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Serie D/girone G: UniCusano Fondi-Budoni 4-1

UNICUSANO FONDI

UNICUSANO FONDI-BUDONI 4-1

UniCusano Fondi: Coletta, Ciaramelletti, Pompei, Maisto, Barbato, Rinaldi, Piras, Nappo ( 39’ pt Di Loreti), Cardillo ( 13’ st Evacuo), D’ Agostino, Angelilli ( 22’ st Cirilli). A disp.: Garofalo, Bertoldi, Addessi, Carbone, Evangelisti, Bocchino. All. Pochesci.

Budoni: Manis, Meloni, Nyamekeh, De Rosa ( 14’ st Raimo), Nnamani, Corsini, Zela, Cerfoglia ( 24’ st Monticelli), Villa, Fontanella, Saiu ( 11’ st Caggiu). A disp.: Cossu, Moretto, Ibba, Salvini, Mascaro. All. Cerbone.

Arbitro: Sig. Santorelli di Salerno. Assistenti Arbitrali: Sigg. Barchetta e Carrelli.

Reti: 23’ pt Angelilli (U.F.), 40’ pt Fontanella (B., rig.), 4’ st D’ Agostino (U.F.), 10’ st Cardillo (U.F.), 13′ st D’Agostino (U.F.).

Note: espulsi al 35’ pt Zela (B) per somma di ammonizioni, al 39’ pt Coletta (Uf) per condotta gravemente scorretta. Ammoniti Meloni, Nyamekeh (B.). Recupero: 2’ pt, 3’ st. spettatori 200 circa.

Quattro gol al Budoni e quarto successo consecutivo. Continua a vincere ed a volare, l’Unicusano Fondi, che, al ritorno in campo dopo la sosta, supera il Budoni e conferma la sua felice striscia, di gioco e di risultati, come del resto evidenziato dalla posizione in classifica.

La partita – Avvio forte da parte dei locali. Due calci d’ angolo consecutivi non sortiscono effetto alcuno, poi è Angelilli a calciare di poco a lato; al 10’ lo stesso numero 11 serve D’ Agostino, il cui piatto a colpo sicuro trova Corsini sulla traiettoria a sventare la minaccia. Ancora D’ Agostino è protagonista della chance avuta poco prima del 20′: Manis esce a smanacciare un cross di Ciaramelletti, il fantasista di casa arriva sulla sfera, elude un avversario e tira a colpo sicuro, ma il portiere si oppone alla grande con il corpo. La rete del vantaggio laziale arriva poco dopo: Angelilli riceve palla in area, si porta la palla sul sinistro e batte Manis (gli ospiti hanno protestato per un possibile off-side dell’ autore della rete). E tre minuti più tardi lo stesso portiere ospite si oppone da campione ad un diagonale di Cardillo, spedendolo in angolo, mentre successivamente è Angelilli a vedersi respingere da Manis, in tuffo, un tiro angolato destinato alla rete. E così, in un momento particolarmente favorevole (nel frattempo, gli ospiti sono anche rimasti in dieci!), ecco il pareggio del Budoni. I locali perdono palla sulla tre-quarti, contropiede veloce di Fontanella al quale si oppone Coletta in uscita: espulsione del portiere rossoblù e rigore, che il numero 10 biancoceleste trasforma battendo Di Loreti, appena entrato, il quale intuisce la traiettoria senza riuscire a deviare il pallone.

Il secondo tempo, appena iniziato, è spettacolo puro, per l’ Unicusano Fondi. Tre gol in dieci minuti tramortiscono i sardi ed aprono la strada ad una ripresa senza particolari affanni. Al 4’  strepitosa azione personale di D’ Agostino, che supera in slalom tre avversari prima di battere Manis in diagonale; al 10’ Cardillo scambia con lo stesso numero 10 e, con un rasoterra nell’angolo basso, fulmina il portiere. Al 13′ D’Agostino firma la doppietta personale, trasformando il rigore (Manis intuisce ma non ci arriva) assegnato per un fallo di Meloni su Pompei. E poco dopo è il neo-entrato Evacuo a mancare una buona occasione per rendere ancora più pingue il bottino. Con il passar dei minuti il ritmo tende a calare, ed i rossoblù possono così gioire per uno spettacolare poker.

Paolo Russo

Dagli spogliatoi
Pochesci (All. Unicusano Fondi): Tutto è andato nella maniera migliore, eccezion fatta per quel passaggio a vuoto nella fase finale del primo tempo. Ci siamo ripresi nel secondo tempo, facendo delle giocate che riescono addirittura meglio di quelle che proviamo in settimana. La gara l’abbiamo dominata in lungo ed in largo, ed avremmo potuto fare addirittura qualche gol in più.
Cerbone (All. Budoni): Abbiamo giocato solamente un quarto d’ora, nel finale del primo tempo: e non puoi limitarti a questo, quando giochi in questo campionato, contro una squadra così. Nella ripresa abbiamo solo pensato di mettere intensità alla gara, e siamo stati puniti dalla loro qualità.

P.R.

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