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Latina: in panchina Mario Somma, pontino doc

smma

Dopo gli ultimi risultati poco esaltanti, il Latina esonera  Mark Iuliano e al suo posto in panchina arriva l’ex tecnico della Salernitana Mario Somma. Da ieri pomeriggio, dunque, Iuliano non è più l’allenatore dei laziali, squadra al dodicesimo posto del campionato di Serie B. Il suo esonero è stato reso noto dalla società con un comunicato in cui si precisa che “Mark Iuliano è stato sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra. Il Latina ringrazia Iuliano per l’impegno, la dedizione e la serietà con cui ha diretto la squadra in questi dieci mesi di guida tecnica”.

La scelta è ricaduta su Mario Somma, dopo una riunione nel pomeriggio tra il d.g. Pietro Leonardi e il presidente Pasquale Maietta per fare il punto della situazione. Ex tecnico (tra i tanti) di Brescia, Cavese, Arezzo, Empoli e Salernitana, Somma ha firmato un contratto di un anno e mezzo, fino al 30 giugno 2017.

iuliano

 Mario Somma, pontino doc, è nato a Latina nel 1963. Per il nuoto tecnico si tratta di un sogno che si avvera.

“Dire che inizio con grande entusiasmo è riduttivo. Quando ho intrapreso la carriera da allenatore avevo due grandi ambizioni: guidare la Salernitana, per il mio trascorso da giocatore, e naturalmente il Latina, la squadra della mia città. Per quanto riguarda la prima, ci sono quasi riuscito; spero che con la seconda vada molto meglio”.

Cosa significa per lei allenare il Latina?
“Innanzitutto sono convinto che questo sia il momento giusto per farlo, un momento in cui ho raggiunto la maturità necessaria per vivere questa esperienza nel modo ideale: intendo dire che l’esperienza accumulata mi è servita per poter guidare, adesso, il Latina. Anche in passato c’erano state situazioni che mi avevano portato vicino ad allenare nella mia città, nessuna di quelle, però, era quella giusta. Ora, invece, è diverso; posso vivere questa esperienza con la forza necessaria. Da ragazzo facevo il raccattapalle al Francioni, ho pianto in tribuna quando il Latina ha vinto i playoff contro il Pisa e conquistato la serie B: allenare la squadra nerazzurra rappresenta il massimo. Ora ho età ed esperienza giuste per essere profeta in patria”.

Cosa si sente di promettere?
“Promesse nel calcio non vanno fatte, o meglio non vanno promessi traguardi ed obiettivi. Quello che posso garantire è un Latina che scenderà in campo per onorare questi colori, l’attaccamento alla maglia, il massimo impegno, lavoro, tanto lavoro”.

Che squadra è il Latina?
“Sicuramente un’ottima squadra, in crisi di risultati ma non di prestazioni ed impegno. Consentitemi di spendere qualche parola per Mark Iuliano, al di là del lavoro a lui mi lega una forte amicizia che risale ai tempi della Salernitana: io ero un giocatore già formato, lui un giovane che prometteva molto bene. La vita dell’allenatore è particolare: sono sicuro che farà una grande carriera”.

Cosa cambierà nello staff?
Con me arriverà Andrea Chiappini che farà parte del gruppo collaborativo insieme a quelli che già ci sono”.

Ha già in mente come farà giocare la squadra?
Adesso no. Forse farò la difesa a quattro, sul resto lavoreremo in questi giorni. In rosa ci sono parecchi giocatori che conosco, tra loro ricordo con particolare affetto Calderoni, che ho fatto esordire in prima squadra”.

Allenare il Latina, comunque, rappresenta una bella responsabilità?
“Sicuramente, ma non mi spaventa. Mi stimola. Ci tengo a ringraziare la società per avermi affidato questo incarico: per me si tratta di una grandissima opportunità. Mi dispiace non trovare il più grande tifoso del Latina, Ugo Masullo: lui sarebbe stato felice per me”.

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