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Serie A e Champions: parla Marcello Lippi

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Marcello Lippi ai microfoni di Sky Sport 24 fa il punto della situazione dopo il giro di boa in serie A. Dalla sua Juventus alle milanesi passando per la sorprendente Sampdoria.

Sull’ eventuale cessione di Pogba da parte della Juventus

Quando tornai alla Juventus dall’Inter, mi chiamò il Dottor Umberto Agnelli e mi disse: “Marcello le devo dare una brutta notizia”. E io gli dissi: “Quale è la brutta notizia” e mi disse che dovevamo vendere Zidane. Ed io dissi: “Zidane, il miglior calciatore del mondo”. Però, ci davano 150 miliardi di lire, ma mi disse: “Stia tranquillo che questi 150 miliardi li rispenderemo tutti per comprare altri giocatori importanti. Comprammo Buffon, Nedved e Thuram e, praticamente, rifacemmo la squadra con tre grandi giocatori, di cui addirittura uno gioca ancora, che è Buffon. Rifacemmo la squadra e continuammo a vincere. Perciò, sarà un grande sacrificio, sicuramente, se dovesse privarsi di Pogba la Juventus. Sarebbero talmente tanti soldi, che potrebbero comprare altri tre o quattro grandi calciatori per garantire la continuità.

Sulla sorprendente Sampdoria

All’inizio dell’anno non godeva di grandissima prospettiva nell’immaginario collettivo. Invece, Mihajlovic è stato bravissimo. Credo che i meriti più grandi siano di questo allenatore, che ha trasmesso una mentalità fantastica a questa squadra, un’organizzazione di gioco da grande squadra, perché la Sampdoria gioca come le grandi squadre europee, con tanti attaccanti. Gioca un calcio offensivo e con grande aggressività, che è tipica delle caratteristiche del loro allenatore.

Sulla corsa ad un posto in Champions League

È tutto ancora aperto, anche per la Fiorentina. Il campionato, diciamo così, non positivo che stanno facendo le milanesi, ognuna per vari motivi, fa si che tre o quattro squadre possano sperare. Certo, il Napoli ha degli alti e bassi abbastanza importanti, come anche la Lazio. Sicuramente, deve stare attenta anche la Roma alla crescita del Napoli.

Quindi, fra tutte, quale è la favorita per il terzo posto?

Penso il Napoli.

Sulla Juventus

Mi sembra abbia qualcosa in più delle altre, soprattutto a livello di mentalità. L’unico neo di questa prima parte di stagione, l’aver avuto degli infortuni importanti. Ad esempio, non ha avuto ancora a disposizione Barzagli e in certi ruoli devono un po’ giocare quasi sempre gli stessi giocatori. Alla lunga, questo potrebbe essere un problema. Ma, poi, recupererà certi giocatori, probabilmente anche la società adesso correrà ai ripari in questo mese di mercato, per allargare la rossa. Ma credo che, comunque, sia la più forte, semplicemente la più forte.

Sulla crisi delle milanesi: quali sono le ragioni?

Ricostruzione, grandi cambiamenti, cambio dell’allenatore per l’Inter, cambio dell’allenatore anche per il Milan, sia pure dall’inizio dell’anno, tanti giocatori diversi. Non è facile costruire una mentalità.

Inzaghi

La sua carriera d’allenatore non è cominciata quest’anno, è cominciata nei due anni precedenti. Ha lavorato nel settore giovanile e con la Primavera, ha fatto degli ottimi risultati, ha dimostrato di avere delle attitudini giuste per fare questo mestiere. È chiaro che poi, dopo, diventare allenatore di una grande squadra come il Milan, non è una cosa semplice.

Forse non era ancora pronto?

No, non sto dicendo questo, sto dicendo che ci vogliono tante altre componenti che devono funzionare, non soltanto l’allenatore. Deve funzionare la società, i calciatori, tutti e tutti insieme.

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