calciolaziale.com

Serse Cosmi attacca le società di serie A

Cosmi

Puntata “scoppiettante ” di Sport Square in onda questa sera su Agon Channel  alle 22:40.

Ospiti del salotto di Giancarlo Padovan e Luca Colantoni, il giornalista Italo Cucci e l’allenatore Serse Cosmi che ha rilasciato delle dichiarazioni di fuoco sulle società che hanno praticamente resettato una generazione di allenatori per affidarsi a giovani con poca esperienza.

Il tecnico perugino si sfoga intervistato da Sport Square, l’approfondimento sportivo di Agon Channel: “Al posto nostro tanti giovani che hanno solo il patentino e poca esperienza”
Cinque promozioni in dieci stagioni, un Perugia portato in Coppa UEFA dopo aver vinto l’Intertoto, un’avventura in Champions League con l’Udinese, una bella cavalcata con il Genoa stoppata solo ai problemi giudiziari della società e non per suo demerito. Tutto questo solamente pochi anni fa, ma per un sanguigno come Serse Cosmi sembra passata un’eternità fatta di approcci con Brescia, Livorno, Palermo, Lecce, Siena e Pescara. Un autentico limbo fatto di esoneri, discese e mancati rinnovi della fiducia contrattuale. Un nuovo mestiere, quello del commentatore televisivo, ma a Serse Cosmi è il campo a mancare.

“Il calcio è cambiato – ha detto a SportSquare  – io faccio parte di quella generazione di allenatori che sono esplosi a inizio anni 2000, che hanno maturato delle esperienze importanti in un calcio assolutamente diverso come qualità rispetto a quello di adesso. Oggi questa generazione è stata messa al confino”.

Quando è cominciato a cambiare qualcosa?

Io credo che il ‘Guardiolismo’ sia stato devastante esattamente come lo fu l’epoca di Sacchi. Arrigo è stato il migliore di tutti i tempi, ma sappiamo benissimo i “danni” che ha fatto. Le società sono andate sempre alla ricerca dei cloni, degli “integralisti” del suo gioco, magari più giovani. Idem con Guardiola”.

Scontro generazionale, quindi?

I nostri migliori sono tutti all’estero, quindi la qualità degli allenatori in Italia è già depauperata. Il fatto che uno come Guidolin non abbia mai allenato un grande club o la Nazionale fa capire come il ruolo dell’allenatore sia stato visto negli ultimi anni. Parliamoci chiaro, il livello è stato spazzato via come uno tsnuami da allenatori che hanno il patentino, ma con pochissima o zero esperienza. Più facile, anche economicamente, prendere questi giovani piuttosto che gente con vent’anni di esperienza. Non contesto che un giovane possa allenare in A, spesso però mi sembrano scelte dettate dalla superficialità e dalla disattenzione e la mia generazione non è stata favorita”.

Il resto dell’intervista stasera nel programma di Agon Channel.

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>