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Eccellenza gir.B: Il punto sulla nona giornata

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La Lupa Castelli Romani pareggia a reti bianche a Monte San Giovanni Campano trovando indigesto il campo della squadra ciociara e costruendo poche occasioni da rete. Dalle due trasferte in terra di Ciociaria la capolista torna con un pareggio e una vittoria, pur ottenuta in extremis, e con la consapevolezza di meritare il primato, viste le sei partite conquistate e i due pareggi, e questo è il secondo. Torna a casa, il gruppo di Gagliarducci, con due punti di vantaggio e con le dirette concorrenti impegnate tutte lontane dal terreno amico, Artena a parte, che non ha necessità assolute di dover vincere il campionato. I ragazzi di Nerino Tabanelli escono battuti dall’Albalonga per 1-0 e questo permette alla squadra di Pierpaolo Lauretti di sistemarsi al secondo posto con 19 punti rispetto ai 21 della capolista superando di slancio il Lariano, fermato sullo 0-0 in casa dal Roccasecca, con i gialloverdi ora a 18, ripresi dal Colleferro, e i rossoverdi di Ciardi rimasti a 17. Andiamo con ordine: al Pio XII decide una rete di Micaloni al 20′ del secondo tempo, una partita combattuta, equilibrata, tra due squadre in salute. La compagine cara a Bruno Camerini viene da un ottimo mese e mezzo: in pratica, dopo la sconfitta interna col Lariano, 29 settembre, ha pareggiato a Boville, e poi vinto in casa del Cecchina e della Semprevista, intervallando i successi interni con Borgo Podgora e Artena. Sono cinque vittorie di fila e un punto preso al “Montorli”, e soprattutto la porta inviolata proprio dalla trasferta in terra ernica. E i numeri non mentono mai, segno che i meccanismi difensivi, la bravura di Leacche, e un maggior lavoro del pacchetto mediano, sono tutti fattori capaci di portare gli sperati frutti.

Il Mancone-pensiero – Sullo 0-0 del “Roberto Abbafati” di Lariano, l’allenatore del Roccasecca, Davide Mancone, si è così espresso, per radio: “Buona prestazione, venivano da fortune alterne. Si comincia a vedere la qualità della squadra; adesso abbiamo fatto due partite vere, con la rosa quasi al completo”. Sulla sconfitta arrivata sette giorni prima in casa, dalla Lupa Castelli Romani, dice: “Partita incredibile! Il tiro dell’Ave Maria, in una mischia. Un punticino buttato, ma anche in quel caso non potevo rimproverare niente ai giocatori miei, perché la prestazione è stata di buon livello. Bisogna essere più cattivi perché siamo a quattro punti dalla retrocessione diretta. Giocando con tutti ragazzi giovani è la qualità che deve fare la differenza”.

Ma riuscite a coinvolgere i giovani di Roccasecca e dei paesi lì intorno?

Mancone: “Siamo sulla strada di raccogliere consensi veri, palpabili, per l’orgoglio del presidente Marsella, che è roccaseccano autentico, trapiantato a Roma. Ogni tanto mi domanda “ma quando ci andiamo noi, in Sardegna?”, pensando a salire di categoria. E io rispondo che se ci sarà uno più bravo di me e uno con più soldi da investire, la cosa è fattibile”.

Aggancio al terzo posto – Il Colleferro batte 2-0 la Semprevisa in una partita affatto semplice. Non l’ha diretta bene, il signor Centi di Viterbo, andato meglio in altre occasioni: ha permesso il gioco duro e che la partita si innervosisse, con il risultato di espellere, alla fine, Tornatore dopo Coluzzi. Lo stesso attaccante rosso-nero ha segnato il punto del vantaggio al 10′ della ripresa e pochi minuti un’autorete di Carbonari ha fissato il punteggio sul doppio vantaggio per la formazione di Enrico Baiocco.

La Via Pontina sorride – In salita le azioni di Borgo Podgora e Real Pomezia. La squadra di Andrea Persia passa al “Dante Popolla” di Ceccano grazie a una rete di Vartolo segnata all’11’ del secondo tempo e difesa con le unghie e con i denti: infatti dopo soli cinque minuti Tornesi viene spedito sotto la doccia per un fallo di reazione e per 25′ gli ospiti giocano in dieci contro undici, fino all’altro “rosso”, sanzionato a Baldassarre per condotta gravemente sleale o, come dicono degli attempati moviolisti, per “fallo da ultimo”.

