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Eccellenza: la Vis Artena tra il campionato (bruttino) e la Coppa, a due passi dalla semifinale

TABANELLI ARTENA

L’INTERVISTA/NERINO TABANELLI PRESIDENTE DELLA VIS ARTENA

 

NOI SIAMO PICCOLI (?) MA CRESCEREMO…

E’ una delle tre penultime a un punto dal trio che staziona sul fondo

della classifica. Ma è a due passi dalle semifinali di Coppa Italia

E domenica è stata maltrattata a Lariano, dove avrebbe meritato i tre punti

Dall’inviato ad Artena (Roma)

In tanti anni non ha mai alzato i toni e, da buon romagnolo, ha vissuto il calcio sì con passione ma senza farsi trascinare dalle emozioni in zone pericolose quando impegnato in fase di commento. Nerino Tabanelli, presidente della Vis Artena, domenica scorsa era letteralmente avvelenato al punto da aver scritto una lettera dettagliata sul comportamento assunto in campo, al di là delle decisioni tecniche, dal signor Pasqualetto di Aprilia. Che è risultato indisponente e che si sarebbe definito permaloso e di pessimo umore, nel rapporto con il capitano, Pomponi. Poi finito espulso e con due giornate sul groppone.

Meno male che in Coppa Italia, pur da Cenerentola, la società di Via Marconi sia riuscito a superare la partita d’andata contro la quotata Sorianese con un signor risultato in vista della partita di ritorno dei quarti di finale: 2-0. Un gran bel bottino ma soprattutto delle sane indicazioni per come si è saputa esprimere la formazione del giovane Mirko Granieri. E c’è anche la juniores di Giulio Di Cori che viaggia al ritmo di tre successi nell’ultimo mese di campionato, in un torneo tutt’altro che facile.
L’intervista – Presidente Tabanelli, non ha le stesse sensazioni di domenica, quando era arrabbiato, oggi?
“Per fortuna no ma per quello che ho detto all’arbitro nel dopopartita ho tratto delle precise concluoni. E lo avrà fatto anche il signor Pasqualetto. Che, probabilmente, rivisto il film della gestione della gara, si sarà reso conto che ha esasperato le situazioni in campo. Il fatto che ci sia solo un’ammenda a nostro carico è una conferma di questo mio pensiero. Gliene ho dette quattro e anche in maniera forte e pesante, e ho scritto a Zarelli una lettera in cui giudico l’operato negativo definendoloun elemento pericoloso. Nel referto ritengo che abbia ammansito la cosa, consapevole delle ingiustizie che aveva commesso in campo”.
Proviamo a vedere il lato positivo, di un pareggio ottenuto a Lariano, in un derby, con una squadra che occupa ben altra posizione di classifica, rispetto alla vostra.
“Sì, prima della gara m’avessero detto di dividere la posta avrei accettato di buon grado: ci siamo presentati con meno 7 titolari, 5 infortunati di lungo corso, che sono Romagnoli, Romaggioli, Santolini, Prati che è a mezzo servizio, Giovanni Innocenzi; tutti degenti di lungo corso, più Cianni, che è tutt’ora convalescente, e non riesce a esprimersi come vorrebbe e come potrebbe. Aggiungiamo i due squalificati, Fortunati e Mancini, parliamo di 7-8 assenti. E’ ovvio che partendo con questi handicap importanti, m’avessero detto di prendere un punticino al “Roberto Abbafati”, avrei firmato subito, d’immediato”.
In Coppa Italia una signora partita, un grande risultato, una immensa chance, adesso. Quella di passare dalle otto squadre attuali alle prime quattro del Lazio.
“Debbo evidenziare l’ottima guida di Granieri e l’intensità che hanno dimostrato i ragazzi chiamiamoli di seconda linea: abbiamo fatto una gara al di sopra delle nostre capacità. Tutto questo perché è un gruppo di amici, che sanno sopperire a qualsiasi carenza. E questo si è visto anche nelle partite di Coppa Italia, e in particolare nella prima partita contro la Sorianese”.
