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Sky Sport 24: intervista a Domenico Messina

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Nel weekend appena trascorso è andata in scena l’ultima giornata del girone d’andata della massima serie. E’ tempo di bilanci anche per la classe arbitrale e all’interno della rubrica di Sky Sport 24 “Regoliamoci”, ha parlato Domenico Messina, designatore della commissione nazionale arbitri  di serie A (C.A.N.A). Ecco l’intervista.

Che voto da’ al girone di andata degli arbitri italiani?

Sicuramente non meno di 6 e mezzo, perché abbiamo fatto un buon girone di andata, certamente qualcosina si poteva fare meglio, però nel complesso direi un buon risultato.

 E’ il suo primo mezzo campionato da designatore. Se l’aspettava più difficile, più facile o così com’è stato il lavoro che ha svolto?

Più difficile di così? (sorride, ndr). No beh, comunque, ero preparato. Ero preparato perché ho fatto 13 anni da arbitro in Serie A e quindi sapevo perfettamente che questo è un ambiente difficile e ricco di aspettative. Conoscevo il lavoro che c’era da fare ed ero consapevole di queste difficoltà. E quindi ero perfettamente conscio di quello che andavo a fare.

 Non si è pentito di aver accettato?

Assolutamente no.

Sul doppio fallo di mano di Albiol e Maggio in Lazio-Napoli che ha fatto arrabbiare Pioli

Stiamo parlando di valutazioni in una zona grigia dove l’unico che può veramente percepire quello che è realmente accaduto è l’arbitro. E quindi è una decisione che l’arbitro ha adottato e che non mi sento di condannare.

Nel caso di Udinese-Cagliari, invece? Approva la decisione di concedere il rigore al Cagliari sul tocco di mano di Heurtaux?

Assolutamente sì.

 La posizione di Strootman sul gol di Destro in Palermo-Roma

La posizione che conta è quella di Strootman che mette il pallone in mezzo partendo da una posizione regolare, mentre Destro è in posizione irregolare ma non punibile. Quando poi riceve il pallone dal colpo di testa è dietro la linea del pallone e quindi in posizione assolutamente regolare.

 La posizione di Chiellini sul gol di Caceres in Napoli-Juventus

Per quanto riguarda la situazione di Chiellini, dobbiamo fare una considerazione che è molto importante. Ricordiamoci sempre che un conto è analizzare le immagini in televisione, un conto è sapere cosa ha visto l’assistente. L’assistente ha una doppia difficoltà: la prima nasce dal fatto di capire se Chiellini ha l’oggettiva possibilità di andare a contendere il pallone e quindi di andarlo a giocare; la seconda considerazione è a che distanza è l’avversario per capire se c’è effettivamente  la possibilità di contendere il pallone allo stesso. Nel caso in oggetto, l’assistente non è riuscito bene a capire se Chiellini aveva l’oggettiva possibilità di giocare il pallone e non vedeva, peraltro, il difensore, perché era schermato dall’immagine stessa di Chiellini. E quindi, nel dubbio, lui è rimasto giù (con la bandierina, ndr). Poi, se la posizione di Caceres fosse in fuorigioco, ancora oggi io non riesco a stabilirlo.

 Cos’è successo tra Guida e Maresca in Udinese-Roma? Fece bene Guida a convalidare il gol di Astori?

Un qualsiasi arbitro un po’ più furbo, per non usare un altro termine, avrebbe potuto tranquillamente ignorare la segnalazione del proprio collaboratore, addossando le responsabilità al collaboratore stesso. Lui invece ha fatto l’arbitro, nel senso che era certo e si è assunto in prima persona una responsabilità molto grande e quindi sotto quest’aspetto va lodato. Va da sé però che nella normalità dei casi, e quindi nei 99 casi su 100 che capitano normalmente, il collaboratore è lì per dare una mano all’arbitro. E quindi l’arbitro è tenuto, e normalmente avviene, a seguirlo perché chiaramente chi è lì ha una prospettiva migliore di quella che può avere l’arbitro.

 Per voi è gol o no quello di Astori?

Non avendo certezze assolute, io mi fido di Guida.

 Quanto ha rimpianto la “Goal line technology” in quell’occasione?

Onestamente? Tanto.

 Sul gol di Bonucci in Juventus-Roma

Noi immediatamente dopo la gara abbiamo inoltrato il filmato alla FIFA, che per noi e per la Federazione Italiana è il punto di riferimento assoluto, perché è l’organismo che poi determina le regole e l’interpretazione delle regole. La FIFA ci ha confermato che quel gol è un gol regolare, pur riservandosi la possibilità di sottoporlo all’IFAB. Quindi non escludiamo che ci sarà una rivisitazione dell’IFAB  e quando questa verrà fatta, la renderemo pubblica.

 Al momento, la vostra indicazione per gli assistenti è di non alzare la bandierina, in situazioni simili?

Esattamente, perché quelle sono situazioni limite e se l’arbitro, o l’assistente, non hanno l’assoluta certezza che la situazione sia irregolare, hanno l’obbligo di convalidare o comunque restare giù con la bandiera e non segnalare il fuorigioco.

 Converrà che è un po’ difficile avere la certezza che un giocatore sia esattamente davanti agli occhi del portiere quando parte il tiro?

E’ molto difficile. Anzi, secondo me questa è una regola che è pensata più per i moviolisti che per gli arbitri. E’ una regola che in campo è molto complicato applicare e io invece credo che il regolamento debba essere qualcosa che renda facile il lavoro dell’arbitro. Questa interpretazione nuova del fuorigioco indubbiamente rende difficile il lavoro di arbitro e assistente.

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