calciolaziale.com

Buon compleanno Roma

compleanno_roma

7 giugno, 22 luglio 1927. Siamo in un periodo in cui non riusciamo nemmeno a metterci d’accordo sulla data di nascita della nostra Roma. Pubblico l’articolo oggi, in una data neutra, augurando alla nostra Roma una splendida stagione ed ai tifosi di fare quello che sanno fare meglio… tifare per la maglia.

La Roma non si discute, si ama. E’ forse questa la frase che raccoglie meglio di tutte lo spirito del tifoso della Roma. E’ il titolo dell’inno che ogni partita casalinga cantiamo insieme, è quanto disse Renato Rascel per commentare nel 1951 l’unica retrocessione giallorossa. Non una supina rassegnazione agli eventi, ma una dimostrazione d’amore come poche se ne vedono tra le altre tifoserie. Essere romanista è difficile, in questi primi novanta anni siamo passati attraverso sconfitte cocenti, siamo arrivati ad un passo dal trionfo senza riuscire a conquistarlo. Sembra essere questo il nostro destino, arrivare ad un rigore dalla Coppa dei Campioni, ad un passo dallo scudetto con Eriksson, Ranieri e Spalletti e perdersi lì a pochi centimetri dal traguardo. Ma proprio da queste delusioni siamo risorti ed abbiamo ottenuto le nostre vittorie e quando sono arrivate la gioia è stata incontenibile. Per gli ultimi due scudetti abbiamo festeggiato per un’intera settimana in giro per la Città, ogni sera in un posto diverso, con la voglia di stare insieme e di mostrare amore verso la nostra Roma. Cose che succedono solo qui, da noi, perché la nostra passione è unica.

Che sarà sarà, noi sempre ti sosterrem, ovunque ti seguirem che sarà sarà” è il coro nato dalla Curva Sud in un pomeriggio di marzo, il 20 precisamente di dodici anni fa, con la Roma impegnata in una rimonta quasi impossibile su un Bayern Monaco molto forte. Svanito il sogno della semifinale è iniziata un’altra storia, una storia di puro amore da parte dei nostri tifosi, chi c’era sarà percorso da un brivido al solo ricordo. Come dimenticare poi nella notte del 30 maggio quei 55 secondi dopo il rigore battuto da Kennedy, quando tutto lo stadio ha intonato il coro “Roma, Roma”. Questo è il tifo giallorosso che ci piace ricordare.

In questi novant’anni siamo partiti dai tempi gloriosi di campo Testaccio alla breve ma intensa parentesi dello stadio Flaminio, passando per l’Olimpico con la Roma elegante e vincente degli anni 80 di Liedholm e Viola, per il calcio innovativo di Eriksson, per la Roma di Francesco Totti e Franco Sensi, fino ad arrivare ai giorni nostri con la proprietà americana ed un possibile stadio di proprietà. Sempre abbiamo avuto capitani e bandiere che hanno segnato un’epoca, ognuno con le sue caratteristiche e tutti ci sono rimasti nel cuore. Come dimenticare Amadei, er Fornaretto e Masetti, rispettivamente il centravanti ed il portiere del primo scudetto giallorosso, Fuffo Bernardini, uno dei giocatori più importanti del calcio italiano, Giacomino Losi core de roma, per arrivare ai tempi recenti con Agostino di Bartolomei capitano indimenticabile, Giannini e naturalmente il più forte giocatore della storia dell’A.S. Roma, Francesco Totti. Ora abbiamo una bandiera che diventa capitano, Daniele De Rossi, gli facciamo un in bocca al lupo affinché possa alzare qualche trofeo importante nei prossimi anni.

L’augurio per i novanta anni della Roma è che oltre a ritornare alla vittoria, ormai assente da molto tempo, possa ritrovare una tifoseria unita che torni ad essere il dodicesimo uomo in campo, perché come scrive Cagnucci “…Io penso che ci sia stato un tempo fatto di grandi persone, di grandi sentimenti e di grandi sospiri che si meritavano partite del genere…”, torniamo anche noi tifosi e squadra a meritare grandi partite.… Forza Roma.

Paolo Nardi

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>