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VILLANOVA ANNO III: “Abbiamo studiato. E siamo cresciuti”. Parla Massimo “Al” Armeni

Villanova ANNO III. Abbiamo studiato

E siamo cresciuti

Quarto in Eccellenza a poco dagli squadroni inseguitori della Viterbese Castrense. Con le giovanili che sono sul punto di arrivare alla 4° categoria d’élite su 5 compagini. E 300 ragazzini di scuola calcio. E quella porta delle riunioni chiusa ai parenti, per potersi “confrontare”…

Mercoledì scorso, a Forano in Sabina, in occasione della semifinale di ritorno di Coppa di Promozione tra la Valle del Tevere e il Guidonia, finita 2-0 con la qualificazione dei giallorossi tiburtini, abbiamo incontrato in tribuna il presidente del Villanova Calcio, che milita nel girone A di Eccellenza. Massimo Armeni presidente, in un mercoledì soleggiato vieni a studiare a Forano se c’è qualche giovane buono ma tu di giovani buoni ne hai messi insieme tanti, da parte. Da Roma San Lorenzo praticamente fino a Tivoli la Tiburtina parla attraverso i colori del Villanova.
“E’ vero, quest’anno diciamo che va abbastanza bene, siamo finalmente anche appetiti dai calciatori, una volta la corte era serrata. Adesso debbo dire che le cose stanno cambiando: è sempre frutto di un lavoro che abbiamo intrapreso da tre anni, e tutto ciò ci sta portando ottimi risultati”.
La prima squadra è quarta in classifica ed è a poco addirittura dal terzo posto: non sei uno che non ha i piedi per terra, rimani sempre nella tua dimensione. La Sorianese e soprattutto il Rieti hanno investito molto, molto, molto di più, rispetto a quello che fate voi…”.
E’ vero la Sorianese e il Rieti sicuramente di più. Quando Fedeli ha saputo che il nostro budget non supera i 40.000 € è scappato ed è venuto a sedersi vicino a me, e poi ha pure perso quindi…
noi lavoriamo molto sui giovani. E’ vero che siamo quarti, i ragazzi vogliono arrivare a tutti i costi terzi, ci impegneremo con tutti, con le squadre sopra di noi, sotto di noi. Non vogliamo regalare niente a nessuno, loro punteranno ad arrivare terzi ma ovviamente per pura, mera soddisfazione perché il terzo posto, in Eccellenza, conta poco”.
Che poi se vogliamo una parte dell’attuale squadra di Eccellenza, lo scorso anno era impegnata nella juniores d’élite che accarezzò addirittura fino alla fine l’ingresso alle finali. Che per voi è tanta roba, davvero…
Armeni dice con orgoglio: “E’ vero dalla juniores sono saliti quest’anno cinque giocatori, tutti ragazzi fatti in casa; e il bello della nostra squadra è che su 22 giocatori 12 sono del circondario o di Villanova. E quindi si tengono i costi bassi, giovani bravi, senza andarli a cercare da altre parti che poi non conoscono la realtà e fanno fatica ad ambientarsi; e neanche loro vanno da altre parti a cercare non si sa cosa. Ce ne sono tanti, di giovani, e ne stiamo scovando ancora parecchi”.
A parte la stima che hai raccolto da imprenditore, sono 15 anni anche 20 nei quali hai frequentato i lidi d’Eccellenza e Promozione ma anche di 1° Categoria, vincendo la Coppa Lazio al Tre Fontane, con lo Jenne che fu. Che idea ti sei fatto di questo calcio che spesso va a scimmiottare quello del piano di sopra, magari anche per colpa delle t.v. a pagamento della Serie A?
