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Juventus-Lazio: stili a confronto

juvelazio_dybala

Chi si illudeva che contro la Juventus potesse arrivare una svolta positiva in un campionato mediocre da parte della Lazio è stato seriamente smentito oltre che ridicolizzato. Non c’è riuscito Pioli a suo tempo e Simone Inzaghi sembra non avere la bacchetta magica per poter invertire la rotta contro le grandi e di infondere un grande pensiero in una squadra in evidente difficoltà caratteriale.

La Lazio andata di scena allo “Juventus Stadium” non è altro che la somma di tanti fattori predominanti di questo campionato che stanno facendo la differenza: acquisti della dirigenza non all’altezza, motivazioni mancanti, tattica precaria di alcuni, intelligenza mancante di altri e scoraggiamento globale dopo una rete subita. La squadra ha seguito un proprio filo conduttore visto con Pioli ed ha retto per poco meno di un tempo. Le motivazioni sono venute meno dopo l’1-0, l’intelligenza ancora meno vista l’espulsione inutile di Patric ad inizio ripresa ed il susseguente orrore di Gentiletti su Bonucci e, ovviamente, il risultato che ha visto sorridere i futuri campioni d’Italia, visto che la vittoria contro la Lazio non ha fatto altro che aumentare le certezze verso il tricolore della squadra di Allegri. Finisce 3-0.

 La Lazio è stata poca cosa, sgretolata dalla velocita di Dybala e sotto i colpi di Pogba e Mandzukic, in perfetta linea con la Juventus vista a Shanghai fresca vincitrice della Supercoppa Italiana in una giornata infausta.

La Juventus sta diventando sempre di più la bestia nera della Lazio. Una sorta di vittoria a “San Siro “sponda Milan che in campionato manca dal 1989.

La Lazio ha aperto a Shanghai la propria stagione e la chiuderà proprio contro la Juventus in una sorta di quadratura del cerchio di infimo livello, in una stagione da non dimenticare sotto molteplici punti di vista ma da resettare in altri. La sfida nobile contro l’Inter in programma il primo di Maggio, che all’andata ha procurato una delle poche gioie di questa stagione insieme alla vittoria di Firenze, è solamente una semplice routine di un campionato al quale non si deve più chiedere nulla. Nel mezzo, comunque, la sfida contro la Sampdoria che può e deve essere un pretesto per rimediare alla brutta sconfitta di Torino. La sfida sembrerebbe alla pari. Mancheranno Patric e Ranocchia.

La gara di Torino ha mostrato come si è lontani minimamente dallo stile e dalla mentalità di chi ha vinto quattro scudetti di fila e si sta apprestando a vincere il quinto. I paragoni non andrebbero fatti perché il divario è davvero troppo ma una rifondazione, fatta dalla basi, con convinzione, senza barriere, senza tralasciare nessun dettaglio, partire dai giovani migliori e con gente competente, porta a risultati meritati che sono sotto gli occhi di tutti. Lo stadio e una giunta comunale d’accordo nello svolgere grandi opere fanno il resto.

A Roma si rincorre sempre e si arriva secondi. In tutto.

Mirko Cervelli

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