I voti della partita di tutto il girone di andata: “LA” PARTITA
COLLEFERRO-CASSINO 5-3
Da uno dei nostri inviati allo stadio “Andrea Caslini”
COLLEFERRO
Zazzaro 5,5: ha incassato tre reti e questo è un dato statistico che non può essere tralasciato, fermo restando che sul primo non ha responsabilità. Sul secondo sì, sul terzo avrebbe dovuto dominare uno spiovente nell’area di rigore, non farsi mettere in mezzo. Può fare di meglio, e ne ha le qualità.
Nardi 5: ha rischiato l’imbarcata individuale, prima contribuendo a far trovare sbilanciata la difesa, sul primo gol, e questa responsabilità la spartisce con la parte centrale del reparto arretrato. Poi commette una grezza clamorosa regalando il 2-0 al Cassino, che avrebbe rischiato di compromettere un campionato intero. Perché oggi, a squadra di Grossi vittoriosa, parleremmo di un torneo per 3, non per 2, come è diventato. Da rivedere.
Fiore 6,5: ci ha messo diversi minuti, a entrare in partita. Ha lavorato parecchio in fase di copertura viste le tante discese e scorribande di Cerroni. Dalla sua parte di rado sono passati. Prova positiva, per questo giovanotto.
Sfanò 6,5: ha ricacciato indietro parecchi palloni e lavorato da gregario, calandosi nella parte del portatore d’acqua, sul piano della trazione difensiva. E ci è riuscito bene dopo un inizio thrilling.
Macellari 6,5: ha fatto il suo e vale per lui il discorso di Sfanò.
Costantini 6,5: fa in maniera semplice quanto gli viene chiesto. Un giocatore di sostanza, utile.
Neri 7,5: gioca una partita per la squadra cominciando dal momento più difficile. Intuisce il compito che gli viene assegnato dopo che il Cassino va avanti di due reti. E lo fa prima con una pennellata al 23′, dopo soli due minuti e mezzo dalla rete di Cerroni. Poi incoraggiando il compagno più ispirato sul piano della velocità. Costruisce gioco con il suo talento innato cui unisce disciplina tattica e tiene legata la squadra. Viene successivamente messo in punta allo schieramento e riesce a far male perché cerca il gol in due occasioni assieme ai compagni. Lo trova sfruttando un regalo dimostrando grande concentrazione e tempismo al 63′ (77′ Valentino 6,5: merita il voto positivo per aver portato la palla a spasso per il campo, per un paio di veroniche da applausi, per aver mostrato di mettersi a disposizione della squadra).
Iozzi 7: al 3′ accarezza la possibilità su calcio piazzato. Ma è tutta la sua partita a dimostrare spessore tattico e costrutto. Una partita, sul piano del gioco d’orchestra, da applausi. Aiuta a tenere i reparti compatti, distribuisce i palloni senza fronzoli. Bravo.
Morelli 7: non è “solo” il gol del 4-2, è la generosità che fa di questo atleta un Giocatore. Perché corre, si spazientisce, incoraggia tutto quello che è uguale cromaticamente a lui, pure la signora sul balcone sistemato di fianco allo stadio. Rompe le scatole col suo pressing fino a trovare impreparate le retrovie altrui (83′ Di Franco s.v.).
Cerroni 8: sembra un direttore d’orchestra, con la sua folta chioma. E si mostra così bravo da esserlo. Perché un paio di volte ci prova sembrando l’interprete del concetto di “Uno contro tutti”. In realtà sta suonando la carica ai compagni di squadra e Salemme e Mercurio sembrano sempre in affanno, di fronte alla sua velocità. Una prova maiuscola perché entra in tutti gli episodi che cambiano la storia di questa partita, LA STORIA di questo campionato. Segna il primo gol, costruisce con rara bravura il terzo (sembrava il Bale di una nota realizzazione che ha fatto il giro del mondo). Con quei mezzi, tecnici e atletici, avrebbe potuto prendere un succo di frutto fuori dall’impianto e rientrare con il pallone lanciato in avanti. E quando c’è da gestire il possesso palla lo fa per mettere insieme azioni d’attacco, non meline, nella ripresa. Applausi a scena aperta!
Corrado 7: generoso, pratico, rapido, caparbio. Ciro Corrado, insomma (71′ Amici 6: partecipa al lavoro e al gioco di squadra, teso a cercare il sesto gol perché entra quando la gara è già sul 5-3. E fa benino).
All. Fraioli 8: la fame di vittoria, la convinzione, la grinta, la psicologia. C’è tanto del suo, in questa vittoria, c’è tanto della determinazione societaria (Americo Talone e Manolo Bucci) e gestionale (Andrea Angelucci). Ma partiamo da due considerazioni: la prima riguarda la eccellente condizione atletica dimostrata per tutta la partita; anche quando il ritmo è calato i vari Fiore, Morelli, Neri, Corrado andavano a pressare il reparto mediano e quello difensivo del Cassino. La seconda il fatto della gestione della partita, che si è messa male subito, al 7′, e poi al 19′. E in quanto non hanno pensato a una partita indirizzata, tra i presenti alzino la mano (fariseo chi dice il contrario!). La squadra si è messa a lavorare con una forza mentale e caratteriale figlie della convinzione nei propri mezzi. E’ questo, il grande lavoro fatto dall’allenatore, su tutto il resto, prima, di tutto il resto. Ha rimontato il Cassino, non una squadra qualsiasi, la capolista. E l’ha battuta senza fermarsi, una volta giunta al 2-2 e poi al 3-2, e ancora al 5-3.
A fine primo tempo incita la folla colleferrina, al rientro in campo chiede ancora il contributo di una tribuna che, diciamolo, in buona parte, è da “teatro dell’Opera”. Servirebbe più partecipazione, come avviene per il Cassino, oggettivamente. E lui questo, chiede, con tanta, tanta, tanta decisione.
Il Colleferro ha 37 punti, 12 vittorie, 1 pareggio e la sconfitta di Albano (0-3), 33 reti fatte e 11 subìte. Significa che per ogni rete presa ne segna 3. E i numeri non mentono. Mai! C’è la Nuova Itri che resta a 5 punti. Ma per adesso va bene, benone così. What else?
M.C.
SEGUE…
LE PAGELLE DEL CASSINO