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Lazio- Frosinone 2-0. Ciociari a testa alta, biancocelesti terzi

Una domenica che i tifosi del Frosinone non dimenticheranno facilmente. La squadra ciociara torna dall’Olimpico a mani vuote ma resta la prestazione di spessore sfoderata contro una Lazio, sempre vincente tra le mura amiche. L’aver retto ottanta minuti e aver sfiorato più volte il clamoroso vantaggio deve riempire d’orgoglio i sostenitori giallazzurri e in particolare quei quattromila che hanno seguito la squadra di Stellone e colorato il settore a loro riservato, facendosi sentire a gran voce in uno stadio tutt’altro che esaurito.

Da una parte la traversa di Blanchard, la grande occasione di Dionisi, dall’altra un Keita in grande condizione che, dopo essere entrato in campo nella ripresa ha letteralmente cambiato gli eventi della gara dimostrando di essere un giocatore diverso rispetto alla passata stagione.

La gara. Pioli riattiva il 4-3-3. In difesa, torna Hoedt al posto dello squalificato Mauricio. A metà campo, Cataldi viene preferito a Milinkovic che parte dalla panchina, dove c’è anche Candreva, recuperato dopo tre giornate di stop. Stellone conferma il 4-4-2. Entra Bertoncini nel pacchetto arretrato per sostituire l’infortunato Diakitè. In mediana Chibsah e Gucher con Paganini e Soddimo sulle fasce. Lazio subito all’attacco.

Al 6’ brividi per il Frosinone: alta la botta di Lulic. Al 10’ Leali devia un bolide di Anderson. Pochi secondi dopo fuori di poco un’incornata di Gentiletti. Sbucano i ciociari al 12’: punizione di Pavlovic smistata in angolo da Marchetti. Riparte la Lazio a gran ritmo. Al 20’ Leali esce su Djordjevic. Il Frosinone prova ad allentare la pressione avversaria ricorrendo a una buona fase di palleggio. Al 35’ tocco elegante di Kishna di pochissimo fuori. Al 37’ Berisha subentra a Marchetti che non riesce a proseguire a causa di una ferita alla zigomo sinistro rimediata al 14’ in uno scontro con Paganini. Che al 39’ impegna subito il portiere albanese con una conclusione dalla distanza. Al 45’ fuori bersaglio un diagonale di Kishna. Stessa sorte per un colpo di testa di Parolo prima dell’intervallo.

Al rientro in campo il Frosinone mette paura alla Lazio. Dionisi spunta davanti a Berisha che si salva in angolo. La formazione di Pioli non riesce a graffiare. Pioli innesta Keita al posto di Kishna per ravvivare l’attacco mentre Konko rileva Basta (problemi alla spalla). Il Frosinone prende sempre più coraggio: al 20’ Berisha sventa un tentativo di Soddimo, sul successivo angolo traversa con una capocciata di Blanchard. Ribaltamento immediato dell’azione, Rosi salva a porta vuota su Parolo. Gara a tutto campo e in equilibrio. Problemi muscolari per Lulic che non può uscire: già fatte le tre sostituzioni della Lazio. Alla mezz’ora Cataldi ci prova dalla distanza. Al 35’ Keita fa esplodere l’Olimpico. Su un pallone appoggiato da Djordjevic, la sua botta va sul palo prima di finire in rete: stesso copione del gol al Bayer Leverkusen del 18 agosto nel playoff di Champions. Il Frosinone tenta di reagire, ma al 49’ arriva il raddoppio laziale con Djordjevic che insacca dopo una respinta di Leali su Anderson. Fa festa l’Olimpico, la Lazio di Pioli vola in alto.