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Play-off per la Serie D: Rieti-Castelfidardo 1-2

RIETI-SAMMAURESE

RIETI-CASTELFIDARDO 1-2

Rieti: Tassi, Morini, Gigliucci, Salvi, D’Andrea, Gay, Ruggiero, Cardia (50′ Garat), Cardillo, Castellano (72′ Beccarini), Pezzotti (81′ Lo Pinto). A disp. Cozzi, Menichetti, De Dominicis, Rodriguez. All. Francesco Punzi.

Castelfidardo: Cantarini, Risté, Pretini, Fermani, Ortolani, Marconi, Tassi, Carboni, Dell’Aquila (66′ Dell’Aquila), Simoncelli (89′ Bacciocchi), Sbarbati (75′ Romanski). A disp. Giampieri, Doda, Belelli, Taddei. All. Roberto Mobili.
Arbitro: Sig. Alberto Catastini di Pisa (5,5). Assistenti Arbitrali: Sigg. Paolo Napolitano di Napoli (6,5) e Giuseppe Antonacci di Barletta (6,5).
Reti: 12′ Cardillo, 38′ Sbarbati, 46′ p.t. Simoncelli.
Note: ammoniti Simoncelli, Sbarbati, Morini e Beccarini. 1200 spettatori con folta rappresentanza ospite. Giornata estiva.

Dal nostro inviato a Rieti

Il Castelfidardo passa al “Manlio Scopigno” superando il Rieti per 2-1: questa volta servirà uno spartito perfetto, per andare in categoria superiore passando dalla porta principale, nel paese delle fisarmoniche. Altrimenti il pentagramma amarantoceleste dovrebbe ricorrere al ripescaggio, per dare le sperate soddisfazioni a dirigenti e sostenitori reatini. Strano, perché la squadra di Francesco Punzi ha prodotto una partenza a razzo facendo i conti con la maggiore attenzione difensiva e un’avversaria ordinata, che ha rischiato per metà primo tempo di capitolare ben più di una volta; salvo, poi, chiudere bene, prima dell’intervallo, col punto del pareggio e quindi con un gran gol, quello del sorpasso, segnato nel recupero. Nella seconda frazione la buona volontà, la grinta, la voglia di recuperare non hanno trovato la dovuta precisione in fase di rifinitura e conclusione, e anzi, nella parte finale, a energie finite, la squadra di casa ha rischiato in un paio di occasioni, la terza capitolazione, salvata da Tassi e D’Andrea.
La cronaca – Il Rieti propone un grande approcco alla partita con minuti di forcing interrotti solo da un paio di azione biancoverdi. Al 1′ Ruggiero parte dalla destra, si accentra orizzontalmente al limite evitando due avversari e prova il tiro mancino che manda il pallone a centrare il palo alla sinistra di Cantarini. Il tap-in non è buono per una posizione di fuorigioco ma il primo brivido arriva subito, ed è sostanzioso.
La replica è immediata, al 3′, con Sbarbati rapido a partire sulla sinistra superando Morini palla al piede; l’ingresso in area di rigore, il numero 11 guadagna la linea di fondo e trova la valida opposizione di piede di Tassi che devia in angolo il tentativo avversario, effettuato con la punta del piede destro.
All’8′ Pezzotti mette un bel pallone in mezzo per lo stacco di testa di Cardia che manda la palla di poco sul fondo. Al 10′ un vistoso errore del direttore di gara, il primo dei due di una evidente gravità: cross di Pezzotti, deviazione all’indietro di testa di Fermani verso la propria area. Va per portarsi, rapido, sul pallone Cardillo, che viene messo giù da Marconi. L’arbitro Catastini non interviene tra le ampie proteste amarantocelesti.
Al 12′ terza azione di fila del Rieti e arriva la rete. Pezzotti salta Risté, gran cross di sinistro a girare e Cardillo di testa, di potenza, batte ogni riflesso possibile di Cantarini, per l’1-0. Grande esultanza degli 800 tifosi di fede reatina.
Continuando a soffrire, l’allenatore del Castelfidardo Mobili interviene a più riprese dalla panchina: la prima mossa è quella di invertire Pretini e Risté, i due esterni di difesa, e la mossa sembra, alla lunga, produrre effetti positivi. Sul versante opposto suonano i primi campanelli d’allarme, che non saranno valutati attentamente, da difesa e centrocampo di casa. Al 18′ gran bel contropiede di Sbarbati, che scarica il pallone a Dell’Aquila, bravo a provare di prima intenzione la conclusione bassa appena entrato in area. Tassi è costretto a spostarsi dal centro leggermente a destra, per accartocciarsi sul pallone e parare. Cosa curiosa: i due Tassi in campo, il numero 1 locale e il numero 7 marchigiano, sono entrambi del 1995 e si chiamano entrambi Riccardo. E saranno protagonisti della successione azione degna di nota. Al 22′ gran palla di Simoncelli dalla sinistra con il Tassi del Castelfidardo spostato di mestiere da Gigliucci a pochi passi dalla porta, salvando il Tassi reatino.
Il Rieti intuisce i pericoli corsi e si rimette a giocare, e va vicino al 2-0 con Cardia che sfrutta lo scivolone di Marconi provando il pallonetto ma arrivando di un nulla in ritardo con la palla che, colpita con la punta del piede, finisce alta. E al 38′, con il Rieti votato all’attacco, sbilanciato in maniera palese, capita una situazione di “due contro due” che avrà il suo peso sull’esito della doppia sfida. Cardia perde palla in mezzo al campo, Simoncelli lancia Sbarbati che supera Salvi e D’Andrea, entra in area e, con un tocco di esterno destro fatto di grande precisione, segna il punto dell’1-1.
La squadra di Francesco Punzi si rimbocca le maniche: per un fallo su Cardillo a quattro metri dall’area di rigore viene concessa una punizione ai padroni di casa da posizione estremamente favorevole. Il gran destro di Gay a girare manda la palla a sfiorare la palla del palo destro.

