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Inter cinica, Frosinone senza punta niente punti

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Per un pomeriggio è tornata l’Inter di inizio stagione. Quella che senza convincere vinceva 1-0. E’ accaduto al Comunale di Frosinone, dove i nerazzurri hanno ottenuto tre punti che probabilmente non serviranno a raggiungere la qualificazione in Champions, ma che evitano a Mancini un’altra settimana di processi. Certo, di buono c’è solo il risultato e il cinquantesimo gol con l’Inter di Icardi, che ha fatto meglio di Mazzola e Milito perché ha raggiunto questo traguardo dopo cento gare di campionato, tonde, tonde.

Il Frosinone avrebbe meritato almeno un pareggio vista la mole di gioco prodotta, la grande caparbietà e soprattutto i tre legni colpiti nella ripresa.

La squadra ciociara ha fatto gridare al gol i propri tifosi prima con i pali colpiti da Ciofani e Paganini e poi con una gran punizione di Pavlovic che si è stampata sulla traversa ad Handanovic battuto. Ma la legge del calcio si sa è spietata e allora cross di Perisic, stacco imperioso di Icardi e palla dove Leali non può arrivare. L’Inter e i suoi duemila tifosi a seguito fanno festa, il Frosinone ci prova fino all’ultimo secondo, Blanchard si fa cacciare per doppia ammonizione. Ma per la terza giornata consecutiva il gol non arriva. Un elemento, come noto, fondamentale e alla fine il non poter puntare su un centravanti che abbia una certa esperienza e confidenza con la rete potrebbe risultare decisivo, in termini di salvezza. Non basta nemmeno tentare la carta dell’ex Longo per qualche minuto. Così facendo, difficilmente questo giocatore potrà realizzare la sua prima marcatura nella massima serie.

La salvezza dei ciociari passerà comunque per la doppia trasferta veronese e per gli impegni casalinghi con Palermo e Sassuolo. Se poi arriveranno punti con Milan e Napoli saranno ben accetti.

frosinone

L‘Inter ha poco da salvare di questa fase della stagione. Perisic è una nota positiva, Eder già si è perso nel dimenticatoio, Jovetic convince pochissimo. Icardi, lo abbiamo detto, ha un’ottima media realizzativa ma non sembra poter bastare a far decollare la squadra. Felipe Melo e Medel difficilmente potranno restare in nerazzurro e Brozovic va a corrente alternata.

Vi avremmo voluto proporre le interviste del dopo partita. Ma non è stato possibile. Eravamo regolarmente accreditati, come sempre, ma in questa occasione abbiamo assistito all’incontro dai Distinti per la ridotta capienza della tribuna stampa. Uno steward dovrebbe accompagnare insieme a un delegato dell’ufficio stampa, i giornalisti in mixed zona e sala stampa a fine gara. Ma il caos di fine partita, la pioggia e l’inadeguatezza della struttura hanno fatto sì che per pochi secondi tardassimo ad arrivare al cancello e poter accedere, attraverso il campo, nella zona interviste. Tutto inutile, gli steward non hanno ascoltato le nostre richieste e una volta andati esternamente davanti all’ingresso accrediti, in maniera poco carina, siamo stati invitati ad andare via.

La speranza è che il nuovo stadio possa nascere a Frosinone il prima possibile, avere una capienza di almeno 150 posti per la stampa e soprattutto sarà fondamentale educare gli addetti ai lavori, come accade all’estero e non solo.

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