Il Torre Angela sta vivendo un’estate importante per la sua storia. La squadra della famiglia Ciani è pronta a “sbarcare” in Prima categoria e la prima squadra dovrà essere una vetrina e un traino importante per tutto il resto di un club che è in costante crescita. Mister Maurizio Sacconi, che ormai ha un rapporto “di famiglia” con il Torre Angela e con i suoi vertici dirigenziali, avrà dunque una responsabilità importante: condurre la Prima categoria lontana da acque “insidiose” e creare il giusto entusiasmo attorno a questo gruppo, anche da parte di quei ragazzi che potrebbero vederne l’ideale “sbocco” della propria carriera calcistica.
«Ci raduneremo sabato 3 settembre, poi dal lunedì successivo si farà sul serio – spiega Sacconi – Nella prima settimana il gruppo sosterrà carichi di lavoro pesanti, ma questo non ci impedirà di giocare subito un’amichevole nel week-end del 10 e 11 settembre». Timori “reverenziali” per la nuova categoria non ce ne sono. «Affronteremo senza paura questo campionato con un doveroso occhio al corretto comportamento e al giusto atteggiamento nei confronti sia del Torre Angela che di questo torneo. I ragazzi che hanno vinto la Seconda categoria saranno per la maggior parte confermati, ma bisognerà continuare a dimostrare il proprio valore nel nuovo campionato» spiega Sacconi. Insomma nessuna rivoluzione, solo qualche aggiustamento. «L’ossatura, come annunciato più volte, sarà la medesima della scorsa stagione. A questi ragazzi – entra nello specifico l’allenatore – si aggiungeranno in pianta stabile sei elementi classe 1996 che facevano parte della vecchia Juniores, ma che comunque negli ultimi tempi avevano già potuto festeggiare l’esordio con la prima squadra. Per il discorso dei giovani obbligatori (almeno tre nati nel 1993 nell’undici iniziale, ndr) crediamo di essere praticamente a posto. Inoltre ci sarà qualche nuovo innesto che al momento preferiamo non citare, poi da settembre studieremo più da vicino il gruppo e faremo ulteriori valutazioni».
La chiusura di Sacconi è velata di tristezza, ma anche di un messaggio che parte dal cuore. «Ho perso poche ore fa mia suocera Simona: mi mancherà doppiamente, anche nell’avventura calcistica, perché assieme a mia moglie è sempre stata la mia prima tifosa. Vorrà dire che tutto quello che di buono riusciremo a fare il prossimo anno sarà dedicato lei».