Un appunto che va fatto di certo al metro adottato dall’arbitro pisano Catastini è che ha permesso in diverse occasioni ruvidi interventi su Cardillo, Ruggiero e Pezzotti anche quando erano impegnati nel difendere la palla, una volta il Rieti uscito dalla propria area di rigore, a 50 e 60 metri dalla porta avversaria. Ha impiegato troppi richiami di fronte a falli plateali, anche nella ripresa, e questo non può andar bene.

Al 45′ un ispirato Simoncelli manda un signor assist al centro dell’area di rigore dove Sbarbati spizza di testa ma lo fa con scarsa precisione e la palla sfila via, sul fondo. Al 47′ Simoncelli ruba palla a Cardia, salta Gay e si sistema il pallone sul destro; quando arriva a 23 metri dalla porta reatina, lascia partire un grandissimo tiro che manda la palla sotto la traversa bruciando i tempi di reazione di Tassi, per il 2-1. Questa volta a esultare sono i 400 tifosi partiti dalle Marche la maggior parte dei quali è sistemata nella curva dietro la porta in cui la loro squadra ha segnato due reti in pochi minuti. Per l’eccessiva esultanza Simoncelli, diffidato, viene ammonito, e, per le proteste, per poco non viene allontanato l’allenatore Mobili.
Nel secondo tempo il Rieti passa dall’iniziale 4-3-3 privo di Sabatino in mezzo e Ingiosi dietro al 4-2-3-1 con Cardillo che resta il terminale offensivo e Garat impiegato da mezza punta prendendo il posto di Cardia.
Al 9 Sbarbati ruba palla a Morini, entra in area, Tassi resta nella “terra di nessuno”, a metà strada, e per poco l’attaccante ospite non segna il suo secondo gol nella stessa partita.
Al 19’ bella iniziativa di Garat, che ruba palla sulla tre-quarti, la gira verso sinistra a Cardillo, che prosegue verso Pezzotti, scattato in area. Ma, un po’ la palla gli rimane indietro, per il resto il capitano del Rieti viene anticipato da Pretini, la sfera finisce in angolo e sfuma una gran bella situazione d’attacco. Poco dopo Gay serve in verticale un gran pallone a Ruggiero che, arrivato di corsa in area, non è coordinato benissimo e il suo pallonetto finisce di poco sopra la traversa, grazando una difesa lenta e Cantarini.
Col passare dei minuti il Rieti finisce la benzina e il Castelfidardo si affida ai singoli per provare a tenere la palla lontana dalla sua area di rigore e tentare la sortita che potrebbe portare alla terza rete. Che viene evitato al 34′ da un grande D’Andrea, che si trova da solo contro Simoncelli e Romanski, con il 5 reatino che mette in campo tutta la sua esperienza nell’indurre all’errore i due avversari. Nei minuti che restano Tassi fermerà un tiro di Romanski innescato in verticale da Simoncelli.
Il Rieti agisce più d’inerzia che di precisione, più d’orgoglio che attraverso delle geometrie, e tutto questo non basta, di fronte a un avversario ordinato e pratico. Al 45′, su un cross di Lo Pinto, in area di rigore si allunga vistosamente la maglia di Ruggiero, che non sarebbe mai arrivato su quel pallone, ma il distratto arbitro Catastini o non vede o decide ancora di evitare l’intervento, tra le vibrate proteste di tribuna e giocatori.
Dopo 5′ di recupero il Castelfidardo torna a casa con il miglior bottino possibile, vincendo per 2-1, e benedicendo il fatto di aver pagato con il minimo rischio la bruciante partenza del Rieti. Adesso sarà davvero complicato, sperare nell’ingresso diretto in Serie D, per la compagine laziale.

Massimiliano Cannalire

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