivace. Bastos dimostra una fermezza con i piedi ma va in difficoltà sulle palle inattive aeree. Il vantaggio del Chievo porta la firma di Alessandro Gamberini che sfrutta tutti i limiti della difesa ospite ed insacca di testa e indisturbato alle spalle di Marchetti. Inzaghi capisce il momento, leva uno spento Kishna che non ha centrato un controllo di palle ed inserisce la smania di Keita.
Il tempo di entrare che alla prima vera occasione prima impegna la difesa con una giocata e alla mezz’ora riporta le sorti della gara in parità contribuendo al colpo di testa che De Vrij insacca praticamente a mezzo metro dalla linea bianca di porta per l’1-1. Lazio che ha trovato il suo assetto con l’ingresso del senegalese ma troppo tardi. Sul finire del tempo è sempre Keita a rendersi pericoloso ma stavolta sbaglia grossolanamente peccando di presunzione e non servendo un comodo Immobile pronto per il tapin. Termina con un pari e tante recriminazioni. Regalare un Keita per un tempo e mezzo al Chievo è stata la chiave di lettura più azzeccata in una giornata dove in pochi hanno brillato.
Mirko Cervelli 

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