Armeni: “I tempi passano e cambiano tante cose. Quando ho iniziato io con la promozione e l’eccellenza, i giocatori per cercarli dovevi andarci coi soldi. Adesso i tempi cambiano, perché i soldi non ci sono più. Quindi società come la nostra, la mia, che anche allora era abituata con piccoli rimborsi, si è trovata avvantaggiata, perché sanno che dal primo giorno all’ultimo li prendono. A Roma c’è un detto: pochi, maledetti e subito. Quindi i ragazzi preferiscono magari prendere qualcosa di meno però ci conoscono e, alla fine dell’anno, restano soddisfatti. Per quanto riguarda il cambiamento del calcio sicuramente è cambiato, con le regole dei giovani. Il prossimo anno la Serie D che sarà una C2, perché non so tutti i giocatori attuali di Lega Pro dove andranno a finire. Andranno a finire in Serie D. E quindi spero solo che i presidenti, quelli veri, non quelli che un anno stanno in un posto, l’anno dopo saltano da una società all’altra, e che sono la rovina del calcio, si mettano una mano sulla coscienza. Tenere bassi i costi, rispettare gli impegni e allora il calcio si può raddrizzare, altrimenti non so dove andremo a finire”.
Domenica scorsa hai pareggiato col Civitavecchia che è un’altra realtà che deve fare i conti col soldo e con la calcolatrice, come facevano i nostri nonni. Ha fatto un gran bel lavoro il “Barone Rosso”, Bernardo Iannicelli…
“Difatti gli ho fatto i complimenti perché loro hanno fatto un lavoro incredibile, con tutto quello che gli è successo durante l’anno in fatto di penalizzazioni, stanno lì a 40 punti che non sono pochi. Domenica è stata una bella partita, combattuta fino alla fine, noi li temevamo e loro ci temevano perché noi fuori casa abbiamo sempre fatto risultato, tant’è che anche domenica abbiamo fatto una grossa partita. Ma Bernardo con Ugo Fronti stanno facendo un grandissimo lavoro, a Civitavecchia, per poter lavorare tranquillamente per il futuro”.
Quando ti confronti con tuo fratello Paolo lo fai più da parente o da presidente a direttore sportivo?
Massimo Armeni dice, con la consueta sincerità: “Guarda, in società non c’è solo mio fratello. Siamo io, Paolo e Stefano, che sarebbe Volpe, mio genero, che allena la juniores d’élite e il direttore generale. Paolo fa il direttore sportivo dell’agonistica e della prima squadra. Quindi noi ci confrontiamo in tre, e quando ci chiudiamo in presidenza per le riunioni finisce la parentela e io mi inc…. con tutti perché devono rispettare determinate cose poi quello che bolle in pentola lo so solo io. Quindi loro sanno come si devono muovere, non possono andare fuori dagli schemi perché dopo, comunque, la faccia ce la mette non il presidente Massimo Armeni ma la società Villanova Calcio. E la gente ne deve parlare bene. Quindi noi ci confrontiamo, litighiamo, discutiamo e se i risultati sono quelli che stiamo ottenendo, non solo con la prima squadra, allora le cose sono state prese per il verso giusto. Quest’anno con gli allievi che hanno 70 punti e prenderemo un’altra categoria d’élite e siamo a 4 categorie su 5: Eccellenza, Juniores, Allievi d’élite, Giovanissimi regionali, Allievi Fascia B d’élite, credo che ce ne siano poche, di società, che hanno tutto questo. 300 ragazzini di scuola calcio, un impianto bellissimo grazie all’aiuto, alla collaborazione, debbo dire, del Comune di Guidonia Montecelio, del vice-sindaco Cipriani e del consigliere Marini noi stiamo facendo un grandissimo lavoro. Anzi ti darò uno scoop: fra qualche giorno partiranno i lavori per la copertura delle tribune laterali e per una cabina per i giornalisti, moderna, attrezzata, con aria condizionata calda e fredda così quando verrete, il prossimo anno, sarete pieni di comfort”.
Grazie.
“Grazie a voi, e in bocca al lupo per la trasmissione”.
Crepi.

Massimiliano Cannalire