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Eccellenza/gir. A: il punto “Il campionato visto…dalla radio”

ECCELLENZA GIRONE A: il punto

Fonte Nuova e Montefiascone

che rimonte, a Soriano e Fiumicino!

La 15° giornata ha benedetto la determinazione, l’orgoglio e la grinta di quella che, alle 16.20, sarebbe rimasta la prima della classe da sola, rispetto al condominio con il Ladispoli, ripreso sotto lo striscione d’arrivo a Palombara, e con il Montecelio, battuto al “Fattori” da un orgoglioso Civitavecchia. Il Fonte Nuova di Giancarlo Oddi ha fatto una cosa che non è da tutti, nel mondo del calcio: continuare a giocare a calcio pure sotto di due reti, colpendo una traversa con Silvestrini e poi scartavetrandone una seconda e prendendone, ancora, una terza, con Matarazzo, che ha deviato in porta, non la sua, il punto del duplice svantaggio. Una domenica da grande, per chi cerca di diventare, una grande, ed è la conferma del lavoro, non solo tecnico e tattico, che va facendo uno degi indimenticabili eroi del 1974, di quella meravigliosa Lazio operaia di Tommaso Maestrelli. Schivo, non ama la luce dei riflettori, non ne ha, forse, bisogno, rispetto ai naturali e consueti frequentatori dei campionati regionali, Oddi ha dato fiducia, ha dato consapevolezza e forza mentale, ai suoi rappresentanti in campo, che non smettono mai di credere nella possibilità di giocare a calcio, non a calcioni. E così vincere a Soriano nel Cimino è stato possibile perché se non hai tante doti, tutte assieme, certe imprese non le fai. Per informazioni chiedere alla Viterbese Castrense: vero è che la scorsa stagione l’impresa arrivò a poche giornate dalla fine e che la squadra costruita da Vincenzo Camilli era in realtà una corazzata, rispetto a quelle prime donne che, magari, non troviamo, nel Fonte Nuova primo della classe solitario, a due giornate dal giro di boa.
Il terzo incontro di vertice era previsto per il pomeriggio e ha visto un Cre.Cas. più intraprendente del Ladispoli, che pure ottiene il vantaggio a pochi minuti dalla fine; infatti all’83’ su Ippoliti viene commesso fallo e il direttore di gara concede il calcio di rigore che lo stesso giocatore trasforma in rete, quella del vantaggio rossoblu. Ma all’89’ Palmieri pareggia togliendo due punti su tre alla formazione di Solimina e permettendo a Berti il minimo raccolto settimanale. Che, per quanto visto in campo, è apparso meritato. Quando la squadra del tecnico di Tivoli gira, sia in casa che fuori, diventa un osso duro da superare, e questo lo hanno detto diverse giornate, fin qui.
La Cenerentola del campionato è il Villanova, una delle terze forze del torneo: applausi a scena aperta per la piacevole conferma, e siamo al terzo anno consecutivo, per la squadra di Massimo “Al” Armeni e del fratello Paolo. La formazione di Cristian Di Loreto non ha gli assilli del dover vincere a tutti i costi e sa esprimere un calcio che, pur se discontinuo in qualche frangente, vede il giusto atteggiamento sia dei più grandicelli che dei tantissimi giovani d’età, ben sei, in campo, mediamente, per la fierezza della dirigenza tiburtina. E’ riuscito, il popolare presidente un tempo numero 1 a Jenne e Mentana, a costruire la sua isola felice, per tantissimi ragazzi, in una zona che a un certo punto era diventata desertica, per le categorie che contano, regionalmente parlando. “Resto incredulo che non vengano in diversi qui a vederli, tutti questi giovani, che, lo dicono i risultati e la loro maniera di impegnarsi, sono di qualità tecnica mica da ridere”. Ha ragione e anzi, la esprime in maniera fin troppo signorile. Come è possibile, che in tanti direttori sportivi, più o meno qualificati, che operano (…) in Serie D, non si accorgano di gente che ha vinto (Passiatore) uno scudetto juniores o che frequenta l’Eccellenza lottando da almeno due anni se non tre, per il quarto, il quinto, il terzo posto, addirittura?!
La vittoria con il Monterosi “etico” (poi un giorno parleremo della precedente gestione, n.d.r.) è importante, al di là del tabellino, perché ottenuta in 10 contro 11 per parecchi minuti. E la fame di vittoria e la determinazione di tecnico e allenatore, non tra i più reclamizzati, di sicuro un discreto calciatore, qualche anno fa, meritano la giusta attenzione.
Chi non riesce a superare i troppi guai fisici è di sicuro il Trastevere, il cui momento di difficoltà viene acuito dal Grifone, che si aggiudica l’inedito derby di Monteverde, per 1-0 per tre punti di platino, per la formazione del presidente Ulisse. I sostenitori della società romano-amatriciana sperano nel recupero di diversi tra gli assenti nel periodo natalizio per un tentativo di rimonta che può essere fatto anche se ci sono tante concorrenti, nell’ottica del secondo posto, non tanto distante dal primo, al momento.
In uno dei due posticipi la fortuna volta le spalle al Fregene, che costruisce due palle-gol e colpisce un palo, con la rete del vantaggio al 47′ del primo tempo, segnata da Nanni. A pochi minuti dalla fine, in una delle pochissime situazioni offensive messe in piedi, la formazione tirrenica subisce il punto del pareggio, arrivato all’88’. Una beffa e un punto ottenuto, alla fine, per la Vigor Acquapendente.
Nella giornata delle clamorose rimonte merita un plauso il Montefiascone, che cancella le due reti messe a segno, la prima su azione, l’altra su rigore, da Di Fiandra, nel parziale 2-0 del Città di Fiumicino. Serafini prima del riposo, l’eterno Cesarini e ancora Serafini, nel finale di gara, hanno restituito il sorriso al club gialloverde, per tre punti che sono oro, in chiave-permanenza in categoria, e rallentano, allo stesso tempo, il processo di crescita fiumicinese.
Sul fondo della classifica vincono in parecchie, dal Civitavecchia al precedente XVII posto: riesce a passare a Ciampino, rete di Federici, il Monteorotondo, 1-0 sull’Almas, e torna al successo, 2-1 sul Santa Maria delle Mole, il Futbol Club. Quello dei play-out assume i contorni di un campionato nel campionato. Non di semplice soluzione.

Massimiliano Cannalire

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