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TERRACINA-LUPA ROMA: le pagelle dei ragazzi di Cucciari. Gran partita per oltre un’ora

BOVA IN RETE PER LA LUPA ROMA

I VOTI DELL’INCONTRO DEL “COLAVOLPE”

Lupa Roma
Di Loreti 7: il voto vale da solo la strepitosa parata del 12° del II tempo. Da lì nascono i presupposti per non andare sotto e, un minuto dopo, per andare avanti. Nel primo tempo ordinaria amministrazione tranne per quella clamorosa gaffe del tenere in campo a tutti i costi un pallone che, senza concedere l’angolo, a momenti concede, come un regalo di Pasqua in anticipo, un gol al Terracina. Brividi evitabili. Ma ha i numeri che poi sfodera.
Pasqualoni 7: è andato a chiudere in parecchie circostanze e ci ha messo parecchia volontà.
Celli 7,5: stesso discorso di Pasqualoni con qualche uscita palla al piede che significa una certa dose di acquisita sicurezza, rispetto a qualche mese fa.
Capodaglio 5,5: troppo intermittente. Vero che tecnicamente è di altra categoria. Oggi è sembrata una di quelle lampadine natalizie. Si accende e si spegne senza essere costante. Modesto apporto.
Bova 8 e Sentinelli 8: vero è che si perdono Fava, nell’unica distrazione assoluta ma stiamo parlando di Dino Fava, non di uno qualsiasi. E succede in una gara giocata da entrambi su livelli maiuscoli. Con il primo che, dimentichiamo per un minuto la rete del parziale vantaggio, chiude tutto ciò che passa dalle sue parti e da quelle del compagno di reparto e zona difensiva. Sentinelli nel primo tempo un paio di volte scende anche per dare man forte sui calci piazzati, dimostrando una certa voglia di far bene. Una signora partita, che Bova corona con la rete del parziale vantaggio.
Neri 8: è quello che, in tutti i modi, da tutte le “mattonelle”, prova a cercare e la porta e i compagni di squadra più avanzati, in testa Perrulli, con cui duetta bene per tutto il primo tempo. Nella ripresa continua la sua partita volenterosa lasciando aperta la speranza fino all’altezza del 35′, quando, come tutta la Lupa Roma, non ne ha più. Prova di grande ispirazione e concretezza.
Raffaello 5: da uno come lui ci si aspetta una costanza che oggi non si è vista. Partecipa a due, forse tre azioni di un certo valore, cercando anche la rete e trovando la retina della traversa con una rovesciata fatta cercando di emulare l’Ardiles di “Fuga per la vittoria”. Ma non è questo il Raffaello che abbiamo visto per tantissime domeniche. E’ altra cosa (dal 77′ Scibilia 5,5: non riesce a prendere per mano la squadra, nella ricerca di altri tiri e altre azioni corali).
Tajarol 5: il buon Neno ci si mette di buzzo buono. Ma la sostanza non c’è. Ogni tanto prende parte a qualche azione collettiva, ma in questa partita non verrà ricordato come il più efficace.
Perrulli 7: gran bel primo tempo e costruttore dell’architrave del vantaggio, nella seconda frazione. Bella partita, la sua, per come ha contribuito a costruire gioco e per come ha cercato con insistenza la strada che recava in porta (dal 66′ Luciani 5: non porta granché, alla causa della Lupa).
Cerrai 6,5: una partita di buona volontà in fase di spinta e in fase di contenimento. A un certo punto la grinta che ci mette gli farebbe meritare la rete, che manca di poco, con un tiro dal limite di collo sinistro (dal 58′ Crescenzo 5,5: ha fatto di meglio, quest’anno. La sola decisione non basta, se non giochi di squadra. Traghetta la squadra verso il calo finale).
All. Alessandro Cucciari 7: ha impostato la partita bene perché per oltre un’ora la Lupa Roma ha giocato da grande squadra. Dice da sempre che bada alla prestazione e non solo al risultato, e lo ha ripetuto anche oggi: ma dirigenti e sostenitori, forse, nella giornata odierna, avrebbero preferito l’intera posta in palio. Perché il tempo passa e il gioco prodotto, tanto, non porta spesso quanto costruito fino a dicembre.

M.C.

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