L’AUDACE PIEGA LA CAPOLISTA!
Allo stadio “Le Rose” di Genazzano va in scena la partita dell’anno contro la capolista Colleferro, che affronta il derby con la prima in classifica.
I locali sono privi di ben 5 elementi tra squalifiche ed infortuni, ma sulle ali dell’entusiasmo per via della giovane età dei propri calciatori, schierati come al solito più dei 4 under previsti dal regolamento.
In una giornata da tregenda per la meteorologia, il cuore, l’organizzazione e l’audacia risplendono in un successo netto, legittimato da una doppietta dell’under Marco Cascio, un ragazzo classe ’97, ex Roma e fiore all’occhiello della Rappresentativa Regionale. Ferretti senza preambolo libera i suoi lancieri in una gara ventre a terra laddove si evidenzia l’ottima cura del professor Davide Ricci, preparatore atletico di alto profilo. Gli atleti del Colleferro rimangono disorientati da tale atteggiamento tattico e non riescono ad imporre l’abituale gioco impostato da mister Fraioli.
Subito al 5′ il turco Catkin penetra sull’out sinistro, ma Zazzaro si esalta in un uscita a terra, sventando la minaccia. Il goal è nell’aria e su assist di Catkin, Cascio calcia al volo, ma la palla viene ribattuta. Lo stesso sulla respinta si avventa con autorevolezza e va a collocare la palla sotto al “sette”. I rossoneri sbandano e perdono le trame di gioco, cercando solo la testa dell’ariete Morelli, ben ingabbiato dall’asse difensiva Petricca-Covetti.
Il collettivo dell’Audace si esalta nel fraseggio e porta a casa un primo tempo senza grandi sofferenze, escluso qualche timido tentativo di testa derivante da situazioni di calcio piazzato.
Nella ripresa, vietata ai malati di cuore, la partita diventa gagliarda e l’ottimo Frasca di Ragusa tiene egregiamente in mano le redini dell’incontro. Il tema tattico adesso cambia: i colleferrini attaccano a tutto campo lasciando sguarnita la retroguardia che, con difficoltà, blocca le folate dei contropiedisti di Genazzano. L’unica vera occasione del Colleferro è sulla testa del toro Morelli, che schiaccia quasi a botta sicura esaltando un imbattibile Di Stefano, in una giornata strepitosa.
La banda Ferretti non demorde e prova sempre a ripartire senza gettare mai via la palla, e su una di queste azioni è lì che costruisce il doppio vantaggio schiantando le velleità avversarie. Deodati lancia Cascio che si “beve” tre avversari e deposita in rete nel tripudio della tifoseria locale, in una giornata che registra 400 presenze tra gli appassionati di casa e quelli rossoneri.
Il resto è pura accademia fino ai 4 minuti di recupero, che sanciscono il successo biancorossoblu come sorpresa di tutta l’Eccellenza.
La neve caduta sul finire della gara dà un sapore romantico e fiabesco a questo successo d’altri tempi conquistato in maniera legittima dalla compagine genazzanese.
E il clima, tra l’ammirato e la goliardia viene anche espresso dal direttore generale Marco Guidi su Radio Cusano Campus 89.1 FM (vedi il commento del punto sul girone B, n.d.r.). Il quale è rimasto sorpreso da due cose: dalla grande prova di carattere dei suoi giocatori, nei quali, con la società ha sempre creduto. E dal fatto che la rete di recinzione abbia tenuto, al cospetto del suo non più esile fisico un tempo votato ai balli ispirati da John Travolta e Olivia Newton-John…
Lo stesso sagace dirigente empolitano pare fosse munito, per l’occasione della visita della capolista, oltreché di un vestito a festa reduce da precedenti celebrazioni ecumeniche, suggeritogli da Sandro Pochesci, noto Tony Manero di Borghesiana e “TorBella”, di calzature idonee allo scavalco da esultanza. Il direttore, memore delle inquiete e vissute notti precedenti, con il noto Giuseppe M. Bianchi detto Pino, apparso in sogno con lo stendardo del Cristianesimo indicante la via da seguire, ma con sguardo severo teso alla conquista della méta, si è, un certo punto, librato in volo come una farfalla ipotizzandosi lo zar dello sport russo, quel Sergey Bubka indimenticato campione del mondo di salto con l’asta e suo idolo di ispirata gioventù. Tutto questo in mezzo alla neve, in una giornata da incorniciare nella quale i sogni sono diventati realtà. Che sia davvero sbocciata, con largo anticipo, la Primavera di Genazzano?