Il Borgo Podgora si toglie la soddisfazione di andare a vincere il derby di Cisterna per 2-0 con un gol per tempo: prima è Vona, a segnare l’1-0 esterno, al 20′, poi al 75′ Martellacci conferma il grande momento di forma personale ed esalta il campionato fin qui giocato, che vale l’attuale sesto posto in coabitazione con il Real Pomezia. Nel finale viene espulso Troisi per somma di ammonizioni e per la Pro Cisterna è notte fonda, con due soli punti ottenuti in nove giornate con il Cecchina che ne guadagna uno, pareggiando al 90′ a Morolo (11 lunghezze come il Roccasecca). Infatti al “Marrocco” i bianco-rossi di casa stavano facendo la bocca al bottino pieno. Simone Casalese porta in vantaggio i padroni di casa al 49′ ma al 90′ è di Aglitti un gol di rara importanza, per il morale, perché, conti alla mano, si trattava di un confronti diretto, e perché prendere un punticino lontano da casa è sempre cosa buona.

L’orgoglio che non ti aspetti – Diciamocelo: in quanti avrebbero pensato a un Gaeta battuto 4-0 all’Arnaldo Fuso? Il Ciampino ha degli elementi di qualità e una panchina tatticamente preparata, non vi è alcun dubbio: tuttavia il risultato finale è una cosa fuori da ogni pronostico. Gol di Dodo Sina al 27′ e raddoppio al 35′ del giovane attaccante Bianchi: ancora Sina in rete (!) al 45′, e al rientro negli spogliatoi erano in parecchi, a darsi i pizzicotti, visto qualche turno in cui è mancato, quello che una volta giocava centrocampista e amen. La quarta rete la segna Virli al 19′ della seconda frazione, per tre punti vitali, per i rosso-blu.

Nel Gaeta sono stati presi dei provvedimenti, come abbiamo letto ieri sera dal comunicato della società tirrenica, perché effettivamente il rendimento è davvero scarso in tanti, troppi giocatori. E adesso con dieci punti la squadra di Melchionna si deve cominciare a guardare dietro, non a fare voli pindarici e illusori.

Questa volta Atene, Gaeta, piange, ma Sparta, pur ridotta all’osso, Formia cioè, ride: incredibile, nella settimana della valigia pronta per tanti giocatori e con altri in via di saluto a una società che non ha potuto garantire i rimborsi, in una città che non è stata vicina alla presidenza e alla dirigenza. Finisce 4-2 per i ragazzi tirrenici, che hanno la meglio sul Boville che pure aveva provato due volte, con Testa su rigore e Perrotti, a riprendere la repentina rete di Petronzio, in gol al 3′, e il rigore di Allegretta, del parziale 2-1. Poi una punizione magica di Ialonga e un’insola autorete, firmata, di testa, da Mattia Perrotti, con il Boville ripreso dall’avversario appena incontrato, oltreché dal Ciampino.

Massimiliano Cannalire

2 Comments

  1. guido

    11 novembre 2013 at 17:09

    A Massimiliano Cannalire non sta simpatico il Lariano. La vittoria con l’Albalonga, un po’ di tempo fa, non è stata celebrata degnamente e poi Mancone doveva dire che al Lariano mancava Scacchetti, il Totti della squadra, che quando manca si fa sentire. O no ?…..

  2. mario

    12 novembre 2013 at 17:04

    Sul commento della partita del Colleferro con la Semprevisa concordando con la troppa permissività nel gioco pesante da parte degli ospiti, Le vorrei far rilevare che Tornatore è stato espulso per doppia ammonizione solo per essersi aggrappato alla recinzione dopo il gol e per essersi allontanato con calma dalla palla in occasione di un calcio di punizione. Per due sciocchezze del genere l’arbitro è stato severo, per il resto ha sempre chiuso gli occhi. La conseguenza è che il Colleferro dovrà fare a meno del suo miglior giocatore e capocannoniere in occasione di incontri importanti. Andreotti diceva che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina.

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