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Alberone decimato dal Giudice Sportivo. Petrini “Assurdo”

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Tre giornate a Cacciaglia, due a Ippoliti, Consorti e Palumbo, una a Bernardi e il direttore sportivo Ivano Petrini squalificato fino all’11 dicembre. Un’autentica mazzata si è abbattuta poco fa sull’Alberone, che nelle prossime giornate dovrà fare a meno di pedine di una certa importanza. Se la squalifica rimediata da Bernardi è arrivata per una normale somma di ammonizioni, tutte le altre hanno trovato sorpresi a dir poco i dirigenti della squadra allenata da mister Cippitelli.

Per la cronaca il match tra Racing Team e Alberone era terminato sul punteggio di 2-1. Una partita però piuttosto corretta che non faceva presagire assolutamente quelle che poi sono state le decisioni del Giudice sportivo, che ora potrebbero destabilizzare l’ambiente e avere pesanti ripercussioni.

A parlare con Calciolaziale è il direttore sportivo Ivano Petrini.

Siamo sconvolti per quello che è accaduto nelle ultime ore. Ci ritroviamo con cinque giocatori squalificati e dire che ci sentiamo beffati è poco. Personalmente sono stato fermato per quindici giorni, ma è l’ultimo dei problemi visto che in campo ci vanno i giocatori. La partita con il Racing, società serissima, è trascorsa tranquillamente. Tanto che c’è stato molto fair play. Un loro giocatore ad esempio si è infortunato e non avendo il massaggiatore hanno potuto usufruire del nostro che poi si è anche offerto per accompagnare il calciatore in ospedale. Loro ci hanno anche prestato delle borracce. Ma quello che ha destabilizzato tutto è stato l’arbitro“.

Un finale di gara e un dopo partita non così caldo che non giustificherebbe le tante squalifiche.

Voglio capire – continua Petrini – quella di Ippoliti, anche se due giornate mi sembrano troppe. Secondo l’arbitro il giocatore ha bestemmiato in campo e allora ci sta che venga allontanato. Ma quello che poi è capitato dopo ha dell’assurdo. Daniele Cacciaglia, il nostro capitano, è stato espulso a un minuto dalla fine perchè a quanto pare all’arbitro avrebbe detto “ma cosa fischia?” del tutto in maniera tranquilla. Chi conosce Cacciaglia sa della sua estrema correttezza, rara da trovare in campo e fuori. A fine gara, ho chiesto al giudice di gara di poter parlare con la terna arbitrale. Così, con educazione ho bussato e l’arbitro è uscito. Ero con Cacciaglia e Di Benedetto. Abbiamo gentilmente chiesto cosa fosse successo in campo per arrivare a quelle decisioni e lui ha sbottato “Mi sento minacciato”. 

Ma la cosa più incredibile – racconta il direttore sportivo dell’Alberone –  è che sono stati squalificati per due giornate Consorti e Palumbo che non sono stati ne’ ammoniti ne’ espulsi durante la gara. Dopo negli spogliatoi hanno fatto la doccia e sono andati via. Cosa può essere successo? Assolutamente nulla. Sono davvero demoralizzato, deluso e schifato. La nostra è una società seria, impeccabile, che già due anni fa ha ottenuto riconoscimenti in merito alla disciplina. Spero che venga fatta reale giustizia sportiva altrimenti non ha senso andare avanti in questi campionati”. 

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