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Margaritondo: “Al Futbolclub pieno rispetto delle regole”

Enrico Margaritondo, presidente del Futbolclub, traccia un bilancio sull’attuale momento del panorama sportivo regionale, e non solo:

“È stata molto dura la prima parte di stagione, perché all’inizio abbiamo cercato di rispettare in pieno tutte le regole ed i protocolli che ci sono stati dati, poi abbiamo visto le autorità optare per la sospensione – esordisce – Sono un medico e quindi pongo particolare attenzione alle norme e noi al Futbolclub le abbiamo rispettate pienamente. Poi purtroppo, seguendo l’andamento nazionale della pandemia, siamo stati costretti ad allinearci alle varie fasi tra chiusura parziale, poi totale, inizio di alcuni campionati, poi fermati. Esprimo qualche perplessità sul fatto della divisione per categorie: trovo particolarmente strano che si possa giocare nei Professionisti e non nei Dilettanti, dove le probabilità di contagio sono sicuramente di rischio inferiore se le società effettuano i controlli adeguatamente”. Anche perché sono altri, non lo sport, gli ambiti dove c’è maggior rischio:

“Dati alla mano devo dire che noi da dicembre/gennaio a oggi abbiamo avuto un solo caso di positività e tra l’altro tutti i compagni di squadra e di scuola del ragazzo in questione sono poi risultati negativi. Sarebbe presuntuoso dettare nuovi protocolli, ma sono convinto che nel rispetto delle regole si possa continuare l’attività. Penso che tanti ragazzi stiano abbandonando la pratica sportiva, le famiglie sono preoccupate e tendono a non esporre i ragazzi a quello che potrebbe essere un probabile rischio di contagio – spiega il massimo dirigente, tornando poi sulla distinzione tra Prof e Dilettanti – Ci sono 1000 motivazioni per cui nelle serie maggiori si possa giocare e nelle inferiori no, resto però perplesso quando vedo uno stadio vuoto, i giocatori in panchina con mascherine e distanziati mentre in campo ci sono contatti di ogni tipo. Non riesco a capirlo: c’è chi dice che ci sono protocolli che nei Dilettanti non si possono sostenere, ma problemi di casi di Covid ci sono stati anche in A mi pare. Continuo a sostenere che il rispetto delle norme garantisce un rischio remoto del contagio, senza contare che la prosecuzione dell’attività sportiva porta vantaggi fisici e psicologici che non vanno tralasciati”.

Infine, una battuta sul prossimo futuro:

“Spero che nell’immediato futuro, nell’arco di un paio di mesi, ci sia un calo di contagi sul territorio nazionale che possa comportare l’allentamento delle restrizioni – chiude il presidente Margaritondo – Noi come Futbolclub siamo operativi, continuiamo l’attività al Gentili quotidianamente ed il rapporto con la Sampdoria, la nostra casa madre”.