calciolaziale.com

SERIE D GIRONE G L’ANTICIPO IN TEMPO REALE: LUPA ROMA-FONDI 0-1

STADIO E CAMPO

LUPA ROMA-FONDI 0-1 FINALE

Lupa Roma: Di Loreti, Pasqualoni, Celli, Capodaglio, Cerrai, Sentinelli, Neri (74′ Luciani), Raffaello, Leccese (68′ Tajarol), Perrulli, Faccini (55′ Bova). A disp. Di Filippo, Martorelli, Forti, Crescenzo, Scibilia, Chiesa. All. Cucciari.

Fondi: Senatore, Difino, Zara, Cirilli, Barone, Lomasto, Bonanno, Perna (63′ Mastroianni), Regolanti, Vaccaro, Matarazzo. A disp. Buccheri, Pompei, Serpico, Leone, D’Alterio, Di Palma, Avallone, Dominici. All. Pascucci.

Arbitro: Sig. Federico Sassoli di Arezzo. Assistenti Arbitrali: Sigg. Marco Cecchi e Davide Matteoni di Pistoia.

Rete: 83′ Bonanno.

Note: espulsi Celli (L.R.) al 54′ per somma di ammonizioni e Sentinelli al 94′ per fallo di reazione. Ammonito Raffaello, Sentinelli. Giornata con forte presenza di vento.

Dall’inviato al “Pietro Desideri” di Fiumicino

Un Fondi ordinato, preciso e attento espugna il campo della Lupa Roma rallentando la rincorsa della squadra di Alessandro Cucciari e facendo un grande favore alla propria classifica e al Terracina, domani impegnato al “Colavolpe” contro l’Arzachena. La squadra prima in classifica lascia sul manto erboso della darsena fiumicinese due considerazioni. La prima: la giornata-no di parecchi, troppi, tra i suoi alfieri, da Perrulli a Capodaglio, da Neri a un reparto mediano spesso superato e troppo labile nella costruzione del gioco. La seconda: sullo 0-0 un episodio evidente non ha mandato sul dischetto la Lupa Roma, per un sacrosanto calcio di rigore, fallo di mano di Cirilli sul traversone di Neri, e questo dimostra, ancora una volta, la scarsa attenzione di diversi direttori di gara, a certi livelli, oggi giocavano al “Desideri” la prima contro la quinta forza del campionato. E la latente tutela che una prima squadra in graduatoria non riesce ad avere su situazioni determinanti, come già accaduto in almeno altre due situazioni, a parte la farsa della partita in Coppa contro l’Arezzo, città di provenienza del mediocre direttore di gara visto oggi. Tutto questo, è ovvio, non deve fare dimenticare, dall’ottica della società Lupa Roma, la sbiadita prova sul piano del gioco espresso e della condizione fisica collettiva fatta vedere contro il Fondi. Che, se non per l’orgoglio dovuto alla débacle della partita di andata (1-4), avrebbe dovuto essere affrontata con ben altro ritmo e costanza, da parte dei giocatori di Cucciari. Al tecnico della prima della classe rimproveriamo l’insistito utilizzo di Neri, in evidente situazione di difficoltà.

Per il Fondi un bel balzo in graduatoria a quota 32, gli stessi dell’Olbia, domani chiamata a rispondere in difesa del quarto posto al “Bruno Nespoli” contro l’Astrea. La squadra di Pascucci ha fatto il suo e lo ha saputo fare, con grande attenzione ai particolari, spesso dimostrando di giostrare bene il possesso di palla alternato a una sostanziosa concretezza vissuta nella zona nevralgica del campo.

La cronaca – Al 3′ un’iniziativa personale di Perrulli porta al tiro il numero 10 ma il suo rasoterra diagonale esce di un paio di metri alla destra di Senatore. All’8′ una punizione di Perrulli dalla sinistra è fermata sul primo palo, senza problemi, da Senatore. Il Fondi si affaccia con una discreta continuità nella metà campo avversaria ma lo fa solo con un paio di calci piazzati che non sortiscono effetto alcuno.

La prima, grande occasione arriva al 12′: bella discesa di Capodaglio sulla sinistra, gran pallone spedito tra il disco di rigore e l’area piccola, ma l’impatto di Leccese avviene con il piatto destro e la palla si alza sopra la traversa. Al 15′ da una palla recuperata da Capodaglio e lavorata da Neri, sulla sinistra, Faccini va al tiro dai venticinque metri, col piede mancino, costringendo al gran balzo Senatore, per deviare la palla sopra la traversa. Al 19′ una combinazione Perrulli-Cerrai, da calcio d’angolo, non crea il pericolo sperato dai padroni di casa: para in modo tranquillo, Senatore.

