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Roma alè, voglio solo star con te

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Nel festeggiare i novanta anni della Roma avevo espresso il desiderio di ritrovare, insieme alla vittoria, una tifoseria unita che tornasse ad essere il dodicesimo uomo in campo. Ieri sera la speranza si è avverata e ci siamo finalmente meritati, tifosi e squadra, una Champions League di altissimo livello, giocata con la testa ed il cuore fino all’ultimo secondo. Non è andata bene, ma in noi rimarranno le emozioni, la gioia di aver superato avversari che all’inizio della stagione pensavamo fosse impossibile incontrare, vedere gente della mia età con le lacrime agli occhi dopo la partita con il Barcellona rimane una delle cartoline più belle che conserverò nell’album dei ricordi. Certe emozioni le prova solo chi tifa realmente per la Roma, chi c’è comunque, sia quando si vince in Champions, sia quando si perde contro lo Spezia in Coppa Italia, perché bisogna essere sempre orgogliosi di essere giallorossi, di tifare per questa squadra e per questa città.

L’applauso finale di tutto lo stadio vuole essere un ringraziamento a quanto fatto dai ragazzi in questa competizione ed a noi tifosi per come abbiamo saputo trascinarli in imprese che sembravano impossibili. Anche ieri sera, quando tutto sembrava ormai essere stato scritto, i nostri non si sono arresi ed hanno provato fino all’ultimo a riscrivere la storia, ci siamo andati vicino ma non abbastanza, ci riproveremo, questo è ciò che dobbiamo augurarci ed è per questo che la società dovrà lavorare in estate.

Un grazie all’allenatore che ha saputo trasmettere ai giocatori un furore agonistico ed una voglia di andare a prendere l’avversario lì nella sua area, senza risparmiarsi, giocando a viso aperto con una mentalità da grande squadra, ha capito quando era il momento di cambiare modulo per valorizzare al meglio le caratteristiche dei giocatori ed ha stabilito con i ragazzi uno splendido rapporto. Ha commesso errori, questo si, specie a Liverpool, ma è giovane ed ha una gran voglia di crescere insieme alla squadra.

Bravi i giocatori che nella competizione europea ci hanno creduto fin dal primo turno, ricordo passato come prima classificata contro avversari come Chelsea ed Atletico Madrid, ed hanno disputato gare fantastiche, lasciando purtroppo qualche punto di troppo in un campionato che, mai come quest’anno, poteva essere alla nostra portata.

Complimenti anche a Monchi che sta lavorando molto bene sulla testa dei giocatori, fissando obiettivi sempre più alti e motivandoli al raggiungimento degli stessi, il cambio di mentalità con il passato sembra netto e probabilmente nel prossimo mercato cominceremo a vedere giocatori con una personalità ed una fisicità importante che potranno garantire il salto di qualità ad una rosa forte ma bisognosa di calciatori di livello ed esperienza abituati a calcare palcoscenici di livello. Dzeko e Kolarov hanno fatto vedere in questa stagione che quando si alza l’asticella, loro ci sono e garantiscono un contributo in termini di qualità e di esperienza di un altro livello rispetto agli altri…

Ora testa e gambe rivolte al campionato, perché il sogno di una Champions ad alti livelli passa proprio da queste ultime tre partite. Abbiamo ancora almeno sei punti da conquistare ed un Roma-Juve da onorare, per chiudere in bellezza la nostra stagione e ritrovarci a fine partita a festeggiare un’annata da ricordare.
Paolo Nardi

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