IL RIETI ESONERA CARLO PASCUCCI

La sconfitta con la Colligiana è fatale al tecnico Carlo Pascucci

che viene esonerato nella tarda serata di domenica

RIETI – Arriva a sorpresa anche se era nell’aria da un po’, dopo il knock-out esterno con la Colligiana, l’esonero di Carlo Pascucci. Il patron Franco Fedeli ha infatti deciso di sollevare dall’incarico il tecnico ed operare una vera e propria rivoluzione nella rosa. Rischiano in 8 infatti, che da domani, con l’apertura del mercato di riparazione, sono liberi di accasarsi altrove.

Manca il comunicato ufficiale (ma quella non è una novità, n.d.r.), e soprattutto il nome del sostituto. Si è parlato di Schenardi ma anche il nome di Fabrizio Paris nelle ultime ore inizia a prendere quota: il che rappresenterebbe una soluzione tutta reatina particolarmente gradita alla piazza. Insomma, termina l’era Pascucci, dopo un inizio di stagione comunque importante, con 21 punti figli di 6 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte.

SI RINGRAZIA MARCO FERRONI

e www.amarantoceleste.it

IL PRESIDENTE FEDELI, si sa, è un generoso, uno che ci mette i soldi e vuole dire la sua. Ci mancherebbe. Perché, a Viterbo, non infrequentemente, non hanno lo stesso vizietto del “Ballo di San Vito” o di quando, da ragazzi, le nostre nonne e la mamma ci dicevano se avessimo il “mammatrone”? Sono un po’ cresciutelli, alcuni presidenti della regione Lazio, se pensiamo alle rappresentazioni che non più di un mese e mezzo fa, nella tribuna di Aprilia, davanti a tutti, ha fatto il buon Cerrai, nel vedere la sua Lupa Roma nella Lega Pro. Camilli a Viterbo cambia gli allenatori con una frequenza mica da ridere. Questa volta, e ci risiamo, tocca di nuovo a Rieti. Dove sta, la novità?

E’ un peccato perché Carlo Pascucci ha collezionato 6 vittorie e altri 3 punti figli di altrettanti pareggi: d’accordo, questa è la quarta sconfitta. Può anche aver visto la squadra meno grintosa, più apatica sul piano caratteriale, e questo, è noto, a chi mette il soldo, non piace. Ma siamo sicuri che sia sempre la strada giusta?

M.C.