Esclusiva – Verso Terracina-Lupa Roma: Agovino presenta la gara
Il tecnico campano fiducioso: “Campionato apertissimo, sarà un testa a testa sino al termine”
Terracina-Lupa Roma è alle porte. E a poche ore dalla decisione del prefetto sull’apertura o meno dello stadio di via Ceccaccio, abbiamo intervistato l’allenatore dei tigrotti Massimo Agovino.
-Dopo il derby perso con il Sora sembrava finito tutto. Come è riuscito a motivare una squadra a pezzi e, soprattutto, come ha fatto a ricaricare un ambiente depresso?
Le scorie della partita con i ciociari sono “svanite” l’allenamento successivo. Ci siamo rimboccati le maniche e siamo ripartiti come se non fosse successo nulla. Le grandi squadre e i grandi uomini si vedono nei momenti di difficoltà; grazie alla coesione del gruppo ed alla forza d’animo abbiamo ritrovato la quadratura giusta per rimetterci in carreggiata, continuando la nostra lunga e avvincente rincorsa al vertice.
-La gara con Lupa sarà il match dell’anno, oppure crede che manchino ancora molte gare e troppi punti per definirla “decisiva”?
Diciotto punti sono tantissimi. E il calendario delle ultime gare presenta un’insidia dietro l’altra sia per noi che per Lupa e San Cesareo. Secondo me non deciderà il campionato, però un nostro eventuale successo potrebbe darci quell’iniezione di fiducia necessaria per affrontare il rush finale in modo ottimale.
-Pregi e difetti dell’avversario. La squadra di Cucciari segna molto e diverte, ma incassa spesso troppe reti..
La Lupa Roma può vantare uno dei migliori attacchi dell’intera Serie D. Parliamo di una compagine costruita per vincere, con un mare di qualità dalla mediana in avanti e con un tecnico di assoluto valore. In alcuni casi – soprattutto al “Desideri” – hanno pagato la loro tattica iper-offensiva, concedendo spazi in ripartenza agli avversari. Sono temibilissimi, e appena sbagli e presti il fianco ai loro funamboli rischi di incassare gol.
-Cambierete il vostro modo di giocare nel big match di sabato adattandovi alla tattica della Lupa, o continuerete imperterriti a proporre il vostro calcio senza troppi calcoli?
-Giocheremo da Terracina. In modo intelligente e propositivo, senza cambiare di una virgola il nostro impianto tattico. Per batterli occorrerà la partita perfetta.
-Dal suo arrivo il Terracina è passato da una media punti da zona play off ad una di oltre due a gara. Dalle stalle alle stelle. Cosa è cambiato nel breve volgere di pochi mesi?
Mi preme sottolineare che il merito dei nostri successi è in gran parte da attribuire ai calciatori e allo staff tecnico. I numeri parlano in modo chiaro. E i numeri nel calcio sono tutto. Abbiamo raggiunto una maturità mentale e un’unione di intenti perfetti, “razionalizzando” risorse e talento. Cambiando metodologia di lavoro siamo stati a bravi a cambiare attitudine e mentalità, ottenendo il giusto equilibrio. Ma, nonostante tutto, ancora non abbiamo fatto nulla.
-La probabilità (molto alta) di disputare l’incontro a porte chiuse inciderà sull’andamento e l’esito della contesa?
La gente terracinese ci ha sempre trascinato in questa stagione. Questa è una tifoseria di serie superiore, e l’ha dimostrata più volte seguendoci in massa ovunque, non facendoci mai mancare il calore e la vicinanza. La probabile e discutibile decisione del prefetto mi auguro non influenzi i nostri calciatori. La città di Terracina non merita di essere “discriminata”cosi pesantemente.
-Il futuro più o meno prossimo di Massimo Agovino sarà a Terracina in qualsiasi serie?
Mi auguro di continuare la mia avventura in questa fantastica città. Sto per guadagnarmi l’abilitazione UEFA con il patentino di allenatore A e vorrei proseguire il percorso intrapreso con i tigrotti. Ormai mi sento integrato con la città e con il suo tessuto sociale. Sono due mesi che non torno a casa. E se non è amore e attaccamento questo…
Fonte www.terracinalive.it
