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Lupa Castelli Romani, cronaca di un trionfo annunciato

LUPA CASTELLI ROMANI L'ESULTANZA PER IL 3-2 SULL'ALBALONGA

Cronaca di un trionfo annunciato

Mancava solo la matematica, per alzare le braccia al cielo e festeggiare la vittoria del campionato. Mancava solo la matematica, ma dopo il pareggio del Colleferro a Gaeta è arrivata anche quella a dare la certezza alla Lupa Castelli Romani di aver vinto il campionato, quando siamo ancora a marzo e mancano sei giornate al termine della stagione regolamentare. Un trionfo che non stupisce poi più di tanto, dal momento che la squadra allestita dal presidente Virzi è nata con il preciso compito di ammazzare il campionato, ma un successo che solo chi ha seguito dal primo giorno le vicende di questo gruppo può comprendere a pieno. Perché al di là dell’ossatura della squadra, composta da giocatori che con l’Eccellenza c’entrano poco o niente, e dei giovani che partita dopo partita hanno saputo dare un contributo fondamentale alla causa giallorossa, la forza della Lupa è sicuramente da ricercarsi nella mentalità vincente di un gruppo affiatato e affamato di vittorie, che non ha mai abbassato la guardia anche quando i giochi sembravano fatti, e non ha nessuna intenzione di farlo nemmeno ora che ha conquistato la promozione in serie D. “Fin dal primo momento abbiamo pensato solo a vincere il campionato”, commenta il presidente Alessandro Virzi, “e questa squadra è stata allestita con un obiettivo preciso nonostante sia partita piuttosto tardi rispetto agli altri. Vincere con sei giornate di anticipo sulla fine della stagione non è da tutti, e di certo non pensavamo di dominare il campionato in questo modo perché sulla carta c’erano molti avversari temibili che avrebbero potuto metterci i bastoni tra le ruote. Il risultato che abbiamo ottenuto è merito del lavoro di tutti, di chi è sceso in campo e di chi ha lavorato dietro le quinte, e oggi io non posso che ringraziarli ad uno ad uno. Inizieremo da subito a lavorare per la serie D, perché abbiamo tutte le intenzioni di disputare un altro campionato da protagonisti”. Sulla stessa linea di pensiero anche il DG Pietro Rosato, che aggiunge: “questa Lupa ha costruito qualcosa di incredibile, e dietro questa impresa si cela il lavoro di tutti per raggiungere il massimo risultato. Tutti i ragazzi sono stati encomiabili, ma il segreto è da ricercarsi nella grande unione del gruppo, composto da una serie di uomini veri e di atleti dediti al sacrificio, che hanno la vittoria nel DNA, guidati da un allenatore sicuramente sui generis che ha saputo trasmettere un grande carattere a questa squadra. Questa è una famiglia, e non è la classica frase fatta, e siamo orgogliosi di aver raggiunto l’obiettivo prefissato dal presidente che anche in questa stagione ha confermato di essere una persona seria e di mantenere gli impegni presi”.
Come ogni successo, infatti, anche quello della Lupa non nasce per caso: non bastano i nomi per costruire un’armata, serve qualcosa in più, e lo sa bene il direttore sportivo Fabio Iengo, sorridente e quasi commosso alla notizia della matematica vittoria della sua creatura. “Abbiamo vissuto un’annata strepitosa, e devo dire che i ragazzi ci hanno letteralmente tolto le parole di bocca. Questo è un traguardo che è stato costruito settimana dopo settimana, ricomponendo e integrando il gruppo della Cynthia. Già da luglio, sapevamo che avremmo vinto, perché questo collettivo ha la vittoria nel DNA e tutti hanno dato il proprio contributo: dal presidente all’ultimo dei ragazzi che magari ancora deve esordire, tutti hanno messo l’anima in questo progetto: ci siamo sempre comportati come in una famiglia, affrontando le difficoltà, confrontandoci e spalleggiandoci a vicenda. Avevamo un obiettivo comune, e oggi lo festeggiamo tutti insieme”. Perfettamente d’accordo anche Gigi Ferrari, che aggiunge: “A prescindere dalle doti tecniche di questi ragazzi, che conoscevamo bene, tutti hanno dimostrato fin dal primo momento di essere forti soprattutto di testa. Questa squadra avrebbe fatto una gran figura anche in serie D, e ci tengo oggi a ringraziare non solo i giocatori, ma anche tutti i dirigenti, i membri dello staff tecnico e i magazzinieri. L’unico neo è nel vedere così poca gente allo stadio: noi vogliamo fare qualcosa di importante, e ci sarebbe piaciuto ricevere un po’ di entusiasmo in più, ma vedremo cosa accadrà il prossimo anno”. L’ultima parola spetta a Cristiano Gagliarducci, il timoniere di questo gruppo straordinario, che dopo i tanti successi da giocatore mette in archivio il suo primo campionato vinto da allenatore, e chiosa: “Voglio ringraziare tutti i giocatori, dal primo all’ultimo, per quello che hanno dato nel corso della stagione, perché anche se tutti credono che sia stato facile la realtà è che questa è stata la vittoria del gruppo, che in ogni occasione ha dimostrato prima di tutto di avere carattere e di non voler mollare nemmeno per un secondo. Anche in occasione della gara contro l’Albalonga, dopo aver subito il gol del loro vantaggio i miei giocatori hanno tirato fuori gli artigli dimostrando ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, che sono i più forti e che meritano in pieno questo successo. Ora guardiamo avanti, pensiamo a terminare questo campionato e ad onorare le sei partite che rimangono: a me non piace perdere nemmeno se gioco una partita a carte, e chiudere il campionato imbattuti ora diventa il nostro obiettivo principale!”.

Guendalina Fortunati

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