Al 20′ una discesa di Matarazzo arriva fino sul fondo, sulla sinistra: il cross è intercettato da Sentinelli, con grande puntualità, ma non un braccio, come sostengono alcuni giocatori rossoblu. Al 21′ lo stesso numero 11 fondano prova il tiro dalla media distanza trovando solo il fondo, con il suo destro. E’ un momento positivo, per la compagine allenata da Pascucci, che prova a dare continuità alla sua azione: al 23′ esce al confine dell’area piccola, alla sua sinistra, Di Loreti, per scongiurare un tentativo di penetrazione fondano. Finita la sfuriata del Fondi si registrano due tentativi di costruire gioco attraverso alcune geometrie, ma la Lupa, oggi, ha più di qualcosa che non va, nella circolazione di palla; e, tra l’altro, spesso Perrulli e Neri si pestano i piedi, dal momento che, di base, il primo dei due dovrebbe essere la mezza punta operante alle spalle dell’attaccante di Leccese, con Faccini a destra e Neri a sinistra.

AL 35′ la prima, grande occasione del Fondi: palla alta a campanile di Barone, colpo di testa di Regolanti per Vaccaro, che arriva con un momento di ritardo sul secondo palo con una deviazione in calcio d’angolo che salva la Lupa Roma. Sul susseguente corner il colpo di testa di Cirilli è forte ma centrale e Di Loreti si accartoccia per parare. Al 37′ la Lupa produce una ghiotta replica con Faccini che accentra il pallone al limite dell’area per Perrulli, che allarga a sinistra per l’accorrente Neri; il suo esterno sinistro in corsa è impreciso e l’opportunità sfuma. Al 44′ Leccese, entrato in area, pecca di evidente altruismo e la palla che serve a Faccini sfila sul fondo: avrebbe dovuto tirare.

Il Fondi è apparso più coeso e corto tra le linee, nel primo tempo, e maggiormente votato a una ordinata circolazione di palla. Una Lupa che non gioca coralmente è stata rallentata da parecchie imprecisione, in testa Capodaglio e Perrulli. E Faccini è sembrato predicare nel deserto, sulla destra, mentre Neri risente di una condizione non eccellente, e dell’equivoca e frequente presenza, dalle sue parti, di Perrulli.

Al 3′ Zara prova il rasoterra dai venticinque metri, sulla corta respinta della difesa di casa, con Di Loreti pronto ad abbassarsi sul palo alla sua destra per parare. All’8′ viene espulso Celli per somma di ammonizioni, e due minuti dopo Cucciari spedisce dentro Bova per Faccini. Episodio clamoroso al 19′: Neri scende sulla destra e, una volta sul fondo, mette in mezzo un pallone, intercettato palesemente col braccio sinistro da un difensore, Cirilli. La Lupa Roma protesta a lungo, per la mancata concessione di un calcio di rigore sacrosanto. Il direttore di gara e il suo secondo assistente, non concedono un rigore palese, e Neri viene ammonito.

Al 31′ gran punizione da trenta metri provata dal capitano del Fondi, Vaccaro, con la palla che batte all’altezza dell’area piccola: è bravo a deviare in calcio d’angolo Di Loreti. Il corner non sortisce effetti per la solidità difensiva della Lupa Roma. Che al 33′ va vicinissima al gol con un calcio d’angolo di Capodaglio su cui Tajarol produce un gran colpo di testa. Il riflesso di Senatore è eccelso, neutralizza la conclusione, e il numero 1 di Pascucci si rialza di scatto e abbranca la sfera prima di un intervento avversario. Altra grande occasione per la Lupa Roma su un errore difensivo: sbroglia tutto l’ottimo e puntuale portiere Senatore, sui piedi di Tajarol.

Al 38′ l’errore difensivo lo commette la Lupa, e Di Loreti non accenna all’uscita. Bonanno arriva fino in fondo e, con un secco rasoterra diagonale, supera i riflessi del portiere di casa. 0-1.

La Lupa va vicina al pareggio al 42′, con un calcio d’angolo di Capodaglio che crea una mischia; tiro di controbalzo di Perrulli con la sfera che sbatte sulla parte interna della traversa e ritorna in campo al di qua della fatidica linea bianca, con le mani protese di Senatore che acciuffano il prezioso cuoio!

Il direttore di gara fischia una punizione nel minuto finale in favore della Lupa, ma riesce ad espellere Sentinelli, dopo che il difensore ha subìto due pestoni. Finisce 1-0 con la vittoria fondana.

Sulla direzione di gara, oltre a due episodi figli di vistosi errori, pesa il fatto di non aver utilizzato i cartellini gialli sulle situazioni di gioco ruvido, e di aver estratto il “rosso” a Sentinelli con invidiabile disinvoltura e rapidità. E questo richiama a una certa scuola di pensiero di Dino Zoff. Altrimenti è puro protagonismo. E questo, certe società che investono nella Serie D, non lo meritano.

Massimiliano Cannalire

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>