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Play-off: Felicità è…Cedial Lido dei Pini. Radiointervista a Montioni, il presidente

CEDIAL LIDO DEI PINI

LE INTERVISTE DI RADIO CUSANO CAMPUS 89.1 FM NEL DOPO-PARTITA

Ciampino – Al fischio finale la festa è sia per il Cedial Lido dei Pini, 1° classificato nella apposita classifica dei ripescaggi in Eccellenza, sia per l’Atletico Vescovio, giunto 2° e ripreso al fotofinish dei tempi regolamentare, poi superato dal gol di Carannante. Il presidente del club litoraneo risponde alla sollecitazione di Alessandro Natali e Max Cannalire, che fanno i complimenti a tutto il Cedial.

Montioni: “Grazie mille. Adesso è finita la partita e stiamo ancora in fibrillazione. E’ stata una bella partita, tirata, e non si direbbe nemmeno che fosse una finale; l’abbiamo giocata con lo spirito rivolto ad Andrea, il ragazzo di Formia, che sta ancora in coma”.

Natali: A inizio stagione si sarebbe aspettato di arrivare fino in fondo?

“No, nel modo più assoluto. Era una squadra organizzata e messa in piedi per una salvezza tranquilla, poi sono venuti i risultati. E il merito assoluto è del nostro mister, Panicci: ha creato un gruppo veramente unito e questi sono traguardi che si raggiungono solo con la forza collettiva”.

Cannalire: Se mi permette un suggerimento, attenzione, ora, in Eccellenza, all’insana tentazione di pescare i giocatori come nell’Album delle Figurine di un tempo perché poi, soprattutto a livello dilettantistico, i bilanci delle società ne soffrono, fino a far sparire dei club interi…

“Questo è vero ma noi siamo una società cresciuta dal niente, un gruppo di amici, con il passo giusto fatto come la gamba permetteva. Panicci questa idea l’ha sposata, creando un gruppo. Noi non abbiamo primedonne, come dice Max. Quando si allenano c’è sempre qualche assente, in genere: questi sono sempre tutti e, anzi – dice ridendo – vengono pure di più di quelli attesi. Anche qualche amico si portano. Abbiamo vinto su queste basi: non abbiamo disponibilità economiche, nel modo più assoluto. Vedremo quello che potremo fare o che non potremo fare. Siamo abituati a mantenere gli impegni”.

Cannalire: E’ il punto più elevato della vostra storia, oggi, che in passato ci ha parlato a lungo di 1° Categoria, anche di 2°, poi siete diventati un’habituée della Promozione fino a ottenere l’Eccellenza. Come delle vostre illustri vicine di casa.

Montioni dice, con grande umiltà ma anche con consapevolezza di quanto costruito: “Mi viene da ridere. Noi in Eccellenza avremo tre derby nel breve volgere di ristrette distanze! Netuno, Anzio, Pomezia, perché siamo al centro di 10 km.: 4 squadre in Eccellenza! Il mio sogno sarebbe uno: di queste 4 squdre farne una sola che salga di livello, ognuna col proprio settore giovanile, di conseguenza con lo scambio naturale di atleti dei relativi vivai. E’ il sogno mio, da sempre. Una squadra d’élite e le altre che le fanno da satellite. Ci ho provato, con un paio di riunioni ma non ci sono riuscito, per il campanile, per la rivalità, visto che si litigano i ragazzi uno con l’altro. Non è una cosa bella”.

Natali: A che livello sta il settore giovanile? Cosa ci può dire?

“Non abbiamo tanti ragazzi, una settantina, ma quelli che lavorano con noi sono di qualità. Uno del 2001 l’ha preso il Perugia, e la cosa mi è stato confermato da un osservatore venuto qui a Ciampino: abbiamo anche dei buoni 2002 e 2003. Noi riusciamo con questi ragazzi a farli diventare grandi, e questo mi inorgoglisce. Da altre parti tengono a vincere le partite, ma prima viene il bene del ragazzo. Non posso tarpare al ragazzo le ali per l’egoismo della società: con noi non esiste. Lo dico sempre, quando facciamo le riunioni: non sono un presidente alla moda, la penso in modo differente. Sarà che da ragazzo ho sofferto, per giocare: ci siamo fatti il campo da soli, è stata un’esigenza. La Cedial ci sostiene e oggi è venuto il titolare qui, a Ciampino, come fosse un tifoso normale. Ma è stata la nostra forza”.

Chiara Montalbano

(si ringrazia Giancarlo Guadagnini)

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