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Giovanissimi d’Elite: Fortitudo-Nuova Tor Tre Teste 0-1

FORTITUDO ROMA-NUOVA TOR TRE TESTE 0-1

Fortitudo: Cerbi, D’Agostino, Cerbara, Romei, Cucunato, Maisto (24’ st Denè), Terrusa (22’ st Magni), Alde, Giorgi (22’ st Ricci), Cesaroni, Petrini. A disp. Risi, De Angelis, Oleda, Cittadini. All. Bellatreccia.
Tor Tre Teste: Tripicchio, Lommi, Lamorata (32’ st Falcone), Fiasca, Fisichella, Sparpeci, Spizzichino, Tataranno, Ferrini (22’ st Di Basilio), Imperiali (1’ st Trincia), Mirante (1’ st Pompili). A disp. Martina, Palmieri, Volanti. All. Benevento.
Arbitro: Gentili di Roma 2.
Rete: 11’ st Spizzichino (rig.)
Note: Espulso al 36’ st Ricci per somma di ammonizioni. Ammoniti Spizzichino, Ferrini, Mirante.

ROMA – Una Tor Tre Teste meno brillante del solito batte a fatica una tenacissima Fortitudo e raggiunge in vetta un Savio fermato sul pari interno dalla Lodigiani . Condizionati dal terreno di gioco in terra battuta (uno degli ultimi rimasti nella categoria), i ragazzi di Benevento sudano sette camicie per trovare il bandolo della matassa, e alla fine riescono a piegare la resistenza avversaria soltanto grazie ad un calcio di rigore. Ai padroni di casa non rimane che la consapevolezza di aver sfiorato un’impresa grazie ad una gara attenta e generosa, in aggiunta alle molte perplessità sull’assegnazione del penalty.
Nel primo tempo la Tor Tre Teste sembra giocare con il freno a mano tirato. I biancorossi iniziano da subito ad evidenziare le difficoltà di costruzione della manovra che caratterizzeranno l’intera gara, e non vanno mai vicini al gol. La Fortitudo, dal canto suo, si limita al lavoro di copertura e a qualche rara ripartenza che non produce pericoli. Ne esce fuori una prima frazione avara di emozioni e piuttosto noiosa.
Nella ripresa la musica cambia. Mister Benevento capisce il momento di difficoltà della propria squadra e decide di cambiare le carte in tavola con gli inserimenti di Trincia e Pompili al posto di Imperiali e Mirante. Conseguentemente, la Tor Tre Teste alza il proprio baricentro e aumenta il ritmo fino ad esercitare un vero e proprio forcing, ma in più di un frangente la porta della Fortitudo appare stregata. Al 9’ Ferrini batte a rete di testa da due passi, ma trova sulla sua strada un Cerbi superlativo che gli nega la gioia del gol. Due minuti dopo, però, la difesa locale è costretta a capitolare. L’arbitro punisce un intervento maldestro in area di D’Agostino su Trincia e assegna il rigore. Dal dischetto va Spizzichino e fulmina Cerbi con un perfetto diagonale destro. Nonostante lo svantaggio, la Fortitudo non si dà per vinta e si riversa nella metà campo avversaria alla ricerca del pareggio. Pur senza costruire palle-gol nitide, i biancocelesti mettono pressione alla Tor Tre Teste, che fallisce il raddoppio in contropiede ed è costretta a soffrire fino alla fine. Nel recupero Romei paga caro il nervosismo e viene espulso per proteste. La Fortitudo chiude in dieci senza riuscire a trovare il varco giusto per pareggiare. Con grinta, carattere e la giusta dose di fortuna degni di una grande squadra, la Tor Tre Teste porta a casa tre punti fondamentali.

Andrea Listanti

5 Comments

  1. Sergio Dibase

    28 ottobre 2013 at 12:23

    UN RIGORE INVENTATO COME PUO’ UN ARBITRO SU UN RINVIO DI UN DIFENSORE A UN METRO DI DISTANZA CONCEDERE UN RIGORE. LA TTT GRAN BELLA SQUADRA HA FATTO UN SOLO TIRO IN PORTA. CHI HA FATTO L’ATICOLO SICURAMENTE UN DIRIGENTE DELLA TOR TRE TESTE SA CHE LA FORTITUDO A BATTUTO 9 CALCI DANGOLI E PUR NON AVENDO OCCASIONI CLAMOROSE E’ STATA SEMPRE PERICOLOSA FINO ALLA FINE.IL PARI ERA GIA ‘ PER LA FORTITUDO UN RISULTATO BUGIARDO. UN PO DI ONESTA NEL SCIVERE LE COSE NON E’ GIUSTO DOPO ESSERE STATI PENALIZZATI DAGLI ARBITRI LEGGERE ANCHE QUESTI COMMENTO ALLA GARA SENZA UN MINIMO DI VERITA.