A parte il 3-3 di Cassino-Villanova, che già è un clamoroso risultato per i giovani tiburtini allenati da Di Loreto, visto anche la clamorosa rimonta subìta a Colleferro (da 0-2 a 5-3), la più grande sorpresa delle altre tre gare dei quarti è sicuramente quella della Vis Artena che vince 2-0 sulla Sorianese…
Tabanelli dice, con sicurezza: “Se andiamo a vedere le 8 squadre rimaste in Coppa Italia, sono tutte nella parte sinistra della classifica, in Eccellenza: noi no, siamo in una zona critica, della graduatoria. La partita contro la Sorianese è stata giocata in maniera magistrale. Il 2-0 è pure riduttivo, rispetto al volume di gioco mostrato in campo, e anche alle azioni da gol che abbiamo saputo costruire”.
Quante occasioni? “Noi nel pirmo tempo 4 occasioni di cui un salvataggio e due occasioni sbagliate dai centrocampisti, con due paratissime del portiere. Nel 1° tempo Fortunati non ha preso nemmeno un tiro in porta. Nel 2°, fortunatamente, abbiamo sbloccato il risultato con Emanuele Simone, e questo ha reso la partita più agevole; poi si sono scoperti, e con Grilloni abbiamo segnato un gol di pregevolissima fattura. E poi abbiamo avuto anche la possibilità del terzo gol. Dobbiamo andare a Soriano, il 17, e vedere che succede”.
Quanti sostenitori, appassionati e persone contate di portare, a Soriano?
“Poca gente perché è di mercoledì. Già quando giochiamo in casa abbiamo difficoltà, ad avere pubblico. Verranno gli amici, i parenti, forse 25-30 sostenitori e qualche supporter”.
In campionato, però, la Vis Artena soffre…
“La classifica laggiù è bassa, corta, e due punti in più ci avrebbero fatto comodo. La situazione odierna ti lascia poche possibilità di agiatezza”.
Sotto non si sono mosse in tante, nella campagna trasferimenti.
“La Vis Artena ha preso due giovani del 1997 provenienti dalla Primavera della Ternana, Botti, un esterno alto. Salerno, l’attaccante, è una prima punta ex Lodigiani, che viene in prestito, quindi solo dal 2 di gennaio. Siamo riusciti a confermare Padovani, Simone e Mancini, che avevano avuto offerte allettanti dal Monte San Giovanni Campano. Con le due gare di Lariano e in Coppa i ragazzi si sono convinti di appartenere a questo gruppo in modo completo, esaustivo. E lo abbiamo visto, che i ragazzi sono attaccati a questa società. Padovani è stato tentato per una questione di vicinanza a casa, perché avrebbe giocato a 10 minuti da casa. Si è reso conto che ci avrebbe lasciato in una situazione critica. Sono 5 anni effettivi che gioca ad Artena, negli ultimi 6 (parentesi a Roccasecca, lo scorso anno, n.d.r.), non se l’è sentita, di abbandonare la nave, in un momento di estrema difficoltà. E, vedendo che resta il capitano storico, hanno accettato anche Simone, che è di Frosinone, e Mancini, che è di Ripi, di rimanere qui”.
Altre soluzioni in vista?
Tabanelli dice, con un po’ di rammarico: “Abbiamo un paio di contatti perché Cianni ha un problema importante: prima era un problema muscolare, adesso ha una protusione vertebrale. Non si sa quando rientra: sta svolgendo lavoro differenziato ma con la massima cautela. E quindi siamo alla ricerca di un’altra punta. Fiorelli ha una caviglia da sistemare, il che lo rende non disponibile immediatamente; con Monaco Di Monaco la trattativa è ben avviata. Teorica, però, non scritta. Domenica dovrebbe fare l’ultima gara col Roccasecca, poi dovrebbe portarci la lista con lo svincolo in mano. E quando ce la porterà, dirò: “Sì, Monaco è dei nostri”. E fa l’esempio di Trapattoni: “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”.
E intanto…”Proietti fa a sportellate con tutti, e dà respiro ai centrocampisti. Ma da solo con Boncompagni è un po’ poco, come numeri”.
Sano realismo rossoverde. Sennò da laggiù non si esce.

Massimiliano Cannalire

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