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Abreu, il pallone d’oro della serie D: “Vogliamo chiudere al meglio la stagione”

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Domenica il Cassino vivrà l’ultimo atto della stagione con la finale dei playoff. Vincerli significherebbe far meglio della precedente stagione dove era rimasta l’amarezza della sconfitta con la Romana. Avversario sarà la Gelbison con fischio d’inizio in terra campana alle ore 16. Si giocherà a Castelnuovo Cilento e la mente andrà alla partita stregata dello scorso 30 marzo quando gli azzurri persero nel finale un match dalle mille polemiche. I salernitani in semifinale hanno avuto la meglio sul Savoia mentre il Cassino ha espugnato Sarno con una rete di Bellucci. Il grande protagonista della stagione è stato Leo Abreu, autore di 17 reti in campionato e vincitore del Pallone d’oro della serie D, premio istituito dal sito TuttoCampo.

“Non mi aspettavo – afferma l’attaccante portoghese – questo riconoscimento ma ringrazio tutti i tifosi che mi hanno dato un voto e i tantissimi che ci sono stati vicino in questa lunga stagione. E’ stato un campionato avvincente sia a livello collettivo che personale. Per me sicuramente la migliore stagione in carriera, peccato non essere riusciti a ottenere la promozione in serie C. Ce l’abbiamo messa tutta ma siamo anche stati poco fortunati”. Ora però c’è la possibilità di ottenere la vittoria dei playoff che consentirebbe di entrare in una graduatoria di ripescaggi, anche se appare difficile che il salto di categoria possa concretizzarsi. “A prescindere da tutto – continua Abreu – sarebbe bello vincere domenica anche per prenderci una rivincita con la Gelbison dopo quella amara sconfitta di fine marzo. Una partita che purtroppo ci ha fatto perdere terreno in campionato, in un periodo non facile tra infortuni, squalifiche e qualche decisione arbitrale discutibile”. Ad Abreu chiediamo alcune delucidazioni su episodi dubbi capitati nel corso del girone di ritorno.

“Ad Olbia – dice l’attaccante lusitano – ci è stato negato un rigore clamoroso dopo un netto tocco con la mano in piena area e d’altronde le immagini parlano chiaro. Si è parlato poco della sfida con il Savoia, venivamo da cinque mesi senza sconfitte, eravamo sullo 0-0 e mi è stato annullato un gol che era regolare. Raucci mi appoggia la palla con il petto, l’arbitro ha visto un fallo di mano. La partita poi l’abbiamo persa, comunque detto questo resta la nostra grande stagione. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro percorso e vogliamo concludere nel migliore dei modi”. Abreu è legato al nostro territorio, a due passi da Cassino ha trovato l’amore, qui è nato il figlio che ha due anni e mezzo. Ma sul futuro non si sbilancia. “Tutti sanno – conclude l’attaccante azzurro – che il mio sogno è quello di giocare in serie C, penso che sia il desiderio di ogni giocatore quello di fare esperienze nel professionismo. Ho parlato con il mio procuratore dicendo che voglio prima aspettare la fine dei playoff, ora sono concentrato sulla finale di domenica e non ho altri pensieri. Dalle prossime settimane capiremo per il mio futuro, a Cassino sto bene, ho un gran feeling con tutti. Io credo che, a prescindere da me, questa piazza abbia tutto per poter lottare anche nei prossimi anni per il traguardo della serie C. Antonio Tortolano

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