  2. Andrea Belli

    28 ottobre 2013 at 15:19

    Sig. Dibase tutti possono sbagliare soprattutto gli arbitri . Condivido con lei la Partita era da zero a zero.Nessuno avrebbe mai segnato e forse il commento finale della partita racchiude nelle ultime tre parole del giornalista tutto. Ha vinto la grinta il carattere e fortuna ( in questo caso è fortuna avere un rigore che non c’era). Complimenti ai vostri ragazzi della Fortitudo c’e’ ne sono diversi bravi. A me personalmente sono piaciuti i due difensori centrali 4 e 5 e gli attaccanti 10 e 11. Della Tor Tre Teste sono tutti bravi perchè super selezionati, e la società e un modello di scuola calcio giovanile in Italia.

  3. Massimiliano Cannalire

    28 ottobre 2013 at 16:19

    Signor Di Base, comprendo che l’amarezza per una sconfitta che lei e chi ha visto la partita può ritenere immeritata, relativamente a quanto accaduto in campo. Ma ho ascoltato le parole in radio, visto che era uno dei campi selezionati su Radioincontro 105.8, ieri mattina, e ho letto l’articolo del collega che si è occupato della partita: e non mi sembra abbia scritto cose clamorose. Ma il concetto è un altro. Ci vuole rispetto. Per scelta non pubblichiamo articoli di dirigenti e se decidessimo di ascoltare il parere di una delle due società in campo, avremmo il dovere di ascoltare anche l’altra campana, come si dice. La partita è stata trattata e raccontata, per iscritto e in radio, da un collega, Andrea Listanti. Che, credo, potrebbe avere l’età di suo figlio. Lei può essere d’accordo o meno, ma suggerimenti sull’onestà, quelli, mi creda, non li posso e possiamo accettare. Mi interessano i pareri dei lettori e utenti di questo sito. Ma non darei mai lezioni sull’onestà di chi ci segue, io. Cordialmente.

  4. Rocco Nesi

    29 ottobre 2013 at 23:10

    Gent. Massimiliano L ‘amico Sergio non voleva offendere nessuno, ma era solo un po’ avvilito per la delusione dei ragazzi che da un due mesi per vari motivi anche arbitrali pur giocando bene ed avendo una buona squadra non riescono ad avere la classifica che meritano.ritengo però da spettatore senza vincoli affettivi o di parte che nella gara mi sembra che forse le azioni significative sono state due per parte . A dimostrazione dell equilibrio della partita . L errore ci può stare ma non così vistoso e palese . Anche chi come me non capisce di regole sa che il rigore non c’era ed è stato un regalo anticipato di natale per la squadra ospite . Dispiace per i ragazzi che poi non hanno più fiducia sullo sport

  5. Andrea Listanti

    2 novembre 2013 at 14:23

    Caro Sig. Di Biase, sono io l’autore dell’articolo, e non sono un diregente della Tor Tre Teste. Lei sostiene, giustamente, che “PUR NON AVENDO OCCASIONI CLAMOROSE E’ STATA SEMPRE PERICOLOSA FINO ALLA FINE” (cit. testuale). Vede, è esattamente quello che ho scritto anche io nello stralcio che segue: “Nonostante lo svantaggio, la Fortitudo non si dà per vinta e si riversa nella metà campo avversaria alla ricerca del pareggio. Pur senza costruire palle-gol nitide, i biancocelesti mettono pressione alla Tor Tre Teste, che fallisce il raddoppio in contropiede ed è costretta a soffrire fino alla fine” (cit. testuale). Io non ci vedo tutta questa differenza, ma se vuole insistere sulla sua linea, sono disposto ad un ulteriore confronto. Aggiungo che piùà volte nel corso della radiocronaca, che forse Lei non ha seguito, e anche nel corso dell’articolo (leggasi “tenacissima”, “attenta”, “generosa”) ho elogiato l’atteggiamento della Fortitudo. Per quanto riguarda l’episodio del rigore, purtroppo l’imperfetta visibilità della quale godevo, per via di una tribuna inadatta alla fruizione della gara, non mi ha permesso di sbilanciarmi ulteriormente rispetto alle “molte perplessità” citate, e all’attribuzione della “giusta dose di fortuna” alla Tor Tre Teste. Credo di essere stato più perentorio durante la radiocronaca. Se nell’articolo ho smorzato i toni, è proprio in virtù dell’onestà che Lei mi nega. L’onestà che mi spinge ad alzarmi tutte le domeniche la mattina presto e tornare a casa la sera in un giorno festivo, dopo aver passato tutta la settimana a scrivere la tesi di laurea, sperando, un giorno, di non dover pesare più sulle spalle dei miei genitori. Ha ragione Cannalire: ci vuole più rispetto.

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