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Roma, ennesima disfatta in Europa

barcellona-roma AS Roma via Getty images

Sta diventando una pericolosa abitudine quella della squadra di Garcia di prendere sonore batoste in Champions. Sicuramente si sta parlando di un avversario di un altro pianeta, ma ciò non toglie che la Roma è entrata in campo con un atteggiamento da vittima sacrificale, senza dare mai l’impressione di volerla davvero giocare la partita.

Di solito sono contrario a mettere sul banco degli accusati l’allenatore, ma in questo caso mi sembra che Garcia sia un limite più che un punto di forza di questa squadra, sia dal punto di vista tecnico sia psicologico.

La squadra è entrata in campo pensando solo a difendere e non essendo capace a farlo, il risultato è stato un disastro. Più che la qualità dei giocatori, mi sembra che la Roma non lavori abbastanza sui meccanismi difensivi di squadra e così improvvisando ognuno si muove per conto suo, senza un vero costrutto. Qualche timido tentativo di tenere la linea difensiva mi sembra si siano iniziati a vedere solo dal derby, ma si capisce che non ci sono automatismi e, specialmente i due centrali, faticano ad applicare i giusti movimenti in partita. Giocare tutti dietro la linea della palla può anche andar bene, se contemporaneamente si lavora per recuperare velocemente la palla e ripartire con molti uomini, altrimenti posizionarsi in maniera statica davanti all’area di rigore e sparare la palla in avanti sperando che Dzeko da solo possa inventare qualcosa, è un atteggiamento da catenacciari che storicamente non appartiene alla squadra giallorossa. Se poi l’avversario si chiama Barcellona e già di suo lotta per recuperare nel più breve tempo possibile la palla, ti ritrovi nella situazione di ieri sera.

Sul piano della mentalità le dichiarazioni post partita di Garcia ci fanno pensare ad un allenatore che non ha la minima considerazione della propria squadra e delle sue potenzialità, tanto da far passare per normale l’ennesima disfatta. Il ruolino di marcia ottenuto in Europa ci fa capire come sia in difficoltà a guidare la squadra in questi palcoscenici. Da quando c’è lui in panchina in Champions la Roma ha ottenuto solo due vittorie (CSKA Mosca lo scorso anno e Bayern Leverkusen in questa stagione),  4 pareggi e 5 sconfitte, con due goleade da parte del Bayern prima ed il Barcellona ieri. In questa stagione è la squadra che ha subito più gol di tutte e nonostante questo è ancora in piena corsa per la qualificazione al turno successivo; basterà vincere contro il Bate o, nel caso in cui il Barcellona riesca ad ottenere almeno un punto a Leverkusen, anche un pareggio.

Ora testa e gambe all’Atalanta per non perdere contatto con la vetta. Nel piccolo orticello del campionato italiano possiamo ancora dire la nostra, ma certo, questa squadra e questi tifosi meriterebbero altre soddisfazioni anche in Europa. Ci sono ancora molte partite da giocare e tutto è possibile, non è questo il tempo dei processi, ma a fine stagione Pallotta ed i suoi collaboratori qualche riflessione sulla guida tecnica saranno chiamati a farla.

Paolo Nardi

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