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Memorial Riccardo Celleno: una bella giornata di sport

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Nella splendida cornice del Comune di Lubriano, è andata di scena la seconda edizione del Memorial Riccardo Celleno “Hakuna Matata”. L’ex tecnico di Real Civitella, Valentano e San Lorenzo nuovo è stato ricordato in una gara tra i suoi amici e il Civitella United. A dare il calcio d’inizio suo figlio Robertino.

Anno 2014. Un anno molto importante per il sottoscritto.
Mi spoglio per un attimo da giornalista pubblicista riconosciuto dall’ Ordine, cercando di mantenere la giusta deontologia e provando a raccontare qualche aneddoto importante di una persona mai scontata e banale.
Rieti e Viterbo in quell’anno erano state accomunate da un insolito destino, quasi beffardo. Anno di profonda ristrutturazione per entrambe. Sulla carte, per le altre squadre c’era solo la possibilità di tentare a gettare le basi per un prossimo futuro, ponderando le spese o sperando che una delle due facesse il “botto”. Due capoluoghi di provincia a confronto, due piazze rivali che, comunque, hanno mostrato la giusta intelligenza nei momenti più delicati di quella stagione soprattutto a livello di tifoseria.

Rieti – Viterbese è l’inizio di una nuova storia per la “Città dei Papi”. Manca solamente l’ufficialità per la Serie D. Prima contro seconda con un grande divario di punti (9). Riccardo era presente, con Alessio Fratini, e con un progetto innovativo di dare visibilità a quell’evento in maniera diversa da come si usava fare. Idee brillanti in un mondo standard. Finì 0-3 senza troppe storie la Viterbese conquistò l’Interregionale con il Rieti che, poco dopo, grazie al ripescaggio in estate e con l’elezione di Carlo Tavecchio in FIGC, calcò anch’essa i campi del semi-professionismo, per la soddisfazione di un’amministrazione locale che lavorò bene e lontano dai riflettori.
Il Golden Foot era un evento che raggruppava e premiava uomini, squadre, progetti che avevano ricoperto una funzione importante nel panorama viterbese e non solo.

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In questo evento ideato e realizzato da Riccardo ed Alessio, che venne trasmesso in diretta via WEB, venni premiato come giornalista che operava tra Viterbo e Rieti. In diversi anni di giornalismo, anche con collaborazioni importanti, ho trovato solide basi di gratificazioni lavorando in questi due capoluoghi, cercando sempre di rispettare il lettore raccontando la realtà dei fatti. Di premi o riconoscimenti sino a quel momento, nessuno.
Nel momento della premiazione mi si avvicinò Riccardo ed oltre ai complimenti per il lavoro svolto, mi disse alcune cose importanti che riguardavano la sfera prettamente personale. Ecco, forse da quel momento, qualcosa in me cambiò perché da lì a poco su.

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Un caldo pomeriggio di inizio agosto Riccardo Celleno ci lasciò. C’è una posizione legale ancora aperta volta alla salvaguardia del futuro di suo figlio Roberto, lasciato solo a tre anni con la propria mamma. La giustizia ha fatto una parte di percorso. La famiglia è tutta unita.
Beati coloro che sono ricordati – queste le parole del papà di Riccardo, Lamberto, in un momento toccante della serata passata tutti insieme.
Nel frattempo la Viterbese è campione d’Italia della Serie D dopo aver battuto il Piacenza nella Poule scudetto. Destini incrociati.
L’evento si chiude con i tanti giocatori presenti (Dario Burla, Alessandro Paoloni, Carlo e Roberto Vincenti, Mario Trebisondi, Andrea Giambo, Matteo Zena, Alessandro Iaconissi, David De Paolis, Alessio Biancarini, Matteo Arcangeli etc.) e con il rinnovo dell’appuntamento al prossimo anno.

Mirko Cervelli

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