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MAURIZIO PERCONTI: “LA 2° VOLTA, PER NOI, LA 5° FINALE, IN 6 ANNI!”

VIGOR CAMPIONE D'ITALIA

INTERVISTA A MAURIZIO PERCONTI

“Una finale giocata in maniera cauta, intelligenti, e con unabuona dose di fortuna: bravi ai miei ragazzi

e a quelli del Ceccano. Io so, cosa significhi perdere”

Tra la festa a Frascati e le telefonate ricevute, i ragazzi della Vigor Perconti stanno ancora festeggiando ma il presidente risponde a tutti, sorridente, gioioso. E’ la seconda volta che conquista il Lazio con la squadra dei diciottenni, è la quinta finale in sei anni. Due ne ha perse con il Tor di Quinto, 2009 e 2010, che sono coincise con altrettanti scudetti del club teverino, una l’ha vinta ai rigori addirittura a oltranza,nel 2012, che ha fruttato il primo scudetto della storia percontiana; e l’ultima, persa, dodici mesi fa, a Ostia, contro la Nuova Tor Tre Teste.
“Non è da poco, e questa, per noi, è la seconda volta, che vinciamo – esordisce Maurizio Perconti – Sono felice, e per tutti noi, e per quanti sacrifici sono stati fatti in questa stagione. Che, però, va completata…”. Poi, nell’analisi, il numero uno di via Igino Giordani, dice: “E’ stata una partita molto difficile, tesa, in cui abbiamo avuto paura. Abbiamo giocato una gara cauta, intelligente, e noi siamo stati più fortunati. Quest’anno è andata bene, per noi”.
Soprattutto se ripensiamo a un anno fa, all’ultimo atto in regione perso con la Nuova Tor Tre Teste, a quel rigore calciato alto…
Perconti: “Un anno fa di questi tempi, pur avendola giocata bene, l’abbiamo persa. Sai, le finali in cui le squadre si equivalgono denotano partite fatte di attenzione ai particolari. Non puoi pensare di vedere lo spettacolo, a questo livello. Forse abbiamo messo più concentrazione, e siamo stati più bravi e più fortunati”.
Un pensiero, ammirevole, destinato ai giovanotti allenati da Giuliano Farinelli: “Merito al Ceccano che ha disputato una partita notevole, abbiamo giocato alla pari, siamo stati più fortunati in determinate situazioni. E poi è stata una partita corretta bella, da tutte e due le parti. So cosa voglia dire perdere, e per questo dico ai ragazzi del Ceccano che mi dispiace. I ragazzi degli allievi hanno perso ai tempi supplementari e stanno ancora a pezzi per aver perso in casa e dopo averla ripresa al primo minuto di recupero, con l’Ostiamare. Sono sempre solidale con gli avversari, anche se non so se quando perdo gli altri siano solidali con me. Un “in bocca al lupo” alla società Ceccano e ai singoli giocatori e dirigenti”.
Quindi un pensiero alla sua juniores: “Complimenti alla mia squadra, che ha fatto una partita molto attenta. Speriamo di fare bene nel proseguio. La juniores è una è una categoria importante. Ma fin qui non abbiamo fatto niente. Faremo bene dopo, con la massima concentrazione”.
Meglio essere chiari, per ottenere tutto, non una parte. Come dargli torti.

Massimiliano Cannalire

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