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Eccellenza Girone B: il punto

CiampinoGaeta

LUPA A FORZA 9

 La Lupa Castelli Romani studia gli avversari e colpisce con una precisione disarmante, con un’efficacia ammirevole, con la consapevolezza di non dover mai abbassare la guardia. Perché il ruolo di favorita si rispetta con i risultati, e qui parliamo di 13 vittorie e 3 pareggi, e di 42 punti prodotti, 9 in più della più vicina “inseguitrice”, il Colleferro. Che gioca discretamente ma con diversi suoi giocatori prende la partita sotto gamba e non fa i conti con l’orgoglio e con la voglia di giocarsela del Roccasecca, così la gara, al “Caslini”, finisce 3-2. La capolista è una schiacciasassi e batte per 5-1 il Formia, che alla fine segna il solo punto della bandiera con Petronzio dopo che Super-Pippi passa dalle 12 reti realizzate alle 15 del fischio finale. Frascati non è l’Inghilterra e non si sarà portato via il pallone come avviene oltre la Manica quando si segnano tre reti. Ma intanto passano le giornate e, a un turno dal giro di boa, la formazione di Cristiano Gagliarducci è solidamente prima, con il vantaggio di ben tre vittorie sulla più forte delle seconde.

Rilancia le sue quotazioni il Borgo Podgora, che ci mette quasi un tempo, 40 minuti, per superare il bunker del Cecchina/Casilina di mister Conte, con la rete di Martena. Ma al 43′ il giovane Chiappelloni pareggia. Non finisce perché dallo 0-0 che avevamo sui tabellini e sul tempo reale, nel giro di altri 3′ arriva, prima dell’intervallo, il 2-1 di Martellacci. E sarà questo, il risultato finale.

Tutto questo succede nel turno in cui l’Albalonga deve correre appresso due volte alla Pro Cisterna appena riverniciata, con la squadra di Mauro Venturi e rimessa in sesto dal direttore sportivo, Mauro Ventura, che va in vantaggio al 19′ con un ispirato Troisi. Pareggia Forcina come inizia la ripresa, e si registra solo al 7′ il nuovo vantaggio ospite, ancora con Troisi. Nella giornata delle doppiette al 35′ Forcina firma il 2-2, su un campo al limite della praticabilità, anzi, oltre. Sul quale era complicato tessere gioco, e in questo si è adeguata meglio la pericolante formazione pontina, rispetto a quella di Lauretti. Che, per inciso, un giorno imparerà a evitare certe ingenuità tipo il “rosso” di Amico, al 29′ del secondo tempo, e quello di Boncompagni, che però aveva ragione. Il fallo era stato commesso su di lui, non da lui, e, a punizione invertita, sa di beffa, il provvedimento subìto nel finale.

La Vis Artena impone una gran partita al Boville che, nonostante la trazione anteriore, con Testa dietro le punte e Reali e Perrotti davanti, prende gol subito da Kamara, fresco di arrivo alla corte di Rino Tabanelli. Al 35′ il raddoppio di Pizzuti, nel finale di partita la terza rete (89′) segnata da Valentino. I rossoverdi rialzano la testa, in casa, dove mancava dal derby col Colleferro, il successo, sia in generale, perché riprendono il Lariano, superato a Sperlonga, da un gol di Fanelli. Nel contesto di questa partita dobbiamo evidenziare che i gialloverdi hanno giocato ben al di sotto degli standard sperati dai loro sostenitori; e dall’altro lato i biancorossi di Melchionna hanno sciorinato una bella prestazione, con particolare riferimento ai sorprendenti giovani in età di lega, ascoltando le parole del radiocronista Erasmo Lombardi.

Il Monte San Giovanni Campano vince 3-2 con il Ceccano e succede tutto nella seconda parte di gara: due gol di Cretaro al 9′ e al 14′, poi Parasmo segna un rigore al 34′. Ma ci mette altri 4′, il “Monte”, a rimediare un ulteriore rigore, segnandolo, con Silvestri. Al 48′ un’autorete di Matrisciano riapre la partita, giusto per qualche secondo, non di più.

L’unico 0-0 della giornata è stato quello dell’Arnaldo Fuso, tra il Ciampino e il Morolo, con Pisapia che al 43′ non finalizza a dovere un calcio di rigore. E’ poco, probabilmente, un punticino, per la voglia di rivalsa dei rossoblu di Vulpiani e Carletti, ma dopo due domeniche di tempesta come sono state quelle precedenti, serve almeno a smuovere la classifica.

Massimiliano Cannalire

(hanno collaborato Erasmo Lombardi e Guendalina Fortunati)

 

 

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