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De Sanctis “Nell’ambiente Roma serve più fiducia”

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Torna alla vittoria la Roma con tre punti conquistati nel match con il malcapitato Carpi. Un successo che però fa gioire a metà il tecnico Garcia, visti i diversi infortuni:

“Ci servivano una vittoria e i tre punti, anche se questa è come la vittoria di Pirro, perché fare tre cambi per infortuni dopo 50 minuti non è il massimo… Non sappiamo l’entità degli infortuni ora, ma speriamo non sia niente di grave. L’umore dello spogliatoio è stato sempre buono e i ragazzi tranquilli: sapevamo che se avessimo ripetuto oggi la prestazione fatta con la Sampdoria, questo ci avrebbe portato alla vittoria. Peccato però per gli infortunati, perché martedì dobbiamo già tornare in campo. De Sanctis ha fatto una buona partita e anche Gervinho ha ‘ritrovato le gambe’: ha dimostrato che quest’anno ci sarà di grande aiuto.”

Nel post partita di Roma-Carpi, il portiere giallorosso Morgan De Sanctis ha parlato ai microfoni di Sky Sport.

Ci avete messo qualcosa in più stasera per dimostrare che la prima sconfitta stagionale a Genova non era meritata?

Che la sconfitta non fosse meritata l’ha dimostrato il campo. È evidente che noi abbiamo fatto un’ottima prestazione, contro una Sampdoria che si è difesa bene, che però è stata bravissima ad approfittare di pochissime situazioni.
Oggi dovevamo vincere, lo volevamo fare a tutti i costi, ci siamo riusciti con una bella prestazione, soprattutto nel primo tempo. Un’unica ingenuità sullo 0-0 poteva, magari, mettere la partita in condizioni psicologiche non favorevoli e, quindi, metterci in difficoltà, invece loro non hanno segnato, noi ne abbiamo fatti tre, poi a parte la gestione in occasione del primo gol del Carpi, tutto il resto ha funzionato perfettamente.

Hai chiamato l’applauso del pubblico.

Sì, è evidente che nessuno è insensibile al fatto di essere in questo ambiente, di voler far bene, di voler vincere le partite. Le persone, i tifosi, chi ci ruota attorno deve capire che, attraverso la fiducia, attraverso un equilibrio più costante, noi sicuramente possiamo dare ancora di più. Io devo fare delle considerazioni perché sono un giocatore esperto che, più di altri, riesce a somatizzare delle critiche, ma se tutta questa pressione poi va a finire sulle gambe, sulla testa di giocatori che sono più giovani e che non sono abituati a fare questo, allora tu perdi il potenziale della squadra, e noi non ce lo possiamo permettere, perché abbiamo l’obiettivo di vincere le partite, ma soprattutto abbiamo un traguardo finale, dove vogliamo festeggiare tutti insieme.

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